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Premessa del libro "Gustavo Rol - Arte e Prodigio"

Pubblicato 11 anni fa

Ho avuto l'immensa fortuna di essere stata per molti anni accanto a Gustavo Rol.

Mio padre, con i suoi genitori, abitava nella stessa casa della famiglia Rol, in Via XX settembre 12 a Torino, e si frequentavano assiduamente.

Alla morte del mio adorato papà, mia madre e io gli telefonammo ed egli già solo al telefono ci rasserenò con le sue parole e fece sentire accanto a noi il nostro caro scomparso.

Solo dopo qualche anno, però, ci invitò a casa sua e da quel momento mi volle ogni giorno al suo fianco. La sera faceva assistere me e mio marito ai suoi famosi esperimenti.

Un'amicizia, la nostra, diventata una vita intera fatta di suggerimenti, consigli, confidenze e molti stupori.

Quegli stupori che Rol, attraverso un mazzo di carte, le pagine di un libro, un gesto della mano, uno sguardo intenso sapeva procurare a chi gli stava intorno. Stupore ed emozione, nel vedere nascere dal nulla una ciliegia, apparire un fiore, vedere la materia scomporsi e ricomporsi, tutti prodigi che ci lasciavano incantati e senza parole.

Come lo stupore che aveva fatto battere le mani, affascinato e felice, al grande Einstein mentre stava suonando il violino con Rol, quando si era trovato tra le dita dei petali di rosa.

Rol era un personaggio unico, di grande affabilità e umiltà, non privo di autoironia. E in quel termine nascondeva una grande fierezza, quella fierezza di chi crede di essere mosso da un destino superiore, dall'invisibile mano di Dio. Quelle forze che lo spingevano incontro alle persone più deboli, sofferenti, nel corpo e nello spirito, senza mai accettare nulla in cambio.

La sua dedizione verso gli altri era totale.

Con i miei libri ho voluto lasciare una testimonianza viva con la descrizione appassionata dell'uomo, del suo pensiero, della sua spiritualità, la riproduzione dei suoi quadri, del suo stile inconfondibile che raffigura con grande talento paesaggi e rose. Il mio ricordo deve rimanere nel tempo, oltre il tempo.

E vivono anche i racconti degli incredibili esperimenti dove, in piena luce, si riproducevano su fogli di carta extrastrong, in pochi minuti, scritti e dipinti, dai colori ancora bagnati, di pittori famosi.

Spesso si materializzavano anche oggetti.

Durante la seconda guerra mondiale, a San Secondo di Pinerolo, Rol riuscì a salvare dalla fucilazione parecchie persone considerate partigiane, «barattandole» con i suoi esperimenti. Ma anche nella vita di tutti i giorni, per strada, nei negozi, accadevano fatti straordinari. E allora Rol, come un bambino rideva divertito e felice.

Nel suo salotto abbiamo potuto conoscere personaggi famosi del mondo culturale, politico, artistico del XX secolo.

Come diceva Valentina Cortese:

«La straordinaria personalità, dal travolgente magnetismo alla sua disinteressata generosità, alla sua ironia, al suo giocare come un bambino, alla sua onestà e alla purezza d'animo insieme al suo rigore morale che certamente gli veniva da una fede intensa e profonda».


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