Da Christophe Brusset una nuova sconvolgente miniera di rivelazioni su come le industrie alimentari giocano con la nostra salute e la nostra sicurezza. Brusset accompagna i consumatori reparto per reparto perché mangiare bene senza spendere capitali e dribblando i pericoli si può.
Perché leggere questo libro:
- Per scoprire cosa si nasconde davvero dietro alle etichette dei cibi che mangiamo.
- Per imparare come fare la spesa in modo più sano e, soprattutto, più consapevole.
- Per sentire la voce autorevole e indipendente di un autore che ha lavorato per anni nel settore agro-alimentare.
Dalla quarta di copertina
Dal supermercato alle mense, dal ristorante ai take away, è veramente difficile sfuggire al cibo industriale e alle sue insidie. Christophe Brusset, per oltre 25 anni manager dell'industria alimentare, conosce cose inimmaginabili ai comuni mortali, che ha deciso di raccontare.
Da un prezzario degli champignon cinesi in base alla percentuale di vermi contenuti (spoiler: quelli 100% vermi costano meno di 3 € al chilo, e l'azienda in cui lavorava Brusset li ha comprati per farne salse e ripieni), alle astuzie, al limite della legalità, per ingannare i clienti con slogan farlocchi ed etichette poco chiare, dalle pressioni delle lobby agli strani silenzi delle istituzioni (c'è un interessante retroscena europeo sul caso delle uova al Fipronil).
Ma, dopo averci chiarito bene i veri meccanismi, Brusset ci insegna anche che proteggersi è possibile. Dunque smonta i principali preconcetti che forse ancora annebbiano il nostro giudizio, e ci accompagna in una ideale spesa al supermercato per darci consigli utili dal reparto frutta e verdura a quello surgelati, dal banco gastronomia ai prodotti per neonati.
"Vi spiego perché il cibo industriale trasformato che ho contribuito per anni a produrre è da bandire senza pietà" Christophe Brusset
Dicono del libro
I giudizi dei lettori:
«Interessantissimo, mi ha salvato la vita.»
«Siete pazzi a non leggerlo!»
«Spietatamente illuminante.»
«La conoscenza come arma di autodifesa.»
«Indispensabile!!! Andrebbe letto nelle scuole.»