Siliconi nei cosmetici
Pubblicato
9 anni fa
La Redazione di Macrolibrarsi
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Scopri perché queste sostanze vengono usate nella cosmesi industriale, quali sono gli effetti negativi sulla pelle e sui capelli e le alternative ecobio
I siliconi sono sostanze chimiche non soltanto utilizzate nell'industria e nell'edilizia, ma anche nei cosmetici di ogni tipo, soprattutto nei prodotti da applicare sulla pelle e sui capelli come creme, shampoo e balsami.
Sono veramente dannosi? E' possibile sostituirli con ingredienti naturali?
Scopriamolo insieme.
Pelle setosa? È solo apparenza
I siliconi sono prodotti a partire dalla silice, un composto del silicio, un minerale naturalmente presente sul pianeta. A partire dagli anni Novanta sono stati utilizzati sempre più spesso nella produzione dei cosmetici, soprattutto per evitare la disidratazione e per rendere la pelle e i capelli morbidi e setosi.
Inoltre la loro presenza rende la formula del prodotto meno unta rispetto agli oli vegetali.
Al pari dei petrolati, creano una pellicola protettiva sulla cute e avvolgono il fusto dei capelli impedendo all'umidità e all'acqua di fuoriuscire.
Inoltre sono idrorepellenti, cosa che li rende particolarmente utili in quei prodotti che devono resistere all'acqua e stendersi uniformemente, come le creme solari e i trucchi (primer, fondotinta, ombretti); inoltre non penetrano nella pelle, ma si limitano a restare in superficie.
Se questi sono i vantaggi, perché negli ultimi anni sono stati considerati nocivi per la salute e la bellezza?
In realtà le loro caratteristiche positive sono anche i loro difetti più grandi.
Limitandosi a formare una pellicola sulla superficie di pelle e capelli, a lungo andare possono impedire la loro normale ossigenazione e idratazione: l'acqua non può uscire, ma non può nemmeno entrare. Stessa cosa per le sostanze nutritive che vanno a prendersi cura della bellezza e della salute.
La sensazione di una pelle vellutata e di capelli disciplinati e lisci in realtà è solo apparente: la pellicola siliconica li riveste ma non li nutre, come invece farebbero un olio o un burro vegetale.
Ne consegue che, con il tempo, queste sostanze tendono ad occludere i pori e a favorire brufoli, punti neri e grani di miglio. I capelli, invece, tenderanno a diventare flosci e pesanti e si sporcheranno con maggiore facilità.
Un altro punto a sfavore dei siliconi è il fatto che non sono biodegradabili.
Siliconi e INCI: come riconoscerli
Questi componenti si possono riconoscere all'interno dell'INCI di un cosmetico per i suffissi -thicone, -xiloxane, -silanoil.
Non tutti i siliconi sono uguali e si possono suddividere in due grandi categorie in base alle loro caratteristiche:
- Siliconi ciclici: i loro atomi sono disposti secondo una struttura ad anello e hanno una formula più leggera e dal potere meno occlusivo. Evaporano in poco tempo. Ecco alcuni nomi: cyclohexasiloxane, cyclomethicone, cyclopentasiloxane.
- Dimethicone e composti: particolarmente pesanti e unti, sono quelli che creano maggiori problemi a pelle e capelli. Non sono volatili. Ecco alcuni nomi: Dimethicone, Dimethiconol, Cetyl Dimethicone, Amodimethicone, Dimethicone copolyol.
Ovviamente più in alto sono posti nell'INCI, maggiore sarà la quantità presente nel cosmetico.
È possibile sostituire queste sostanze con delle alternative naturali ed ecobio?
Si possono utilizzare oli e burri vegetali, che proteggono la pelle e i capelli dalla disidratazione e al tempo stesso li nutrono e li ristrutturano.
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