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Lisciva di cenere: preparazione e consigli d’uso

Pubblicato 1 mese fa

Rebecca Bruni
Giornalista e copywriter

Scopri come farla e come usarla per un bucato pulito, senza macchie e naturale al 100%

Ti chiedi come pulire casa e fare il bucato nel rispetto dell’ambiente e della salute? Qui ti parlo della lisciva di cenere (che trovi sul nostro store online, e di cui ti consigliamo la preferita dei nostri clienti), da cenere non trattata e senza sostanze chimiche: un detergente naturale al 100% ed efficace sullo sporco. Ecco come prepararla, dosarla e usarla in sicurezza su tessuti, pavimenti e superfici.

Indice dei contenuti:

Cos’è la lisciva?

La lisciva è un detergente naturale che si ottiene attraverso un processo che prende il nome di lisciviazione, ovvero l’estrazione dei sali alcalini della cenere (soprattutto sodio carbonato) diluita in acqua calda e successivamente filtrata.

La soluzione che si realizza ha un pH basico, ovvero maggiore di 7, e nel corso dei secoli è stata preparata in casa e usata come detergente e sgrassante per tessuti e superfici. Se chi legge è Boomer o Gen X, immagino che abbia sentito raccontare da nonne o mamme di come “si lavava bene con la liscivia di cenere”.

Ricetta per fare la lisciva in casa

Per fare in casa la lisciva occorre partire dalla materia prima. Per avere una buona resa e, soprattutto, per la salute delle persone e dell’ambiente, è meglio evitare la carbonella o residui di legna trattata o verniciata.

Chi decide di usare la liscivia è perché desidera un prodotto per l’igiene della casa naturale e non tossico. La cenere di legna naturale è l’unico ingrediente base per ottenere questo risultato.

E adesso passiamo all’azione.

Metodo tradizionale per la liscivia di cenere

  • Setaccia la cenere con un setaccio a maglie medio-fini per eliminare frammenti e impurità residue.
  • Prepara 1 bicchiere di cenere e 5 di acqua.
  • Porta a ebollizione il composto mescolando e fai bollire a fiamma bassa per circa 2 ore in una pentola (non di alluminio).
  • Spegni, copri e lascia riposare per 24 ore.
  • Travasa attraverso un colino e un panno di cotone e lascia decantare. Ripeti il filtraggio, anche più volte, finché la soluzione risulta limpida.

C’è anche chi usa un approccio, per così dire più agile (sempre con rapporto 1:5 di cenere e acqua). Personalmente mi sono cimentata una sola volta nella lisciviazione e il risultato è stato soddisfacente: ho setacciato la cenere naturale e ho preparato una piccola quantità di composto. Per evitare di rendere la lisciva troppo aggressiva ho ridotto la fase di bollitura e ho, invece, preferito un filtraggio ripetuto. In questo modo si ottiene un liquido non torbido, che si dosa meglio.

A che serve la liscivia e quando evitarla

La liscivia funge principalmente da detergente per il bucato a mano e in lavatrice e da sgrassante per pavimenti e superfici lavabili.

È valida (e consigliabile) se si preferiscono preparazioni con pochi ingredienti naturali e senza profumi sintetici, né sostanze tossiche. Altro punto a favore della lisciviazione in casa, per chi ha cuore la salute dell’ambiente, è che riduce l’impatto degli imballaggi.

La lisciva è anche versatile, ma ciò non vuol dire che si possa usare sempre, perché ha controindicazioni su lana, seta e tessuti delicati, e anche su superfici sensibili come marmo, alluminio e legno non trattato.

Come si usa la lisciva per il bucato?

Bucato lavato con lisciva di cenere

Se vuoi lavare i panni con la liscivia, puoi farlo sia a mano che in lavatrice. Ovviamente, le procedure sono diverse.

Per lavare a mano

  • In una bacinella da 5 litri d’acqua calda, aggiungi 10-30 ml di lisciva (a seconda della concentrazione).
  • Metti i capi, lascia agire qualche minuto e risciacqua accuratamente.
  • Aumenta leggermente la dose soltanto in caso di capi molto sporchi.

Se hai bisogno di una smacchiatura mirata - su polsini/colletti, ad esempio - puoi pretrattare con qualche goccia di lisciva diluita, strofinare delicatamente e quindi procedere al lavaggio.

Per il bucato in lavatrice

La lisciva non rovina la lavatrice in condizioni normali e con dosi moderate. Per utilizzarla, però, procedi con cautela:

  • Per un carico standard, versa 1/3 cucchiai (circa 10/30 ml) nel cassetto del detersivo.
  • Cicli a 30-40 °C sono in genere sufficienti.
  • Evita di aggiungere altri detergenti.

