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La stagione della rinascita

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 7 anni fa

Mutevole e repentino, imprevedibile e instabile, Marzo porta con sé l’equinozio di primavera. È il tempo della rinascita, brulicante di riti e feste che anticamente celebravano l’avvio di un nuovo ciclo, dell’uomo e della natura. La campagna al suo risveglio dona profumi e colori che inondano l’aria.

Anche i lavori abbondano, testimoni di una stagione che non vuol stare con le mani in mano. È un momento speciale, di quelli che rimettono in moto la vita, che ci chiedono di guardare avanti, con le giornate che si allungano e il vento che spazza via, con nuova energia, le frettolose nuvole.

Da un antico Almanacco. Barbanera nel 1800 Avremo una Primavera fredda sul principio. Ma i prodotti di questa stagione saranno molto saporiti. Poi l’azzurro del cielo in tutto il suo splendore rallegrerà la natura, utilissimo ai lavori di campagna.

TRA IL DIRE E IL FARE

Pasqua, festa della rinascita Festa mobile per eccellenza, la Pasqua cambia data ogni anno. Ma un proverbio ci aiuterà a orientarci: «Di Marzo ai ventidue vien la Pasqua più bassa, d’Aprile ai venticinque ci arriva e mai li passa».

Perché? Perché la data si calcola con la luna e cade ogni anno la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. E può essere “alta” o “bassa”. È bassa se cade tra il 22 Marzo e il 2 Aprile, media se viene entro il 13 Aprile, alta dal 14 al 25. Quest’anno sarà bassa, pronta a farsi festeggiare il 1° d’Aprile! Il fiore: la primula Sono tra le prime a spuntare nel sottobosco dalla terra ancora addormentata.

I fiori di un giallo tenue, le foglie ricche d’acqua e croccanti al gusto, le primule annunciano il ritorno della bella stagione. Belle a vedersi, sono anche buone a mangiarsi, ottime nelle insalate primaverili, nelle minestre, con la carne, nelle frittate.

Dai fiori si ottiene pure un’ottima marmellata. La presenza di “primaverina” e “primulaverina”, due sostanze derivate dall’acido salicilico, le rendono analgesiche, antinfiammatorie e antireumatiche.

SOSTENIBILI SI DIVENTA

La “forza” del limone Richiede tempo e pazienza. La pulizia del frigorifero, non di rado rimandata, è una di quelle “faccende” domestiche che richiede impegno.

Bisogna vuotarlo, controllare le scadenze dei prodotti, scegliere cosa buttare e cosa no, poi pulirlo con acqua e aceto. Una volta fatto, esistono degli assorbiodori naturali, tra cui il limone, da collocare metà nella parte alta e metà nella parte bassa del frigo.

Ma il limone è efficace in casa anche per la pulizia dei taglieri. Per togliere eventuali residui di cibo e per evitare che i tagli lasciati dai coltelli anneriscano, si spazzolano con succo di limone e bicarbonato. Quelli di legno si puliscono strofinandovi mezzo limone.

L’AGENDA DELLE BUONE PRATICHE CON LA LUNA

Nell’orto, nel giardino, sul balcone Persino William Shakespeare, in Romeo e Giulietta, fa entrare in scena il rosmarino in uno dei momenti salienti del noto dramma. Immancabile aroma in cucina, è presenza familiare negli orti, nei giardini e anche sul terrazzo dove si può coltivare con estrema facilità. Si trapianta tra Febbraio e Marzo insieme ad altre aromatiche quali salvia, maggiorana e timo, facendosi dare una mano dalla fase di Luna crescente.

Nell’orto invece, dove con l’arrivo della buona stagione riprendono a pieno ritmo i lavori, la Luna crescente ci chiede di seminare in semenzaio cetrioli, melanzane, peperoni, peperoncini, pomodoro, meloni, timo.

In piena terra mettere invece il lattughino da taglio e le fave. Trapiantare le aromatiche, ma anche le carote nelle varietà tardive, i piselli. Raccogliere la valerianella. In calante seminare in semenzaio basilico, lattuga, maggiorana e sedano.

All’aperto cavolo cappuccio primaverile ed estivo, bietola da orto e rapa. Trapiantare cipolla, aglio. In giardino seminare in Luna crescente, in coltura protetta, i ciclamini. Seminare all’aperto calendula, papavero e iberide. Piantare i bulbi a fioritura estiva- autunnale, ad esempio ciclamini e amarillis, trapiantare tagetes, begonie e petunie. Iniziare la semina dei tappeti erbosi. Terminare in fase calante le potature degli alberi e degli arbusti spoglianti.

Trapiantare astri, zinnie, lantane e gerani.

In cantina prepararsi per l’imbottigliamento – ad aprile – che si fa in Luna calante, con l’eccezione dei vini frizzanti, che si può fare in crescente.

Nel cestino della primavera Ortaggi: aglio fresco, agretti, asparagi, carciofi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cime di rapa, cipolle, finocchi, indivie, lattughe, patate novelle, pomodori, porri, radicchio di Verona, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci, valerianella.

Frutta: arance, ciliegie primaticce, fragole, limoni, mandarini, mele, pompelmi. Aromi: basilico, menta, mentuccia, maggiorana, prezzemolo, rosmarino, salvia.

NELLA DISPENSA

Asparagi sottolio

In caso di buone raccolte, si conservano sottolio anche gli asparagi. Puliscine 1 kg eliminando la parte dura e bianca. Lavali, poi lessali con la punta rivolta verso l’alto in ½ litro d’acqua, ½ d’aceto bianco e 40 g di sale grosso.

Passati 15 minuti dal momento del bollore, scolali e asciugali con uno strofinaccio. Riempi dei vasetti alti e stretti e coprili con olio extravergine d’oliva e qualche grano di pepe. Si conservano in luogo fresco e asciutto. Sono pronti dopo un mese.


Ultimo commento su La stagione della rinascita

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 13/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 13/08/2025

La primavera è veramente la stagione della rinascita e per chi come noi ha orti, frutteti, vigne e giardini cui stare dietro, c'è veramente tanto da fare, con i suoi ritmi ma pian piano tutto si risveglia. Grazie per tutte le informazioni.

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