Microbiota: mantieni i tuoi batteri buoni in equilibrio così
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2 anni fa
Scopri i nutrienti che aiutano a rinforzare la flora intestinale e a mantenere la salute
La microflora intestinale influenza molteplici aspetti della salute (Wu & Wu, 2012). Dalla biodiversità del microbioma dipendono sia le funzionalità del sistema gastrointestinale sia una serie di altre variabili che influiscono a largo spettro sulle prestazioni dell’organismo. La proporzione ideale tra batteri commensali e batteri patogeni, è stata associata tra le altre cose alla predisposizione ad alcune malattie, alla sintesi di certe vitamine, alla trasformazione e l’assorbimento dei nutrimenti. Negli anni, la ricerca ha inoltre determinato che (Liang et al., 2018):
- il microbioma è associato direttamente e indirettamente alle prestazioni immunitarie,
- le comunicazioni che avvengono sull’asse intestino-cervello hanno ripercussioni sul sistema nervoso,
- dalla composizione del microbioma dipende il benessere del sistema riproduttivo, l’equilibrio ormonale e la tendenza o meno a sviluppare disturbi ormone-dipendenti.
Quando la flora batterica non è equilibrata si parla di “disbiosi”, una situazione che favorisce la colonizzazione da parte di batteri patogeni con potenziali conseguenze sulla salute (Mohajeri et al., 2018). Questi batteri hanno la capacità di creare tossine che possono entrare in circolazione, soprattutto se la mucosa intestinale non è integra stimolando una risposta infiammatoria che prolungata nel tempo, diventa cronica. La disbiosi, se non corretta, può degenerare in (Humphreys, 2020):
- carenze vitaminiche, minerali, amminoacidiche,
- malassorbimento di carboidrati e grassi,
- malattie infiammatorie intestinali (es. Crohn),
- disturbi degenerativi anche neurologici,
- autoimmunità, allergie e intolleranze,
- obesità e disturbi dell’umore.
Un sintomo legato alla disbiosi è l’eccessiva flatulenza con un forte odore, la presenza di diarrea o stitichezza, la difficoltà nella digestione, la stanchezza e la spossatezza (Humphreys, 2020).
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Perché soffermarsi sul ruolo del microbioma e sulle problematiche di salute associate alla disbiosi
Il 70% del sistema immunitario si trova nel GIT, il “Gut Associated Lymphoid Tissue” (GALT), situato nella parete gastrointestinale, sottostante l’epitelio. Questa parte di mucosa ospita leucociti - macrofagi e linfociti. Tali globuli bianchi sono in costante contatto con i trilioni di microbi che aderiscono alle pareti intestinali, specialmente a livello dell’intestino crasso. I leucociti in questa zona del corpo, sono costantemente allenati a confrontarsi con gli antigeni presentati dai microorganismi, riconoscendoli e preparandosi ad affrontarli.
In risposta a questa costante interazione, la mucosa produce anche notevoli quantità di immuniglobuline A (IgA) fornendo protezione immunitaria. È importante notare che nei momenti di stress, la produzione di IgA viene soppressa. La mucosa intestinale, rappresenta quindi una barriera contro gli intrusi e deve rimanere integra, solida e il più possibile libera da infiammazioni.
I nutrienti che migliorano la salute del microbiota
Lo stato di salute può essere migliorato intervenendo con alimentazione e integrazione, al fine di risolvere quelle condizioni che possono alterare la funzionalità dei batteri buoni, come la stitichezza (che ha molteplici cause e spesso soggettive).
