Intolleranza al Nickel: gli alimenti da evitare
Pubblicato
5 anni fa
Roberta Favazzo
Web editor e foodblogger
Scopri quali sono gli alimenti consentiti in caso di intolleranza al nickel e quali cibi evitare
L’intolleranza al nickel colpisce ogni anno un numero sempre più crescente di persone. Il motivo è facilmente deducibile: metallo particolarmente diffuso, il nickel oltre che in diversi oggetti di utilizzo quotidiano e gioielli (in questo caso si parla di allergia da contatto) si trova all’interno di parecchi alimenti, seppur in quantità variabili.
E’ praticamente impossibile riuscire ad escluderlo totalmente dalla propria alimentazione. Eppure, bisogna necessariamente essere a conoscenza di cosa mangiare e di quali alimenti siano consentiti oltre, ovviamente, evitare quelli che non lo sono.
Ecco cosa una dieta per intolleranza al nickel può comprendere.
Cos'è il nickel
L’abbiamo studiato un po’ tutti a scuola: il nickel è uno dei metalli appartenenti al gruppo del ferro.
Duttile e malleabile, si trova all’interno di una vasta serie di oggetti che tutti, ogni giorno, in una certa misura utilizziamo, tra i quali anche alcuni detergenti e detersivi.
Ma non solo: come anticipato, si tratta di un componente di alcuni cibi che non si trova naturalmente al loro interno, ma che viene trasmesso attraverso il terreno e le tecniche di lavorazione degli alimenti stessi.
Intolleranza al nichel: cosa mangiare
Si parla di allergia al nickel quando i sintomi sono dovuti ad un contatto fisico con il metallo. L’intolleranza al nickel, invece, prevede che le reazioni si manifestino dopo averlo ingerito.
Possiamo affermare con certezza come sia pressoché impossibile escluderlo dalla propria alimentazione in quanto presente in natura. Ciò premesso, una dieta per l’intolleranza al nickel prevede che si evitino tutti quegli alimenti che ne contengono una buona percentuale, tale da risultare pericolosa in sostanza, per la nostra salute.
Gli alimenti da evitare
Per evitare spiacevoli conseguenze per la nostra salute, come ad esempio pruriti, mal di testa, asma, stanchezza, nausea o gonfiore addominale, gli alimenti da evitare sono:
- tutti i cibi in scatola – tonno sott’olio in primis, ma anche legumi, pomodori pelati
- alcuni ortaggi quali asparagi, cipolle, spinaci, pomodori, funghi, ed ancora le carote, la lattuga, i cavoli, i cetrioli, le patate, i funghi
- alcuni tipi di farine come quella di mais e quella integrale, segale, avena, miglio, grano saraceno
- soia e derivati, fagioli rossi, piselli, lenticchie, arachidi, ceci
- la frutta secca (specie mandorle, noci, nocciole ed arachidi)
- alcuni frutti come i mirtilli ed i lamponi, le albicocche, pere cotte e crude, le prugne, il cocco, l’uva passa ed i kiwi
- cacao e cioccolato
- tè
- lievito chimico
- margarina
- alcuni pesci (aringhe, platessa, ostriche e molluschi in genere)
- integratori che contengono nichel
- vino e superalcolici
Gli alimenti consentiti
Gli alimenti consentiti, ovvero quelli che possono essere consumati con tranquillità, sono:
- le verdure come radicchio, indivia, valeriana, finocchi, melanzane, zucchine, peperoni, cetrioli, barbabietole
- alcuni tipi di frutta (melone ed anguria, agrumi, pesche, banane, fragole, uva)
- latte e latticini
- farina 00
- riso
- carne di qualunque tipo
- pesce tranne quelli non consentiti
- lievito di birra
Intolleranza al nickel: accorgimenti in cucina
Importante è, allo stesso modo, prendere alcune precauzioni in cucina sia nella conservazione che nella lavorazione ed infine nella cottura degli alimenti.
Ad esempio, quando si utilizza l’acqua del rubinetto, è bene farla scorrere per un minuto per eliminare del tutto eventuali tracce di nickel depositatesi all’interno delle tubature.
Per la cottura dei piatti è consigliato prediligere pentole in vetro, pirex, alluminio, ceramica non smaltata, teflon. E’ bene evitare di lasciare a lungo le posate infilzate nei cibi. Nella realizzazione delle nostre torte è consigliato utilizzare le fruste elettriche rivestite di plastica ed evitare di effettuare cotture al cartoccio utilizzando dei fogli di alluminio come involucro.
In via generale, infine, conoscere il quantitativo di nickel presente negli alimenti può renderci più sereni: basta evitarli prediligendo quelli che, invece, non ne contengono troppo per poter tenere a bada i sintomi.
Se è vero che il cioccolato, ad esempio, è tra gli alimenti da evitare, è bene anche sapere come una piccola quantità assunta di tanto in tanto non possa risultare così nociva: consultatevi con il vostro allergologo per conoscere le quantità giornaliere di nickel che è possibile assumere senza andare incontro a complicazioni.
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