4 rimedi naturali efficaci per i disturbi del ciclo mestruale e della menopausa
Pubblicato
2 anni fa
Bruno Brigo
Medico, specializzazione in Medicina Interna e Riabilitazione, autore di numerosi testi di medicina integrata
Lampone, agnocasto, magnesio e trifoglio rosso ti aiutano a normalizzare il ciclo, alleviare la sindrome premestruale, contrastare il dolore, gestire i fastidi della menopausa
Le fluttuazioni ormonali cicliche mensili scandiscono i tempi della biologia nella vita della donna, dal momento del primo flusso mestruale (menarca) fino alla sua scomparsa (menopausa). Alcuni complementi nutrizionali e preparati fitoterapici possono contribuire a normalizzare il ciclo mestruale alterato.
Ciclo normalizzato con il Lampone
In gemmoterapia i giovani getti del lampone, vengono utilizzati per risvegliare e normalizzare l’attività dell’ovaio femminile in caso di ritardo nella comparsa del mestruo, nelle alterazioni del ciclo mestruale, in caso di amenorrea o di ipermenorrea, nel mestruo doloroso. La sua attività consiste nel modulare la fisiologica liberazione di estrogeni e progesterone nelle diverse fasi del ciclo. Inoltre esso manifesta un effetto antispastico sull’utero, prezioso quando il mestruo è doloroso. La posologia consigliata è di 40-50 gocce del macerato glicerico di lampone (Rubus idaeus), 1-3 volte al dì, per cicli di 20 giorni al mese, da ripetere secondo necessità.
Agnocasto: la pianta della sindrome premestruale
L’agnocasto, arbusto ornamentale dei luoghi umidi dell’area mediterranea (Vitex agnus castus L.) viene utilizzato con successo in fitoterapia per la sindrome premestruale (insieme di disturbi che si manifestano ciclicamente nei giorni che precedono il flusso mestruale con ritenzione idrica, aumento della tensione mammaria, gonfiore addominale, depressione, irritabilità, insonnia). La sindrome premestruale interessa circa il 50-60% delle donne in età fertile. Uno studio multicentrico controllato condotto su 1634 donne ha evidenziato una riduzione del 93% dei sintomi fisici e psichici della sindrome premestruale. L’efficacia dell’agnocasto è dovuta all’azione che inibisce la secrezione di prolattina e all’attivazione delle beta-endorfine nella fase luteale. La posologia abituale è di 1 capsula al giorno di estratto da 20 mg, per almeno 3 mesi consecutivi. L’assunzione è controindicata in gravidanza e in corso di allattamento.
Magnesio nel mestruo doloroso
L’insieme di fenomeni dolorosi che accompagnano il mestruo, viene definito con il termine “dismenorrea”. I sintomi possono manifestarsi nei giorni che precedono il flusso, nel primo giorno del mestruo o durante il flusso mestruale. Va esclusa l’origine organica del mestruo doloroso (malformazioni, endometriosi). Il dolore è caratterizzato da forti crampi con spasmi. Solitamente migliora piegandosi su sé stesse, con un’intensa compressione e con l’applicazione locale di calore.
Gli alimenti e i preparati a base di magnesio contribuiscono a controllare la dismenorrea. Il deficit di magnesio, largamente diffuso nel contesto attuale, provoca la penetrazione eccessiva di sodio nelle cellule con ritenzione di liquidi e sindrome premestruale. Si verifica, inoltre, un ingresso maggiore di calcio nelle cellule con ipereccitabilità, contratture muscolari e crampi, mestruo doloroso, intestino irritabile. Le principali fonti alimentari di magnesio comprendono: molluschi, olio di pesce, spinaci, piselli freschi e secchi, cereali integrali, formaggi, frutta secca, banane, cacao e cioccolato. È dimostrato che il consumo quotidiano di 20-30 g di cioccolato fondente con il 70% di pasta di cacao contribuisce a prevenire sia i disturbi della sindrome premestruale che il mestruo doloroso.
Trifoglio rosso, per i disturbi della menopausa
La menopausa comporta una serie di modificazioni fisiologiche inevitabili nel corpo della donna. Per questo sia nella fase che precede la menopausa come nel periodo successivo possono comparire disturbi di diversa natura e localizzazione. Tra i disturbi precoci che si manifestano nella premenopausa tendono a prevalere quelli di tipo neurovegetativo, come le vampate di calore, la sudorazione notturna, le palpitazioni, le alterazioni dell’umore. Tra i disturbi più tardivi derivanti da una condizione di prolungata riduzione degli estrogeni vanno annoverati i dolori articolari, l’osteoporosi, l’ipertensione arteriosa, la facile esauribilità e il calo energetico.
Il trifoglio rosso costituisce una fonte naturale particolarmente ricca dei quattro principali isoflavoni dotati di attività simil-estrogenica: biocanina A, daidzeina, genisteina e formononetina. La somministrazione di complementi nutrizionali a base di Trifoglio rosso durante la menopausa, riduce in maniera significativa l’intensità e la frequenza delle vampate di calore.