E allora, come mai capita che la lisciva rovini la lavatrice? I danni sono dovuti, soprattutto, a soluzioni troppo concentrate o all’uso eccessivo e intenso. Per prudenza, mantieni il dosaggio nel range suggerito: per lo sporco normale, un misurino scarso può bastare e serve come tara per i successivi lavaggi.

Altre precauzioni utili, sono:

  • esegui periodicamente un risciacquo a vuoto;
  • pulisci guarnizioni e vaschetta;
  • non miscelare la lisciva con acidi (anticalcare) nello stesso ciclo.

Come lavare i pavimenti e le superfici di casa con la lisciva?

La lisciva può essere usata per pulire pavimenti, bagnio e cucina

E adesso passiamo a vedere come si fanno le pulizie di casa con la liscivia.

Pavimenti e grandi superfici lavabili

Se hai un pavimento di gres o superfici dure e non macchiabili, prendi un secchio con 5-7 litri di acqua calda e versa dai 10 ai 40 ml di lisciva. Per capire se la dose è giusta, fai un test su una parte ridotta del pavimento. Poi, passa con panno ben strizzato e risciacqua per evitare aloni.

Puoi usarla anche per pulire i sanitari del bagno e la cucina, ma la concentrazione - in particolare per il piano cottura - deve essere molto diluita. In questi ambienti, potrebbe essere più comoda la soluzione spray: travasa in un flacone pulito, spruzza e lascia agire qualche minuto prima di passare al risciacquo.

Se lo desideri, per dare un tocco profumato e naturale agli ambienti domestici potresti aggiungere nella soluzione anche degli oli essenziali.

E ancora, se in casa hai dell’argenteria da pulire e lucidare, c’è un trucco efficace. Prendi un piccolo contenitore e metti un po’ di lisciva, aggiungendo qualche goccia di succo di limone. Quindi utilizza un panno 100% cotone, prendi una punta della soluzione e strofina con delicatezza.

Vademecum lisciva: avvertenze e consigli pratici

A questo punto, chi se la sente può preparare la lisciva in casa e usarla per lavaggi e pulizie domestiche. La ricetta non è complicata e nemmeno il suo utilizzo, ma ritengo possa essere utile una breve check list operativa di cosa fare e di cosa non fare:

LISCIVA: COSA FARELISCIVA: COSA NON FARE
Durante la setacciatura della cenere indossa una mascherina e guanti, per evitare inalazioni e schizzi. In caso di contatto con gli occhi, risciacqua beneNon miscelarla con altri detergenti acidi, perché si neutralizzano a vicenda e perché vanifichi la naturalità del prodotto
Etichetta il contenitore (“lisciva” e data di preparazione) e conserva fuori dalla portata di bambini e animaliNon usare in lavastoviglie, perché rischia di intasare i filtri. In lavatrice attenersi alle dosi moderate e fare manutenzione
Usa oli essenziali in quantità moderata se vuoi profumare la lisciva da usare sui pavimenti.Non usare su lana, seta e colori intensi ed evitare su marmo, alluminio e legno non trattato

Scopri la nostra selezione di lisciva per un bucato smacchiato naturalmente e per pulizie della casa naturali ed ecologiche:


Ultimi commenti su Lisciva di cenere: preparazione e consigli d’uso

Recensioni dei clienti

Gilda M.

Recensione del 04/11/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 04/11/2025

Mia mamma la preparava ogni volta che doveva lavare i panni al fiume, sembra secoli fa ma erano solo gli inizi degli anni '50. La biancheria stava in un calderone di acqua bollente per ore sopra al fuoco e dopo la si doveva sfregare con forza sia con il sapone sia per sciacquare. Un lavoro che ho odiato per anni. Non si può quantificare quanto siamo fortunati ad usare la lavatrice.

Barbara T.

Recensione del 15/10/2025

Valutazione: 3 / 5

Data di acquisto: 15/10/2025

Mi sembra un po’ troppo riduttivo. La lisciva fatta così non ha un pH basico (che vuol dire 7) ma alcalino (cioè >7 fino a 14, mentre acido vuol dire <7 fino a 1) al massimo si dice che è una base forte. Sui capi ingrigisce i tessuti a meno che non si usi almeno un sequestrante e il percarbonato, per via dei sali insolubili precipitati. L’ho sempre usata sul marmo senza problemi perché appunto è alcalina e i marmi essendo calcare odiano gli acidi. Essendo una base alcalina fatta principalmente di ioni di potassio, silicati e carbonati toglie bene l’unto infatti pulisce il forno, i fornelli, le latte di olio, il grasso dai cerchioni. Essendoci, appunto i silicati questi fanno da sequestrante per i metalli, per questo il forno viene ben pulito. Comunque è un buon modo per incominciare a capire cosa sia l’eco bio e passare a pulizie più sostenibili. Quella che troviamo in commercio, a meno che non sia cenere, è normale carbonato di sodio a volte anche con del tensioattivo e ioni vari per renderlo più reagente.

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