7 consigli pratici per diminuire subito le tue uscite di denaro
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1 anno fa
Inizia eliminando gli sprechi, autoproducendo, e valuta se hai davvero bisogno dell'auto
Grazie a delle vere e proprie speculazioni, eccoci di nuovo alle prese con aumento dell’inflazione e prezzi alle stelle. Questi esiti sono la conseguenza del sistema della crescita infinita in un mondo dalle risorse finite in cui chi detiene il potere finanziario – le multinazionali con la complicità di molti politici – lucra su qualsiasi crisi, vera, presunta o artificiale che sia. Non c’è quindi altra possibilità che staccarsi dalle spire di questi soggetti e diventare sempre più indipendenti, riducendo i costi e non certo aumentando le entrate, come vorrebbero farci credere coloro vendono le innumerevoli cianfrusaglie che dovremmo continuare a comprare. Esistono infatti molte strade praticabili da subito per diminuire le uscite e migliorare la qualità della nostra vita.
1 Verificare le uscite mensili
Per cominciare si può fare una lista delle spese che si hanno mensilmente e vedere dove si può risparmiare, sembra una banalità ma sono pochi quelli che sanno quanto spendono nel dettaglio. Del resto gli stessi pagamenti elettronici sono fatti per far guadagnare dalle transazioni e per farci perdere il senso e la proporzione di quanto si spende: una strisciata e via. Già quindi il solo verificare quanto si spende può essere l’inizio del risparmio.
2 Eliminare gli sprechi energetici
Il secondo passo consiste nell’eliminazione di qualsiasi spreco: monetario, di cibo, di energia, di acqua o altro che c’è in ogni settore ed è propedeutico alla società della crescita. Ecco perché nessuno ci insegna a non sprecare, tantomeno la scuola, perché non sprecare fa diminuire il PIL. Come non sprecare?
Ad esempio facendo una diagnosi energetica e idrica della propria abitazione, vedendo nel dettaglio i tanti modi in cui si può risparmiare e senza spendere chissà quali cifre, comprarsi dei buoni libri per capire come fare: due validi titoli li trovate alla fine di questo articolo. Si pensi che solo coibentare la casa, neanche in maniera estrema, dimezza i consumi energetici in inverno e in estate. Ci sono poi pratiche alla portata di tutti e a costo zero, ad esempio il riutilizzo dell’acqua che perdiamo in lavandini, vasche e docce: se recuperata attraverso semplici recipienti e utilizzata negli sciacquoni dei bagni ci fa risparmiare dal 20 al 40% dei costi dell’acqua potabile. Con pochi euro poi, installando riduttori di flusso, si dimezza il consumo di acqua di rubinetterie e docce. Esistono poi vari sistemi di energie rinnovabili che se installati possono aumentare la nostra indipendenza energetica tagliando le bollette.
3 Riflettere sulla necessità dell’automobile
Si può iniziare poi a pensare se l’automobile sia veramente necessaria: per chi abita in città è spesso superflua. Valutare se in famiglia avere tre o quattro macchine sia davvero indispensabile, considerato il fatto che a seconda della tipologia di automobile si spendono mediamente dai 4 agli 8 mila euro l’anno di spese varie: circa 600 euro al mese, quasi la metà di uno stipendio medio. Se ci riescono famiglie con tre o quattro bambini a vivere senza macchina, ci può riuscire chiunque.
4 Riciclo e seconda mano
Se spargiamo la voce (fra parenti, amici e conoscenti) che accettiamo vestiti usati saremmo letteralmente sommersi di abiti. Idem per tanti altri beni come mobili, giocattoli, libri, attrezzi. Le isole ecologiche sono strapiene di oggetti in perfetto stato che vengono buttati e di tanti materiali che potrebbero essere riutilizzati anche con progetti virtuosi, come fa il comune di Capannori (da oltre quindici anni a rifiuti zero).
5 Orticultura
Passando all’alimentazione, un qualsiasi orto di soli cento metri quadrati nella modalità orto auto-irrigante bio, può dare un risparmio che mediamente va dai 200 ai 300 euro al mese. Una volta realizzato l’orto, il tempo di lavoro per una persona è di circa 20 minuti al giorno, meno di tre ore a settimana. Con un lavoro di 12 ore al mese si viene ripagati in proporzione con minimo 15 euro l’ora. Meglio di molti lavori attuali, sicuramente di qualsiasi call center, rider, stage o finti tirocini, addetti nella ristorazione, pulizie o simili.
6 Eliminare lo spreco di cibo
Per il cibo basterebbe non sprecare, acquistando solo ciò che siamo certi di consumare e di non mandare a male. Basti poi pensare a tutti quegli acquisti alimentari che avvengono fuori casa e che non sono necessari: bar, pizzerie, ristoranti, acquisti in stazione, nei treni. In questi luoghi tutto costa di più rispetto alla nostra cucina.
7 Ecovicinato
Dobbiamo iniziare a pensare che la collaborazione con gli altri, oltre ad arricchire le nostre relazioni, può tradursi in un risparmio non indifferente. Insieme ci si dà una mano, ci si prestano le cose: basta organizzarsi e i risultati sono sorprendenti, anche dal punto di vista economico. È possibile condividere orti, automobili, attrezzature, elettrodomestici. La cosa più importante che possiamo condividere è il tempo, che le persone possono dedicarci e che noi possiamo dedicare loro: questo ci permette di non dover ricorrere a servizi a pagamento in particolari momenti di bisogno (come ad esempio in un momento di malattia, per la cura di un bambino o di un anziano). Inoltre i gruppi di acquisto collettivo possono essere allargati anche ad altri prodotti oltre quelli alimentari e, allo stesso modo, contribuire ad abbassare i costi. Qual è il risultato di tutto questo? Che qualsiasi inflazione, qualsiasi operazione speculativa non ci vedrà inermi nelle grinfie di chi vuole spremerci, perché ci siamo sottratti e non saremo costretti a correre sempre più all’impazzata sulla ruota del criceto del guadagno, fino al nostro inevitabile collasso.