Sai che cos'è il 5G?
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6 anni fa
I nuovi rischi dell’inquinamento elettromagnetico
Nulla sarà più come prima. Molto, ma molto più di quanto non lo siamo già adesso, ci troveremo tutti più irradiati: ci attende un’impennata elettromagnetica ubiquitaria a cui saremo esposti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, nel 98% del territorio nazionale entro il 2025, coi valori di campo elettrico fino a 110 volte più alti degli attuali limiti di legge. Un vero e proprio tsunami di radiofrequenze travolgerà l’intera popolazione, non solo nelle città, ma pure in campagna, parchi e aree naturali protette, in ossequio all’annunciata rivoluzione del 5G, nuova frontiera per digitale e ipercomunicazione di massa nell’idea di “futuro intelligente” Gigabit Society e Smart City.
Vivremo tutti in un gigantesco forno a cielo aperto di insidiose microonde millimetriche, multiple e cumulative. «“Avremo case “intelligenti”, imprese “intelligenti”, autostrade “intelligenti” città ‘intelligenti” e auto a guida autonoma – sostengono ricercatori e scienziati aderenti all’iniziativa internazionale Stop 5G dalla Terra e dallo spazio – praticamente tutto ciò che possediamo e compriamo, dai frigoriferi alle lavatrici, dai cartoni per il latte, dalle spazzole per i capelli e i pannolini per bambini, conterrà antenne e microchip e sarà connesso in modalità wireless a Internet.
Ogni persona sulla Terra avrà accesso immediato a comunicazioni wireless ad altissima velocità, anche nelle foreste pluviali, nel mezzo oceano e nell’Antartico». Aria elettrizzata ovunque.
Ai 24.000 Wi-Fi pubblici e 16.000 stazioni radiobase già installate sui tetti dei palazzi per 2G, 3G e 4G, l’Internet delle cose implementerà l’infrastruttura tecnologica per milioni di nuove micro-antenne, anche sui lampioni della luce: 20.000 nuovi Wi-Fi satellitari per droni in orbita nello spazio, 200 miliardi di oggetti trasmittenti nel mondo per 1 milione di collegamenti simultanei garantiti ogni chilometro quadrato.
Elettrosmog: il lato oscuro del progresso
Il lato oscuro del progresso tecnologico si chiama elettrosmog, o meglio “possibile agente cancerogeno” come già dal 2011 per l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che nel 2019 – accolti gli aggiornamenti nelle ricerche indipendenti dell’americano Programma Nazionale Tossicologico e del nostro Istituto Ramazzini – potrebbe ragionevolmente rivalutare le radiofrequenze delle onde non ionizzanti classificandole tra i ”probabili“ se non addirittura tra gli agenti ”certamente cancerogeni“ per l’umanità.
«L’evidenza clinica accertata sulla base di una letteratura forte di oltre 10.000 studi peer-reviewed – continuano i ricercatori e gli scienziati aderenti all’iniziativa internazionale Stop 5G dalla Terra e dallo spazio – parla di esseri umani malati e feriti, di prove di danni a DNA e di prove epidemiologiche che le principali malattie della civiltà moderna (cancro, malattie cardiache e diabete) sono in gran parte causate dall’inquinamento elettromagnetico».
L’Elettrosensibilità
Eppure il cancro pare essere solo la punta dell’iceberg, se è vero che nell’era elettromagnetica sempre più persone si ammalano di una patologia tutt’altro che rara: nei Paesi industrializzati l’Elettrosensibilità (non riconosciuta dalla sanità nonostante l’OMS parli di un campione fino al 3% tra la popolazione mondiale) è un’invalidante malattia immuno-neuro-tossica che costringe sempre più persone alla fuga da città e modernità, al riparo dall’elettrosmog di antenne di telefonia mobile, smartphone e Wi-Fi.
«Le prime evidenze che stanno venendo fuori dalla sperimentazione del 5G sono abbastanza preoccupanti. Sono state segnalate alterazione dell’espressione genica, effetti sulla cute, effetti sulla proliferazione cellulare, sulla sintesi di proteine, sui processi infiammatori » – ha affermato Agostino Di Ciaula, Presidente ISDE-Italia che al Governo ha reiterato una richiesta di moratoria per fermare lo spauracchio 5G.
E continua: «Le onde elettromagnetiche ad alta frequenza causano effetti biologici soprattutto in termini di plesso ossidativo che è alla base di numerose patologie croniche e dello stesso cancro. Poi causano danno all’estensione del genoma, rischi in termini di fertilità, conseguenze neurologiche. Ci sono numerosissime evidenze che documentano danni nello sviluppo, comportamentali, persino danni metabolici».
Italia, un libro nel vuoto d’informazione
Può sembrare strano, ma un problema così grave in Italia è completamente ignorato. Per questo ho scritto un libro d’inchiesta sull’elettrosmog Manuale di autodifesa per elettrosensibili (Terra Nuova), nel tentativo di abbattere il muro di gomma puntando i riflettori sul tema dell’inquinamento ambientale, fornendo quante più notizie, dati, riscontri oggettivi e testimonianze inedite su quello che, dopo le annose vicende di amianto e tabacco, pare oggi il più grande business coperto da inganno.
Le onde elettromagnetiche ad alta frequenza causano danni al genoma, al cervello e alla fertilità.