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Microbiota e sistema immunitario

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 4 anni fa

Il ruolo dei batteri intestinali nel mantenimento della nostra salute e nell’infiammazione cronica di basso grado

Del microbiota ormai sappiamo tante cose: che questa colonia di microrganismi buoni, che si formano addirittura mentre siamo nell’utero materno, ha diversi ruoli benefici per la nostra salute ma che per poter lavorare in efficienza deve essere efficiente lui stesso, ovvero in eubiosi.

Quando per motivi legati allo stile di vita e all’alimentazione il microbiota va in disbiosi – cioè subisce una alterazione sia numerica che di composizione dei ceppi – la conseguenza immediata è una maggiore difficoltà del sistema intestinale a svolgere le proprie funzioni. Ma non altera solo il nostro intestino, dato che ha una profonda influenza sulla nostra capacità difensiva e concorre all’insorgenza di molte malattie, anche non intestinali.

Indice dei contenuti:

Microbiota e sistema immunitario

Microbiota e sistema immunitario si influenzano a vicenda: è grazie all’interazione con il primo se, nella prima infanzia, si sviluppa il secondo. La colonia intestinale ha un ruolo attivo nell’allenamento del sistema immunitario a riconoscere i patogeni e a difendersi dalla loro possibile infezione.

Gli scambi fra di loro avvengono nella mucosa intestinale, soprattutto del tenue, che è la parte in cui si concentrano gran parte delle cellule immunitarie (ecco perché si dice che circa il 70% delle nostre difese è nell’intestino). Venendo in contatto con un gran numero di microrganismi (da virus a batteri, ma anche composti chimici dati da farmaci e alimenti non bio), la parete intestinale deve essere adeguatamente monitorata e protetta. Essa, dunque, funge da palestra per l’addestramento al riconoscimento dei patogeni e il successivo allenamento delle cellule immunitarie.

Quando funziona in modo ottimale, l’alleanza sistema immunitario-microbiota consente di innescare risposte protettive nei confronti di patogeni dannosi e favorisce il mantenimento di processi regolatori che permettono il riconoscimento e la sopravvivenza dei microrganismi buoni.

Oggi però l’abuso di farmaci, in particolar modo antibiotici, i cambiamenti nella dieta, nello stile di vita e la presenza di altri batteri estranei, determinano un microbiota che si dimostra inadatto a mantenere una equilibrata risposta immunitaria.

Disbiosi e infiammazione cronica

Quando l’eubiosi del microbiota viene meno, la condizione di disbiosi a lungo andare favorisce uno stato di infiammazione permanente. L’infiammazione è un sistema difensivo – provoca febbre sopra i 38°, che serve al nostro organismo per eliminare i patogeni che tentano di infettare le cellule. Una volta raggiunto lo scopo, l’infiammazione cessa.

In questo caso invece, permane anche senza che vi sia una infezione in corso, diventando cronica e contribuendo ad alterare il sistema immunitario. L’infiammazione favorita dalla disbiosi viene definita “di basso grado” o silente perché non provoca febbre né sintomi nell’immediato. A lungo andare invece favorisce diverse malattie che possono, inizialmente, non essere messe in relazione con la presenza di disbiosi intestinale e infiammazione e alterano il sistema immunitario.

L'alterazione della flora intestinale è associata a diverse patologie caratterizzate da infiammazione: ad esempio, un aumento di Enterobacteriaceae è associato a infiammazione intestinale, l’aumento di Firmicutes favorisce obesità, mentre’aumento di Escherichia coli e la diminuzione di Clostridium sono associati al diabete di tipo 2. E non è tutto: il disequilibrio del microbiota intestinale è sempre più messo in relazione con:

  • condizioni autoimmuni, come tiroidite o lupus,
  • allergie,
  • malattie croniche infiammatorie intestinali, come IBS,
  • malattie reumatiche infiammatorie, come artrite reumatoide,
  • malattie metaboliche, come diabete di tipo 2,
  • malattie degenerative come Alzheimer.

“Inflammaging": quando infiammazione e vecchiaia vanno a braccetto

L’alterazione del microbiota e l’indebolimento del sistema immunitario sono anche associati all'inflammaging, l'infiammazione associata all'età avanzata, che si caratterizza per la presenza di:

  • glicazione delle proteine, soprattutto di quelle che formano il collagene, che a sua volta costituisce il tessuto connettivo e mantiene la pelle tonica, elastica ed idratata,
  • produzione dei marker infiammatori, le citochine sono proteine che hanno azione pro-infiammatoria,
  • stress ossidativo, i ROS, o radicali liberi ossidano le cellule provocando una loro minore funzionalità.

Questi tre fattori sul lungo periodo favoriscono la comparsa di malattie cronico-degenerative, come quelle cardiovascolari, quelle cerebrali, aterosclerosi e sarcopenia (perdita della massa muscolare). Prendersi cura dell’intestino e del microbiota è fondamentale per mantenere la salute più a lungo possibile.

Gli studi sul microbiota infatti confermano ciò che aveva notato Ippocrate, padre della moderna medicina, oltre 2000 anni fa e cioè che “tutte le malattie hanno origine nell’intestino”.


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Recensioni dei clienti

Lia M.

Recensione del 19/03/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 19/03/2025

Un articolo davvero utile. Ad oggi ancora in molti non sanno che la quasi totalità del nostro intero benessere dipende dall'intestino! Bisogna prendersene davvero tanta cura

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