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Piante sacre nel giardino

Pubblicato 5 anni fa

Scopri i fiori e le piante dei nativi americani e come coltivarli a casa

Con la scoperta del continente americano alla fine del 1400, sono arrivati in Europa non solo cibi, come pomodori o patate, ma anche piante e fiori tipici di quelle terre, che in Europa non crescevano prima di quel periodo. Ecco di seguito alcune specie che erano note alle popolazioni americane e che erano utilizzate nella vita quotidiana.

 

Fra i fiori più importanti per i nativi c’erano i girasoli: secondo alcune fonti questi fiori erano considerati la “quarta sorella” che si univa alle altre tre, che davano sostentamento alle varie tribù: mais, fagioli e zucca. Dai semi si otteneva l’olio usato per cucinare, ma anche a fini cosmetici. Secondo alcune leggende era simbolo di coraggio, per cui i guerrieri usavano cospargere i propri vestiti con polvere di girasole così da poter affrontare ogni pericolo a testa alta.

I girasoli sono ottimi da seminare in primavera, in posizione soleggiata; non hanno bisogno di particolari cure, se non di essere annaffiati quando la terra si secca. Anche la rosa canina era un fiore caro alle tribù native, che la consideravano il simbolo della vita in grado di proteggere i vivi dai dispetti degli spiriti; per questo spesso appendevano qualche rametto intorno al letto di bambini e neonati. Le bacche erano un prezioso nutrimento. Sebbene si trovino ancora come piante selvatiche ai lati delle strade o nei boschi, la rosa canina si può anche coltivare.

Necessita di mezz’ombra e di spazio perché il cespuglio tende a crescere fino a due metri. Un altro fiore noto ai nativi che possiamo trovare anche nei nostri giardini è la violetta, simbolo d’amore, i cui fiori erano usati per tingere i tessuti od ottenere polveri cosmetiche di colore blu. Possono essere coltivate sia in terra che in vaso, con esposizione al sole moderata e annaffiature non troppo frequenti. Se messa in un luogo riparato, la violetta può fiorire anche in inverno.

Fra le piante aromatiche che possono stare nel nostro giardino c’è sicuramente la salvia, considerata sacra e usata dagli sciamani nei loro rituali per purificare gli ambienti e le persone dalle energie negative. In giardino ha bisogno di poche attenzioni: resiste anche al freddo e al caldo intensi, preferisce le posizioni soleggiate e non ama i ristagni d’acqua.

Se preferisci una pianta che in estate ti faccia ombra, opta per il salice piangente: il legno era usato per costruire le capanne sudatorie, le popolazioni stanziate in Alaska usavano nutrirsi con gli amenti della pianta, mentre per altre tribù era il simbolo della longevità. Mantenere il salice richiede poco sforzo, posizionalo però a mezz’ombra e in un terreno ricco d’acqua e se ristagna, tanto meglio. 

Se hai una food forest non dimenticare le more

Se hai un giardino con piante commestibili puoi inserire un cespuglio di rovo. Gli indiani Cherokee usavano frutti – le more – e foglie a scopo curativo, non solo come alimento.

Il te di foglie di more era usato per alleviare i sintomi della diarrea, e per alleviare i dolori articolari e mal di gola, nonché per rinforzare il sistema immunitario. Le foglie venivano masticate per alleviare le infiammazioni alle gengive e del cavo orale in generale. Non ha particolari esigenze, è una delle piante che cresce praticamente ovunque, e si adatta a ciò che trova. Non ama troppa acqua.


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Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 24/09/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 24/09/2025

Non sapevo che fossero piante sacre e le ho proprio tutte nel mio giardino, anche i salici piangenti. Grazie per tutte le informazioni veramente utili e belle da sapere.

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