Massimo Citro, Masaru Emoto - Anteprima - La Scienza dell'Invisibile
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14 anni fa
Introduzione del libro La Scienza dell'Invisibile
Strano come in un istante mutino gli eventi...
Fino a due mesi prima non l'avrei creduto: da anni le cose languivano nell'attesa del momento opportuno per noi. Forse deciso da sempre. È stato così ogni volta. Eccomi in Giappone, nella capitale, quartiere di Asakusabashi, sede dell'Istituto di ricerca HADO. Nel piovoso pomeriggio di ottobre sediamo a un grande tavolo. Masaru Emoto, lo scienziato conosciuto in tutto il pianeta per le cristallizzazioni di acqua informata con la musica, con immagini, con parole... Ervin Laszlo, filosofo della scienza tra i più importanti al mondo, due volte candidato al premio Nobel, fondatore e presidente del Club di Budapest… Il nostro Club: sono anch’io, come l’Amico Emoto san, nella grande famiglia di uomini che cercano di coniugare scienza e spiritualità.
Obiettivo: la pace nel mondo. Vi appartengono personaggi come il Dalai Lama, Gorbaciov e tanti altri, molti dei quali premi Nobel. Farà sorridere qualcuno l’idea di un connubio tra scienza e spiritualità: una spiritualità vera ed essenziale non dovrebbe appartenere a uomini di scienza? Forse che mistici, filosofi e scienziati non si pongono le stesse domande esistenziali? Forse non siamo tutti ricercatori?
Gruppo di lavoro IDRAS - HADO Tokyo, Ottobre 2008.
Non siamo i soli a quel tavolo. Ci sono la dottoressa Maria Sagi di Budapest, il braccio destro di Emoto il dottor Yasuyuki Nemoto, le “mie braccia” ossia la dottoressa Agnese Cremaschi e Adele Molitierno… La mente ritorna ai meeting di tanti anni prima, con gli amici fisici Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata, con i ricercatori francesi Madeleine Bastide, Roger Santini, l’austriaco Christian Endler… Le lunghe chiacchierate con Fritz Albert Popp nel suo Istituto di biofisica a Kaiserslautern. Anche allora pioveva, stessa pioggia fine e silenziosa. Come a Clamart, alla periferia di Parigi, a pranzo con Jacques Benveniste dove commentavamo i risultati del nostro primo esperimento… Anche lì pioveva.
L’acqua ha sempre rivendicato il ruolo di prima donna. Anche oggi, in questo libro, è lei a tenere la scena di una parte di mondo sconosciuto che, insieme, proveremo a comprendere. Si tratta non solamente di memoria dell’acqua, ma di entrare nella dimensione vietata ai sensi, dunque non percepibile. Invisibile. E di comprendere leggi e proprietà di quel mondo negato ai sensi, per tentare di scrivere una scienza nuova. La scienza dell’invisibile…