La medicina degli affari
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4 anni fa
Per colpa di Big Pharma la medicina si è trasformata in un business: a vantaggio di chi?
Oggi più che mai si sta radicando nell’opinione pubblica l’idea che la medicina sia onnipotente e in grado di risolvere tutto e, in questa prospettiva, si va sempre di più affermando il “principio di autorità”, secondo il quale i concetti e le nozioni espressi dalla medicina non hanno bisogno di alcuna verifica scientifica o sperimentale.
Si dice, ad esempio, che i vaccini hanno salvato l’umanità, fanno bene e sono privi di qualsiasi tossicità, e nessuno osa contraddire il medico che si esprime in questi termini, anche se un’accurata disamina dei fatti e della letteratura scientifica, dimostra la totale infondatezza dell’assioma: vaccino uguale buono, efficace e sicuro.
BIG PHARMA HA TRADITO IPPOCRATE
La medicina, anche grazie allo strapotere economico di Big Pharma, che oggi si prende cura perfino della formazione dei giovani medici, è diventata l’antitesi della scienza e la sintesi del più bieco dogmatismo; la vicenda del Covid-19 ne è una chiara dimostrazione. Ippocrate è stato tradito dalla medicina dei farmaci e dei vaccini, in quanto, grazie sempre a Big Pharma, la medicina si è trasformata in business, perdendo completamente di vista il suo ruolo fondamentale e la ragione stessa della sua esistenza.
Per capire le dinamiche in atto tra ricerca scientifica, università, riviste scientifiche e case farmaceutiche vi consiglio la lettura del libro Medicine letali e crimine organizzato, scritto da Peter Gotzsche, un medico che ha lavorato in un’organizzazione no profit che studia e analizza le sperimentazioni cliniche sui farmaci. L’introduzione a questo libro è stata scritta da Richard Smith, già editore capo del «British Medical Journal», che, a proposito dell’opera di Gotzsche, così si esprime: «Le aziende farmaceutiche hanno sistematicamente favorito la corruzione delle ricerche di valutazione, al fine di accentuare gli effetti benefici e di minimizzare gli effetti negativi dei propri farmaci. Molti lettori si chiederanno se Peter non ci sia andato un po’ troppo pesante nell’accostare le attività delle aziende farmaceutiche a quelle della criminalità organizzata.
Egli mostra fino a che punto si siano spinte le aziende nella campagna acquisti di medici, di professori universitari, di riviste mediche, di associazioni di professionisti e di utenti, di interi dipartimenti universitari, di giornalisti, di membri degli enti regolatori e di politici. Questo è il modo di procedere della criminalità organizzata». Più chiaro di così... Di queste dinamiche parlo ampiamente anche nel mio ultimissimo libro sulla vitamina C, intitolato Il Fattore C (Macro Edizioni, 2020), in cui principalmente espongo l’efficacia antivirale delle mega dosi di vitamina C (il libro contiene oltre 380 voci bibliografiche di approfondimento) e il modo in cui le ricerche su questa vitamina così efficace – e badate bene non brevettabile – siano sempre state scoraggiate e affossate.
OSPEDALI O AZIENDE?
Per allentare le maglie di questa rete di interessi, che Peter Gotzsche ha definito di “stampo mafioso”, bisognerebbe togliere potere alla politica e a Big Pharma e facendo in modo che la politica resti fuori dalla gestione della sanità pubblica.
Le aziende ospedaliere sono, oggi, soltanto dei bacini di voti per la politica, e tutto, all’interno della sanità, si muove per il profitto dei produttori di farmaci, vaccini, prodotti diagnostici e apparecchiature mediche. Secondo l’articolo 32 della Costituzione: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti».
Invece, la sensazione che si ha quando si guarda all’interno delle cosiddette “aziende” ospedaliere, è che tutto si muova solo ed esclusivamente intorno al denaro e che proprio nulla sia garantito agli indigenti. Le cure mediche dovrebbero essere gratuite per tutti e gli ospedali non dovrebbero essere definiti “aziende”, perché lo scopo di un’azienda è quello di fare profitto, mentre lo scopo di un ospedale è quello di curare la gente malata.