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Kefir preparalo così

Pubblicato 4 anni fa

Che sia di latte o di acqua è una vera e propria bomba di prebiotici e postbiotici

La centralità dell’intestino e, più in particolare, del microbiota intestinale in tutti i processi fisiologici, biochimici e biomolecolari, che determinano e influenzano gli stati di salute e di malattia, è ormai universalmente riconosciuta in ogni ambito scientifico e medico.

Gli studi hanno messo in evidenza che per mantenere in equilibrio la salute dell’intestino, sono utili:

  • probiotici: microrganismi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo;
  • prebiotici: fibre alimentari non digeribili che favoriscono selettivamente la crescita e l’attività di uno o più batteri benefici;
  • simbiotici: sostanze in grado di amplificare la sopravvivenza degli organismi probiotici presenti nell’alimento/integratore ma anche di favorire la flora batterica intestinale già residente;
  • postbiotici: acidi grassi a corta catena, enzimi, vitamine, neurotrasmettitori, molecole ad azione ormonale ecc., che sono secreti da batteri vivi e forniscono enormi benefici fisiologici all’ospite.

Si tratta di prodotti ormai comuni sul mercato. Tuttavia, negli ultimi anni si è andata riaffermando in tutto il mondo la pratica della fermentazione spontanea o selvaggia, che offre molti vantaggi in più rispetto ai prodotti in commercio, caratterizzati da una minore biodiversità microbica e biochimica e mancanti soprattutto della componente postbiotica, presente invece massicciamente nei prodotti delle fermentazioni domestiche.

Prodotti fermentati quali il kefir di latte, il kefir d’acqua o il kombucha, presentano una maggiore biodiversità microbica (un maggior numero di ceppi batterici e di lieviti benefici) nonché la contemporanea presenza di prebiotici e postbiotici come gli acidi grassi a catena corta (SCFA), enzimi digestivi e vitamine. Vediamo come preparare il kefir di latte e d’acqua.

Indice dei contenuti:

Kefir di latte

Il kefir di latte è un alimento fermentato mediante l’inoculo nel latte di “grani di kefir”, o kefirani, come coltura starter, che, come vuole la tradizione, dovrebbero essere diffusi brevi manu da un donatore. La sua texture finale è piuttosto cremosa e il suo sapore acido (pH ottimale compreso tra 4,0 e 4,5) grazie soprattutto alla presenza di acido lattico (SCFA), un metabolita prodotto dai batteri lattici (LAB) dopo digestione del lattosio, e altri acidi grassi a corta catena, come l’acido acetico.

I grani di kefir (o SCOBY, comunità simbiotiche di batteri e lieviti) sono costituiti da una matrice prevalentemente polisaccaridica prodotta dagli stessi microrganismi sulla quale si ancorano batteri lattici, batteri acetici (AAB) e lieviti dando origine a una fermentazione eterolattica. Si tratta, più che di un alimento semplicemente probiotico, di un sim-post-biotico in quanto oltre ai probiotici e prebiotici è ricco di SCFA, vitamine, minerali, aminoacidi, enzimi.

Il kefir di latte ha un bassissimo contenuto di lattosio ma contiene ancora caseine e peptidi da esse derivate. Il metodo di preparazione è semplicissimo; il latte fresco e intero si inocula con i kefirani in grani in proporzione 1:5 per 24-36 ore, a seconda della temperatura e dei gusti personali. Le proporzioni saranno quindi:

  • 10 g di grani per 50 g di latte;
  • 20 g di grani per 100 g di latte.

Tale proporzione può subire oscillazioni in funzione della temperatura o del tipo di latte. Da 1:10 fino a 1:15 (10 g di grani-100 g di latte oppure 10 g di grani-150 g di latte). La temperatura ottimale è compresa tra i 18 e i 25 °C. La fermentazione deve avvenire in un vaso di vetro coperto solo con un telo di cotone o di lino o un tovagliolo di carta monovelo fissato con un elastico (così non penetrano polveri o insetti), al riparo dai raggi diretti del sole.

Il filtraggio si effettua delicatamente con un colino, dove resteranno i kefirani pronti per un nuovo ciclo di fermentazione, mentre il kefir si raccoglie in un recipiente sottostante.

Kefir d'acqua

Anche la procedura di preparazione del kefir d’acqua è molto semplice e simile alla preparazione del kefir di latte, ma con alcune differenze: il latte è infatti sostituito da una soluzione zuccherina. Si prepara così:

  • 1 l di acqua
  • 3 cucchiai di tibicos
  • Fino a 3 cucchiai di zucchero (no mascobado) in funzione delle abitudini dei tibicos (affidarsi all’esperienza del donatore)
  • 1 fetta di limone
  • 1 dattero o altro frutto secco

La fermentazione si effettua per 48-60 ore a seconda della temperatura e dei gusti personali; è bene non prolungarla oltre perché i tibicos vanno in sofferenza. La temperatura, la fermentazione e il filtraggio rimangono invariati rispetto alla preparazione del kefir di latte.

Anche in questo caso, dopo aver filtrato il kefir, i tibicos sono pronti per un nuovo ciclo di fermentazione. I tibicos sono in grado di crescere e fermentare anche “latti” vegetali. In questo caso per ottenere un alimento dalla consistenza cremosa occorre addensare con gomma di guar o xanthana freddo, per non uccidere i microrganismi. Si può aggiungere frutta o zucchero a seconda dei gusti.


Ultimi commenti su Kefir preparalo così

Recensioni dei clienti

Mirea L.

Recensione del 13/10/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 13/10/2025

Dal kefir ho avuto vari benefici a livello intestinale, ma solo da quello fatto in casa, col latte. Lo consiglio a tutti. Prima o poi vorrei provare anche quello di acqua

Barbara T.

Recensione del 28/09/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 28/09/2025

Ho provato un paio di volte il kefir e mi ha fatto talmente male alla pancia da piegarmi in due, forse il mio intestino sta già bene così, ma proverò magari di nuovo con quello d'acqua. Grazie per tutte le spiegazioni.

Lia M.

Recensione del 19/03/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 19/03/2025

Il kefir è ottimo, mi ha aiutato molto per dei problemi intestinali. Quello fatto in casa, che sia di latte oppure d'acqua, è molto più buono ed efficace di quello acquistato

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