Macrobiotica e sistema immunitario
Pubblicato
4 anni fa
Dealma Franceschetti
Foodblogger, autrice, insegnante di cucina e consulente macrobiotica
Fibre, miso e cibi fermentati sono gli alleati per rinforzarlo a tavola
L’alimentazione può influenzare significativamente il nostro sistema immunitario, per tanti motivi. Innanzi tutto lavora sul cosiddetto “terreno”, quindi sulla nostra condizione di base, che in una visione olistica viene considerata più importante del patogeno che possiamo incontrare (batteri, virus, funghi). Se il nostro terreno è forte e pulito, difficilmente l’incontro con il patogeno si trasformerà in malattia.
È per questo che non tutte le persone si prendono l’influenza. L’alimentazione ha poi un effetto sul nostro intestino, perché due terzi delle cellule dell’intero sistema immunitario si trovano in questo organo.
I BATTERI CI DIFENDONO DAI BATTERI
Se vogliamo rinforzare il nostro sistema immunitario, dobbiamo prenderci cura del nostro intestino, non solo perché buona parte del nostro sistema immunitario si trova lì, ma perché i nostri batteri intestinali “dialogano” con il sistema immunitario, influenzandolo profondamente.
Il microbiota sano favorisce l’efficienza del sistema immunitario, ma ha anche un effetto “modulante”, perché evita che si attivi in maniera eccessiva, come nel caso di allergie o malattie autoimmuni. Inoltre i batteri del microbiota intestinale ci proteggono direttamente dai patogeni. In effetti tutti i batteri presenti dentro e fuori il nostro corpo ci difendono dagli altri batteri.
Quindi è buona pratica usare prodotti naturali per l’igiene personale e la pulizia della casa, evitando i disinfettanti, perché selezionano batteri patogeni più “cattivi” e distruggono i batteri buoni che ci proteggono.
4 PASSI PER UN INTESTINO IN SALUTE
Per mantenere in salute i nostri batteri intestinali e far funzionare bene il sistema immunitario presente nell’intestino, dobbiamo fare in modo che il nostro intestino sia forte, funzioni bene, si svuoti ogni giorno e sia sempre “pulito”, libero da ristagni e indurimenti. Ecco cosa preferire e cosa evitare per un intestino in salute:
1) le fibre: nutrono i batteri del nostro microbiota ed evitano la stitichezza. Introdurre le fibre significa mangiare ogni giorno i cereali integrali, i legumi e le verdure;
2) il miso: “pulisce” l’intestino, lo rinforza e sostiene la flora batterica. È un fermentato salato della soia, che si usa per salare e insaporire le zuppe e le minestre.
3) i cibi fermentati: ci forniscono nuovi batteri preziosi per il nostro microbiota. Possiamo usare crauti (non pastorizzati, se vogliamo beneficiare dei batteri), olive in salamoia, capperi, insalatini fatti in casa (vedi la ricetta).
4) evitare oppure usare solo occasionalmente i cibi che indeboliscono l’intestino, che creano ristagno, indurimenti, infiammazione e danneggiano la flora batterica: salumi, carne, formaggi stagionati, formaggi freschi, latticini vari (latte, gelato, panna, burro, yogurt), zucchero, caffè, alcol, farine raffinate, cereali raffinati (riso brillato ad esempio).
RICETTA INSALATINI
- 2-3 carote
- acidulato di umeboshi
- 1 vasetto di vetro
- 1 garza
- 1 elastico
- dischetto fermaverdure o stuzzicadenti
o una foglia di verza
Affetta sottilmente le carote e disponile nel vasetto schiacciandole bene. Versa l’acidulato per riempire circa ¼ di vasetto e rabbocca con acqua minerale.
Chiudi e rigira per mescolare.
Apri il vasetto e sistema il dischetto fermaverdure o degli stuzzicadenti o un pezzetto di foglia di verza per tenere tutte le verdure coperte dal liquido.
Copri il bordo del vasetto con una garza e fissala con un elastico. Lascia riposare all’aria senza tappo per 3-5 giorni, poi chiudi
il vasetto e metti in frigo. Si conserva per circa 2 settimane. Se si forma sulla superficie un po’ di muffa, si toglie, si chiude e si mette in frigo. Qualsiasi verdura dura è adatta per gli insalatini. Andrebbero consumati alla fine di ogni pasto in piccole quantità, una forchettata ad esempio.