Nella nonnitudine moderna - Estratto dal libro "Manuale di Sopravvivenza per Nonni di Oggi"
Pubblicato
9 anni fa
Leggi in anteprima l'introduzione del libro di Caroline Cotinaud, scritto apposta per i nonni del XXI secolo che devono gestire i nipotini del terzo millennio
Sempre più giovani, belli e dinamici, i nonni moderni sono molto diversi da quelli che li hanno preceduti e che appartenevano all'epoca pre-computer, quando una tutina era o rosa o azzurra e fatta rigorosamente a mano. Questo ruolo da fuoriclasse, quindi, è tutto da reinventare e perciò ancora più divertente.
Cari nonni del XXI secolo, mettete nel disco fisso della vostra memoria i ricordi che vi hanno trasmesso le generazioni che vi hanno preceduto: le fate, Pinocchio, le pastiglie di zucchero, il Meccano, i colletti inamidati sui grembiulini della scuola, le merende a pane e burro. È tutto finito, terminato, chiuso. Adesso, i nonni degni di questo nome sanno tutto dei fast-food e dei videogiochi, si convertono alle Converse e alle magliette di Hello Kitty. Insomma, che non vi venga in mente di indossare le care vecchie pantofole di lana per accogliere a casa i vostri nipoti!
Questo non significa che il vostro ruolo sia diventato meno serio; è solo cambiato. E quando dico che è cambiato, intendo dire in modo radicale. D'altra parte, voi come vi sentite rispetto ai vostri nonni? Uguali? Non credo proprio. Cosa accomuna voi e quell'adorabile vecchina con la crocchia bianca che vi teneva sulle ginocchia o quel signore un po' burbero che vi raccontava le sue imprese giovanili masticando un sigaro o riempiendo una pipa di tabacco? Il mondo si è trasformato e voi con lui.
Non è detto che siate più giovani da un punto di vista anagrafico, ma in ogni caso apparite tali. I vostri figli, i giornali, il medico, tutti quanti insomma, vi incoraggiano a fare sport, a intrattenere i vostri neuroni, a mangiare in modo sano e a fare progetti. Per non parlare dei miracoli dell'estetica e della chirurgia... Insomma, se proprio dovete invecchiare, volete farlo nel migliore dei modi.
Tant'è vero che conducete una vita attiva e anche se siete ufficialmente in pensione non per questo passate il vostro tempo:
- davanti alla tele
- a dormire
- a fare le parole crociate
- a mangiare sì no a coltivare l'orto
- a chiacchierare con le vicine
- a fare la maglia sì no a giocare a carte
- ad annoiarvi
(NB. Questo è un test. Se rispondete «si» a più di 4 domande, attenzione! Pensione non deve per forza far rima con noiosone.)
Voi, che siete donne e uomini dinamici, uscite, viaggiate, avete mille interessi e mantenete sempre alte le vostre riserve di entusiasmo e di gioia di vivere. Trovo ironico che i media scoprano solo adesso questo modo di vivere dei «non più giovani», come se dopo i 50 anni il fisico, la sessualità e la curiosità dovessero per forza annullarsi e scomparire.
Ma soprattutto, anche se non è stato facile, avete imparato a usare un computer e a navigare su Internet. Avete un iPhone, una Wu, il bluetooth in auto e conoscete il significato di termini come «chat» e «blog». Dio sia lodato! Vi siete salvati dal disastro, perché tanto vale che ve lo dica: ai bambini non piacciono i grandi «all'antica ». Quindi, se talvolta vi sembrerà necessario inculcare ai vostri nipoti dei valori o degli insegnamenti «vecchi» (ma sempre validi!) sappiate che basterà aggiornare i vostri metodi, il vocabolario e i riferimenti culturali del passato al loro universo, facendo attenzione a non oltrepassare certi limiti, a non voler fare i «giovani» a tutti i costi, perché si vergognerebbero di voi e per voi. Il paradosso sta nella necessità di conoscere il mondo in cui vivono per poter dialogare con loro, ma di mantenere la giusta distanza per aiutarli a vedere le cose anche da altre prospettive. Sembra complicato, ma capirete presto cosa intendo.