Ecco quali nutrienti possono aiutare:
Alga Lithothamnion Calcareum
Si tratta di un’alga calcarea rossa appartenente alla famiglia della Corallinacee. Il suo habitat naturale sono le acque gelide dell’Atlantico, le coste di Irlanda e Islanda. Lithothamnion significa letteralmente piccolo albero di pietra dal greco Litho - pietra e thamnion, un piccolo albero (Aslam et al., 2010). L’alga cresce a grandi profondità in mare aperto ed è costituita per la quasi totalità da oligoelementi marini (95%) (Aslam et al., 2010). Dal punto di vista dell’integrazione alimentare, il Lithothamnion Calcareum sembra dimostrare, attraverso ricerche preliminari, diverse qualità che potrebbero apportare benefici a largo spettro per il raggiungimento del benessere generale. Secondo determinati studi, la presenza del particolare pigmento phycoerythrin, oltre a dare il colore rosso all’alga, agirebbe in associazione con la clorofilla, migliorando la disintossicazione dell’organismo (Aslam et al., 2010). Disintossicare l’intestino è uno dei principali passi da compiere per ristabilire il benessere dell’intestino e del microbiota.
Oltre a clorofilla e pigmenti ben 74 oligoelementi sono stati identificati nell’alga; tra essi emergono potassio, fosforo, ferro, sodio, cloruro, boro, rame, zolfo, iodio, fluoruro, zinco, selenio, stronzio e silicio (Aslam et al., 2010). Oltre a essere associato alla disintossicazione, il silicio sembrerebbe supportare la risposta immunitaria e aiutare a controllare l’infiammazione migliorando la densità ossea, il trofismo cutaneo e l’immunità (Jugdaohsingh, 2007). Potrebbe anche esercitare un ruolo disintossicante nell’intestino facilitando l’eliminazione di metalli pesanti, come l’alluminio (Emmanuel et al., 2018) permettendo un migliore assorbimento di calcio, magnesio, ferro e zinco.
Oltre all’importanza del silicio, i due minerali che per la maggior parte costituiscono lo scheletro dell’alga sono il calcio carbonato e il magnesio (Zhu et al., 2014), entrambi essenziali per la maggior parte delle prestazioni metaboliche.
Glutammina
La Glutammina è un potente anti infiammatorio che protegge la mucosa intestinale, è infatti la principale fonte di aminoacidi per le cellule intestinali e aiuta a regolare l’integrità della mucosa e la proliferazione degli enterociti. La mancanza di glutammina è associata ad una maggiore permeabilità intestinale (Glutamine Supplements Show Promise in Treating Stomach Ulcers – Harvard Gazette, n.d.). La permeabilità della mucosa è associata a disturbi del sistema gastrico, come celiachia, colon irritabile-spastico, candidosi, SIBO, allergie/intolleranze alimentari, stress cronico, carenze nutrizionali (es. glutammina stessa e zinco). Tutti questi disturbi possono sia causare sia essere conseguenze dalla porosità dell’intestino.
Generalmente il corpo umano riesce a sintetizzare Glutammina da una dieta bilanciata. Nonostante ciò, in momenti particolari come in presenza di disturbi infiammatori, stimolazione del sistema immunitario, stress e disbiosi l’organismo ne richiede di più. Non solo la Glutammina è un mattone importante nella costruzione delle proteine ma è anche fondamentale per il trasporto dell’azoto tra i tessuti.
La L-glutammina sembra normalizzi gli effetti della risposta immunitaria TH2; riducendo il processo infiammatorio a livello intestinale e venendo in aiuto a chi soffre di intolleranze alimentari, Colon irritabile e “Sindrome da Intestino Poroso” (Kim & Kim, 2017).
Un ulteriore studio pubblicato sull’“Harvard Gazette” spiega come la Glutammina possa ridurre le ulcere gastriche causate dal comunissimo e spesso sottovalutato Helicobacter Pylori (Glutamine Supplements Show Promise in Treating Stomach Ulcers – Harvard Gazette, n.d.).
Malva
La Malva è una pianta nota per le proprietà lenitive utili per disinfiammare l’intestino, grazie alle mucillagini create al contatto con i liquidi intestinali. Questa sostanza gelatinosa riveste le delicatissime pareti dell’intestino formando uno strato protettivo che risulterebbe essere benefico per le persone che soffrono di piccole ulcere e altre forme infiammatorie gastriche ed intestinali. (Mousavi et al., 2021) Come riportato in precedenza, la salute di tutto il tratto gastrico e in particolare dell’intestino, è fondamentale sia per garantire l’efficacia del sistema immunitario sia per scongiurare malattie autoimmuni.
