Parassiti: come tenerli lontani
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4 anni fa
Attenzione all’alimentazione e valutazione caso per caso, a seconda del rischio reale
Estate è sinonimo di caldo e voglia di uscire a passeggiare con Fido. Tuttavia proprio in questo periodo dell’anno si intensifica la presenza di insetti e parassiti. Pulci, zecche, zanzare e flebotomi possono provocare reazioni allergiche, oppure gravi infezioni. La prevenzione antiparassitaria è la soluzione più rapida, ma può accadere che i nostri amici vengano comunque colpiti e infestati. Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Monica Premoli, medico veterinario omeopata.
Dottoressa Premoli, quale parassita dobbiamo maggiormente temere?
Non esiste un parassita più dannoso di altri. La pericolosità sta nel fatto che alcuni di essi sono a loro volta veicoli oppure ospiti intermedi di virus-batteri o altri patogeni, che possono rappresentare un pericolo per l’organismo animale o umano. L’esempio eclatante è l’infestazione da zecca che diventa grave se il parassita veicola agenti infettanti, come la borrelia o il virus dell’encefalite da zecca.
Le comuni “pipette” sono sufficienti?
Purtroppo i presidi che determinano la morte del vettore dopo che si è attaccato all’ospite non garantiscono la sicurezza che l’agente infettante non sia stato introdotto nel circolo sanguigno. La resistenza sia degli endo che degli ectoparassiti è aumentata esponenzialmente a causa di mutati fattori climatici, resistenza e adattamento alle diverse molecole chimiche, inquinamento, mancanza di monitoraggio, globalizzazione, facilità dei trasporti e mescolanze genetiche. Tutto ciò ha fatto sì che i parassiti siano diventati sempre più resistenti e adattabili alle molecole chimiche degli antiparassitari e ai presidi naturali.
Quali animali corrono maggiori rischi di infestazione?
Gli animali deperiti o ammalati, con patologie croniche, neonati, anziani sono maggiormente esposti alle infezioni e infestazioni, perché il sistema immunitario può essere immaturo oppure cronicamente impegnato su altri fronti.
Un’alimentazione corretta tiene lontani i parassiti?
Certamente. L’alimento biologicamente appropriato non può far altro che creare, completare e mantenere un corretto e armonico sviluppo. Quindi una naturale e corretta reattività nei confronti dei parassiti.
I rimedi chimici possono essere pericolosi per noi?
Le molecole o le sostanze ad azione antiparassitaria possono essere potenzialmente tossiche per l’uomo e per l’animale in relazione a dose-tempo- frequenza di contatto. Ecco perché è indispensabile la scelta dell’antiparassitario adeguato all’animale e al suo contesto familiare.
Sono più efficaci i repellenti o gli antiparassitari che agiscono dall’interno?
Per ogni parassita vanno valutate la profondità e la modalità di interazione. Ad esempio per i flebotomi è imprescindibile una repellenza, poiché veicolano la leishmania. Lo stesso vale per le malattie trasmesse dalle zecche. Personalmente non avvallo l’utilizzo di antiparassitari assunti per via sistemica – oralmente o iniettati – e quindi introdotti nell’organismo in dosi elevate – in un’unica somministrazione con lento rilascio e azione duratura – perché potrebbero provocare reazioni non controllabili.
È opportuno proteggere Fido tutto l’anno o soltanto in primavera e in estate?
È sempre una questione legata al rapporto tra rischio e beneficio reale, in proporzione al tempo di permanenza in luoghi potenzialmente infestati. Non è corretto delegare a una molecola chimica la salute del proprio cane, è invece indispensabile assumersi la responsabilità valutando ciò che è meglio per il singolo animale.
Una ricetta “naturale” per affrontare il periodo estivo?
Quella costituita da aceto di mele, olio di Neem e oli essenziali di Lavanda, Geranio, Citronella. Ovviamente non come unico presidio antiparassitario e con applicazioni ripetute secondo le necessità e soprattutto prima di passeggiate nei luoghi potenzialmente a rischio.