Triphala, il nettare dell’Ayurveda
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6 anni fa
Allevia 7 disturbi con questo potente rimedio ayurvedico
Triphala, termine sanscrito che tradotto significa tre frutti, è il nome di un potente rimedio ayurvedico polierbale composto dall’essicazione, polverizzazione e amalgamazione, nelle giuste proporzioni, dei frutti di alcune erbe officinali originarie del subcontinente indiano. Triphala viene impiegato nella tradizione ayurvedica da oltre 2000 anni ed è stato menzionato nel famoso testo di medicina indiana Sushruta Samhita risalente al 1500 a.C.
Il nettare della vita In India questo integratore viene celebrato come il “Nettare della vita” e viene paragonato al latte materno: secondo la tradizione Triphala si prende cura degli organi interni così come una madre nutre il proprio figlio. Le piante coinvolte in questo composto sono:
- Amalaki, il cui frutto è comunemente riconosciuto come Amla o uva spina indiana, che spicca per l'elevatissimo contenuto di antiossidanti e di vitamina C (stimata venti volte superiore a quella presente in un’arancia), la quale, grazie alla presenza di tannini, non viene dispersa durante un’eventuale processo di lavorazione;
- Bibhitaki o Baheda il cui frutto è prospero di vitamina A e acidi grassi essenziali (quali l’acido gallico e l’acido ellagico);
- Terminalia chebula il cui frutto chiamato Haritaki viene definito come il “re delle medicine” ed è ricchissimo di flavonoidi, polifenoli e aminoacidi. Tali erbe medicinali operando in sinergia, potenziano la loro efficacia individuale e presentano eccezionali proprietà curative ad ampio spettro.
Inoltre, ognuna delle piante officinali menzionate ha lo scopo di riequilibrare le singole costituzioni energetiche chiamate dosha: Vata, Pitta e Kapha. Quando usare Triphala Sulla base di ricerche scientifiche è stata rilevata l’efficacia di Triphala per la cura di determinate patologie:
●● Colonpatie: questo integratore è un ottimo lassativo naturale che incide sulla consistenza delle feci e sulla frequenza dei movimenti peristalsici, provvedendo all’eliminazione delle tossine presenti nel tratto gastrointestinale. Lenisce il dolore addominale e riduce l’eccessiva presenza di gas nel colon. Sono stati riscontrati effetti positivi nella riduzione della sintomatologia tipica della sindrome del colon irritabile (IBS) compresa l’infiammazione intestinale.
Ipercolesterolemia: studi hanno rilevato l’efficacia del composto polierbale nella riduzione del colesterolo LDL (comunemente indicato come “colesterolo cattivo”) e trigliceridi nel sangue oltre a impedire la progressione nella formazione di placche aterosclerotiche.
- Malattie dell’apparato urinario: Triphala svolge una funzione preventiva nei confronti di patologie che interessano il tratto urinario; tramite l’azione diuretica favorisce l’eliminazione delle tossine presenti nel corpo e lenisce il fastidioso bruciore durante minzione.
- Malattie epatiche: con l’assunzione di Triphala è stata riscontrata una maggiore efficacia di recupero da amebiasi epatica e il composto è in grado di contrastare l’ascesso epatico amebico riducendo il livello di infezione nel fegato e potenziando la risposta immunitaria. Poiché questo rimedio possiede un elevato potere dissintossicante, provvede a rafforzare e stimolare il fegato affinché la sua attività emuntoria funzioni a dovere e le tossine presenti nell’organismo vengano eliminate.
- Antibatterico: ricerche hanno dimostrato il potere di Triphala nel combattere il batterio Helicobacter Pylori che si insedia a livello gastrico ed è la causa scatenante di diverse patologie dell’apparato digerente.
- Artrite: l’elevata concentrazione di antiossidanti presenti nel rimedio è la responsabile del suo potere antinfiammatorio, in grado di sfiammare l’articolazione lenendo il dolore e riducendo la rigidità degli arti.
- Obesità: il composto polierbale è in grado di tenere sotto controllo il centro di sazietà attivando la risposta ormonale della colecistochinina che, stimolando la contrazione della cistifellea, provvede alla frammentazione dei grassi. Questo procedimento aiuta a perdere peso soprattutto se localizzato nell’area addominale.
Avvertenze e controindicazioni
Possedendo Triphala un’azione disintossicante ad ampio spettro mirata all’eliminazione delle tossine presenti anche negli strati più profondi dei tessuti, non è raro il manifestarsi delle cosiddette “crisi di guarigione” che si presentano, solitamente, con eruzioni cutanee e disturbi gastrointestinali.
Qualora questi sintomi dovessero rilevarsi eccessivamente intensi risulta opportuno interromperne l’assunzione. Questo rimedio erboristico non è esente da controindicazioni, in alcuni casi si sono registrati episodi di diarrea, disidratazione, debolezza e vertigini, ed è sconsigliata la somministrazione a persone sottoposte a terapie fluidificanti del sangue, donne in gravidanza o in allattamento e bambini.
In ogni caso è sempre sconsigliata l’autoprescrizione ed è opportuno rivolgersi al proprio medico specialista in medicina ayurvedica sia per la prescrizione, che per la posologia e il dosaggio.