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Quale miele è il migliore?

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 9 anni fa

Il miele è apprezzato fin dall'antichità, sia per le sue straordinarie proprietà, sia perché è uno tra gli alimenti più naturali.

Però le cose stanno cambiando: il miele viene raccolto in ambienti molto più inquinati rispetto a un tempo e non è raro il trattamento con sostanze chimiche. Tutto ciò ha portato a un depauperamento delle sue proprietà, ma non tutto è perduto: ecco cosa valutare nella scelta di un Miele.

Indice dei contenuti:

Scelta dei luoghi (postazioni o apiari)

Produrre miele biologico oggi significa cercare un ambiente incontaminato. Questo significa una scelta accurata dei luoghi, che devono avere ricchezza di fiori, di acqua, devono essere al riparo dei venti più freddi, lontano da intense emissioni inquinanti, come strade, città, discariche, fabbriche, culture intensive convenzionali che usano veleni di tutti i tipi, ecc...

Oggi questi luoghi sono spesso impervi: mulattiere o strade scoscese, a volte piene di fango, con dislivelli anche pericolosi, ottimali per le api, ma non per gli apicoltori che devono confrontarsi con un ambiente che chiede mezzi appropriati, porta via tempo prezioso ed energie fisiche ed economiche.

Gli alveari quindi devono rigorosamente essere collocati in aree boschive incontaminate, in aziende agricole ad agricoltura biologica. Il nostro paese offre ancora queste possibilità e garantisce molteplici tipi di fiori che caratterizzano particolarmente il sapore l’aroma del miele Italiano, infatti su tutti i mercati il nostro miele è considerato fra i migliori.

Cure sanitarie

Un altro aspetto fondamentale è la cura sanitaria all'interno dell’alveare, che occorre alle api per poter vivere, ed è il problema più grande di ogni apicoltore.

L’avvento di un acaro varroa che dagli anni settanta in poi, è riuscito ad immettersi nel ciclo vitale delle api è un combattimento quotidiano.

Questo acaro condiziona l’ape già dal suo essere larvetta e pupa facendola morire ancora prima della sua fuoriuscita dall'alveolo, per cui la famiglia si riduce numericamente fino all'estinzione, e per questo motivo l’apicoltore non assistito da nessuno, è intervenuto negli anni passati, e ancora oggi nella produzione convenzionale con acaricidi di sintesi e antibiotici, che però contaminano irrimediabilmente i prodotti dell’alveare. Infatti la cera costruita dalle api che contiene il miele si comporta come una spugna, assorbe l’antibiotico che viene a far parte della sua struttura molecolare, e la rilascia nel miele contenuto. Il risultato è quindi un miele irrimediabilmente inquinato, così per la propoli e pappa reale.

L’uso di antibiotici di qualunque tipo è vietato in apicoltura dal 1994.

E’ possibile però intervenire in modo pulito per aiutare le api a ristabilire il loro equilibrio e combattere la Varroa.

Con interventi e metodi naturali permessi in apicoltura biologica, si è riusciti a contenere il problema e poter donare nuovamente un prodotto veramente pulito al consumatore.

Alimentazione delle api

L’alimentazione delle api come aiuto al loro sostentamento invernale quando le condizioni lo richiedono non può essere fatta con zucchero, (anche se bio) perché le api devono separare lo zucchero (invertasi) per poi cibarsene. Questo toglie loro molte energie preziose, e le porta a un invecchiamento precoce e a morte prematura.

Per una famiglia spopolata superare l’inverno e riprendere l’attività primaverile diventa molto difficile.

Controllo biologico

Non dimentichiamo certamente l’aiuto del controllore biologico che è garante della serietà e onestà del produttore e della bontà del prodotto con azioni mirate di intervento e controllo.

Smielatura e confezionamento

La smielatura avviene per forza centrifuga in appositi smielatori che fanno girare i telai cerei pieni di miele appena asportati dagli alveari. Il miele viene riposto in maturatori (contenitori in acciaio inox) con l’ausilio di secchi e semplici filtri a rete sottile, che separano il miele da pezzetti di cera ancora presenti. Tutto senza l’ausilio di pompe e invasettatrici pneumatiche che rischiano di emulsionare il miele condizionandone l’aspetto e il sapore.

Il confezionamento avviene con la sterilizzazione dei vasi, la pulizia rigorosa degli ambienti, l’attenzione e la cura nell'invasettamento fatto tutto a mano.

L'invasettamento invernale del miele cristallizzato richiede molta attenzione e non deve essere assolutamente riscaldato, ma solo ammorbidito da una temperatura che non supera mai i 30 gradi centigradi.

Se ne deduce quindi che la forza di un prodotto veramente naturale pulito, rispettoso degli equilibri della natura, non può avere numeri industriali ma solo artigianali se non addirittura famigliari.

IL MIELE DEVE ESSERE RISPETTATO COSÌ COME LE API LO DONANO.


Ultimi commenti su Quale miele è il migliore?

Recensioni dei clienti

Gilia M.

Recensione del 08/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 08/08/2025

Sapere che il miele comprato è vero miele è già tanto al giorno d'oggi dove basta niente per essere ingannati da finti prodotti e l'etichetta è l'unica cosa che ci salva dal comprare roba che ci fa solo male. Ottime le nostre aziende che rispettano non solo i loro stessi allevamenti ma che lavorano sodo applicando tutte le leggi e le tutele del caso, e non sono poche.

Baristo T.

Recensione del 01/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 01/08/2025

Fare un buon miele sembra facile ma ci va cura e amore, soprattutto verso le api, e siccome amo molto il miele proverò sicuramente il "Miele Millefiori Biologico" che ho già messo nel carrello. Grazie per tutte le spiegazioni.

Isabella V.

Recensione del 15/02/2018

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 15/02/2018

Ho comperato tre tipi di miele di questo apicultore li ho assaggiati in vari modi con tisane calde,infusi freddi,con formaggi, con radici amare bollite etc..etc...Non fidandomi di un'azienda a me ancora sconosciuta ho preso tre campioni e fatti analizzare in ben due laboratori diversi.Tutto ciò che ho trovato scritto corrisponde al vero ed anzi le proprietà di questi prodotti sono superiori a quelle descritte, tanto che da oggi in poi sarà tra gli alimenti primari di casa mia. Vorrei però chiedere a questo sito ed al signor Nucci di fornire noi acquirenti del spargimiele che espone dal momento che raramente si riesce a trovare, magari per barattoli da 1 Kg in modo che questo oro giallo non venga disperso e sprecato tanto è prezioso,Grazie .

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