Le proprietà antinfiammatorie della Malva si estendono anche all’apparato urinario, (Mousavi et al., 2021) Conosciuti da sempre in naturopatia sono inoltre gli effetti diuretici delle mucillagini della pianta che riducono la ritenzione di liquidi, drenando il corpo ed eliminando gonfiori.
Particolarmente soggette a gonfiori a intermittenza, sono le donne che spesso si sentono più o meno leggere a seconda del calendario; la Malva è un toccasana anche in questo caso, quando gli ormoni cambiano, influendo sul drenaggio del corpo, in particolare durante la fase pre-mestruale (Mousavi et al., 2021).
Inulina da Cicoria
È un tipo di fibra che possiede proprietà fisiologicamente attive soprattutto legate alla disintossicazione dell’intestino e alla sua regolarità. Favorisce il senso di sazietà, partecipa alla riduzione dei livelli di colesterolo ed aiuta a perdere peso (Reimer et al., 2020).
Le proprietà depurative della Cicoria si sposano perfettamente con i vantaggi apportati dalla fibra estratta dalla stessa pianta. L’Inulina, una volta ingerita, si espande nel tratto digestivo occupando notevole spazio e contribuendo di conseguenza a favorire il senso di sazietà. Questo tipo di fibra assorbe efficacemente parte dei liquidi di ristagno, dando consistenza alle feci (Reimer et al., 2020).
Melatonina
La Melatonina è l’ormone prodotto dall’organismo in risposta all’oscurità. Questo ormone, al quale la scienza ha dedicato centinaia di ricerche negli anni, partecipa al normale ritmo del ciclo sonno-veglia (ritmo circadiano). È considerata un potente antiossidante e gioca un ruolo importante sull’umore e sul benessere gastro intestinale (Paulose & Cassone, 2016). La regolarità del ritmo circadiano ad esempio è positivamente associata a quella delle abitudini intestinali ed è strettamente connessa ad una minore incidenza di disturbi alimentari come la fame nervosa e le abbuffate notturne.
In un organismo sano, i livelli di Melatonina iniziano ad aumentare al tramonto, raggiungono il picco massimo entro la metà della notte, per poi diminuire con il sorgere delle luci dell’alba.
Ci sono moltissime variabili che inibiscono la sintesi naturale di Melatonina all’ora di coricarsi, come la luce artificiale, la luce blu emessa dai dispositivi elettronici, il fuso orario e l’inquinamento elettromagnetico; gli integratori di melatonina rendono l’ormone semplicemente più disponibile al bisogno.
Cosa ha a che fare la Melatonina con il benessere intestinale? Studi dimostrano che svolga un ruolo importante nell’intestino che sembra produrre una notevole percentuale di questo ormone. La Melatonina, infatti, è prodotta sia dalla ghiandola pineale nel cervello sia dalla retina e da altri tessuti del corpo, come appunto l’intestino.
Il sistema digestivo e il cervello sono intrinsecamente connessi attraverso l’asse intestino-cervello, responsabili di tale comunicazione sono neurotrasmettitori e come nel caso della melatonina, ormoni specifici (Paulose & Cassone, 2016).
Un numero crescente di ricerche scientifiche associano adeguati livelli di Melatonina, al miglioramento della motilità e la frequenza delle evacuazioni, il miglioramento di disturbi gastrointestinali (Park et al., 2020).
La Melatonina sembra poter migliorare il microbioma, soprattutto per quanto riguarda il batterio commensale Enterobacter aerogenes, che sembra essere Melatonina-dipendente (Paulose et al., 2016). Grazie all’azione regolatrice sul microbioma, la Melatonina potrebbe prevenire l’obesità riducendo i batteri Firmicutes (Crovesy et al., 2020) associati al sovrappeso, aumentando al tempo stesso quelli che degradano Akkermansia la quale a sua volta è associata all’integrità della mucosa (Paulose et al., 2016).
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