Essere nonni è un'arte. Perfino Victor Hugo, che fu un marito esecrabile, un amante difficile e un'ingombrante presenza paterna, divenne, sembra, un nonno esemplare. L'interruttore che vi accenderà di un amore cieco e totale per un esserino uscito da un ventre che non è il vostro è del tutto imprevedibile e incontrollabile.
Che siate stati dei viveur instancabili, degli esploratori ai confini del mondo o dei tranquilli impiegati di provincia, vi ritroverete tutti davanti alla culla con lo stesso sorriso ebete stampato in faccia. E la vostra felicità cieca e irrazionale non farà che aumentare con gli anni, tingendosi a tratti di tenerezza, di orgoglio, di ammirazione e di entusiasmo di fronte a ogni minima prodezza del vostro nipotino. Sappiate che questo bambino meraviglioso ha bisogno di voi.
Non per essere allevato - di questo se ne occuperanno i suoi genitori -, ma per dargli ciò che i suoi genitori, vincolati dal loro ruolo, impegnati nel lavoro e nella gestione quotidiana della famiglia, non sempre riescono a offrirgli, e cioè: la pazienza, la disponibilità e il tempo, che spesso si tradurranno in cose che lui o lei faranno solo con voi, in confidenze che solo voi avrete il privilegio di ascoltare, o nel permesso di violare le regole ed essere visto o vista come un Piccolo Re o una Piccola Regina agli occhi di qualcuno disposto a tollerarne anche qualche capriccio. Questo spazio di amore libero e un po' folle è per l'ego fragile e vulnerabile di un bambino un vero balsamo.
Ai tempi dell'uomo di Cro-Magnon i nonni non esistevano. Sono un'invenzione (relativamente) moderna e questo per un motivo specifico: l'aspettativa di vita. Detto altrimenti, una volta si moriva prima di riuscire ad avere dei nipotini da far saltare sulle ginocchia! Ne possiamo dedurre che l'arte di essere nonni non è un carattere innato ma frutto dell'evoluzione, che si trasmette di generazione in generazione e si modifica in funzione delle epoche e dei contesti. Tra la Nonna di Cappuccetto Rosso e voi c'è un abisso, come ci sarà tra voi e le nonne del 3000. Cosa darei per vedere come saranno!
Tutto questo per dire che i nonni hanno un ruolo privilegiato e, a meno di situazioni particolari o difficili, non devono far altro che coccolare e farsi coccolare. La vita insegnerà presto ai nostri piccoli angeli quanta miseria e violenza c'è nel mondo, a voi basti mostrare loro che c'è anche tantissimo amore. Preparatevi, perché un bel giorno, dopo che gli avrete raccontato per l'undicesima volta la stessa storia, lui o lei si toglierà il pollice dalla bocca e vi dirà: «Ti voglio bene». Dovrete fare appello a tutte le vostre forze per non liquefarvi in un brodo di tenerezza e macchiare irrimediabilmente la moquette...
Allora, buona fortuna per tutte le «prime volte» che incontrerete nel vostro cammino di Nonna e di Nonno e benvenuti in un mondo per veri supereroi, perché è così che apparirete agli occhi dei vostri nipotini.
Buona fortuna,
la Nonna di Max
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Manuale di Sopravvivenza per Nonni di Oggi Come si può riuscire a conciliare negli anni 2000 l'essere nonni con tutti gli impegni che la vita moderna ci mette davanti? E soprattutto, come riuscire a capire dei nipotini che sembrano avanti un secolo rispetto a noi? Con irresistibile umorismo, la nonna autrice aiuta tutti i neo-nonni suoi simili a calarsi con serenità nel nuovo ruolo, fornendo un kit di sopravvivenza per affrontare le sfide dell’accudimento moderno. Acquista ora |