Salute intima
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4 anni fa
In che modo ritrovare l’equilibrio immunitario del microbiota vaginale
Ogni giorno il nostro organismo entra in contatto con numerose sostanze che possono mettere a repentaglio il nostro benessere fisico: tossine alimentari, miceti, batteri e virus. Affinché il nostro corpo sia in grado di difendersi, è necessario che il nostro sistema immunitario e l’ecosistema vaginale siano in equilibrio. Le pareti vaginali, infatti, sono popolate da una specifica popolazione di batteri, i Lattobacilli, che ci proteggono dagli aggressori patogeni e contribuiscono al mantenimento del pH vaginale fisiologico tra i valori 4 e 5.
Determinati comportamenti, come l’eccessiva assunzione di farmaci, zuccheri e carboidrati semplici, oppure periodi di grande tensione, provocano un indebolimento delle difese immunitarie e, di conseguenza, permettono a microrganismi patogeni di proliferare nell’intestino e nelle mucose dell’organismo. Quando si crea uno stato di disequilibrio, inizia un processo infettiv o che predispone all’insorgenza di vaginiti batteriche (Gardnerella vaginalis) o micotiche (Candida albicans).
La terapia convenzionale prevede l’uso di antibiotici, antimicotici e trattamenti ad uso locale (creme farmacologiche e cortisonici) che non risolvono l’infezione, anzi portano a recidive, in quanto non riescono a debellare il problema alla radice. L’infezione vaginale è, infatti, nella maggior parte dei casi, la manifestazione di un disturbo più profondo, che ha origine nell’intestino. Quindi, se non trattato adeguatamente, questo disturbo trascina le donne in un circolo vizioso che può durare anche per anni, rendendo difficoltose perfino le normali azioni quotidiane, abbassando il tono dell’umore e l’energia mentale.
La soluzione naturale
Ecco perché è indispensabile agire, fin dai primi segnali, ripristinando l’equilibrio del microbiota vaginale e di quello intestinale e inibendo, allo stesso tempo, la crescita di batteri indesiderati. Esistono diversi estratti vegetali in grado di rinforzare le difese naturali e contribuire al benessere dell’ecosistema vaginale.
L’estratto di semi di pompelmo, ad esempio, favorisce il controllo microbiologico, nel rispetto della flora benefica, dimostrandosi utile nel trattamento dei fastidi vulvovaginali. È attivo nei confronti del micete responsabile della Candida (C. albicans), dimostrandosi efficace nel trattamento delle vaginiti. Agli estratti vegetali può essere integrata l’associazione di prebiotici, probiotici e postbiotici, che agiscono in sinergia sul mantenimento dello stato di salute. I postbiotici rappresentano l’ultima frontiera innovativa della ricerca sul microbiota intestinale. Si tratta, infatti, di una serie di molecole che hanno dimostrato numerose proprietà salutistiche, vantando un’azione antiossidante, antimicrobica, immunomodulante, idratante e di riduzione della reattività cutanea.
L’importanza di un approccio integrato
Indispensabile è considerare la patologia nella sua interezza, andando a ridurre la sintomatologia dolorosa, senza dimenticarsi di intervenire sulla causa. Lo stile di vita, prima di tutto, può aiutare ad accorciare i tempi di guarigione e ad evitare recidive, agendo in prevenzione. In caso di affezioni intime, ad esempio, l’alimentazione dev’essere necessariamente corretta, sospendendo per un po’ l’assunzione di alcuni alimenti, come gli zuccheri, i cereali raffinati, i cibi industriali ecc., preferendo quelli che favoriscono la guarigione, come la verdura, i legumi e i cibi fermentati (aglio nero, miso, kefir d’acqua, crauti ecc.). Ascoltiamo i segnali che il nostro corpo ci manda e scegliamo di prenderci cura di noi stessi attraverso soluzioni naturali. La natura ci mette a disposizione tutto ciò di cui abbiamo bisogno.