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Il ruolo della nascita nell’evoluzione della nostra specie

Pubblicato 7 anni fa

Bisogna essere preoccupati per il futuro della nostra specie? In che modo le tecnologie e i dispositivi che riguardano la nascita stanno cambiando il nostro modo di vivere? Il futuro emotivo del nascituro è condizionato dal modo in cui viene al mondo e, se sì, quale dovrebbe essere il ruolo della medicina in questo passaggio fondamentale?

Queste sono solo alcune delle domande che finalmente inizia a porsi la comunità scientifiche, a fronte dei cambiamenti tecnologici che stanno investendo ogni aspetto della vita umana.

Nonostante le grandi innovazioni che in campo medico hanno permesso una riduzione del tasso di mortalità durante il parto, ciò che avviene intorno al momento della nascita è ancora circondato da condizionamenti culturali difficilmente ignorabili.

L’idea che la donna debba essere protetta e guidata durante il parto è un’idea profondamente radicata nell’immaginario collettivo: la medicalizzazione della nascita ha portato infatti molte donne a non poter più vivere una gravidanza e un parto armonico. Ma la rivoluzione epigenetica e quella del microbioma stanno portando nuovi dati all’attenzione delle comunità mediche contemporanee.

La mascolinizzazione del parto, come dispositivo di controllo del corpo della donna, è iniziata alla fine del Cinquecento, con la caccia alle streghe che sconvolse l’Europa intera.

Fino ad allora era stata la donna ad occuparsi della partoriente: le levatrici erano donne esperte che conoscevano gesti e consigli riguardo la nascita e la cura del corpo della donna e del bambino.

Proprio per sottrarre loro i segreti della sala parto e dunque anche per controllare che tutto si svolgesse con regolarità (le levatrici erano anche coloro che mettevano fine a gravidanze indesiderate praticando o provocando l’insorgere di aborti) il medico uomo diede avvio a quella che viene definita “socializzazione del parto”. Gli uomini sopravvalutarono il loro ruolo nella riproduzione, imponendo la loro autorità su donne e bambini.

Come scrive Odent ne La Nascita e l’evoluzione dell’homo sapiens: «Un’analisi del linguaggio è un modo efficace per esplorare questo condizionamento culturale. “Chi ha fatto nascere il bambino?” è la tipica domanda fatta alla madre, e la risposta che ci si attende non è certo “Sono io ad aver partorito”. La moderna parola “ostetricia”, come l’antica parola latina, obstetrix, deriva da ob-­‐stare, implica cioè che qualcuno debba mettersi di fronte alla donna durante il travaglio».

Allo stesso modo il condizionamento culturale ha imposto che, appena nato, il bambino venisse tolto alla madre perché tutti erano convinti che avesse un immediato bisogno di cure. Per millenni si è tentato di neutralizzare l’istinto materno protettivo e aggressivo, che nei mammiferi è un fatto naturale quanto la vita stessa.

Negli anni ’70 invece si è scoperto che nella prima ora dopo il parto madre e neonato interagiscono in modo libero e indisturbato, e si crea subito un rapporto inscindibile: il neonato sviluppa subito il suo rooting reflex, e la madre può trasmettere al piccolo le sostanze nutritive e i batteri amichevoli.

Queste informazioni fanno parte di un grande cambiamento di paradigma che interessa tutto il mondo che ruota intorno alla nascita e al venire al mondo.

Nel momento della nascita entrano in gioco buona parte dei fattori che influiranno sulla nostra specie e la sua futura evoluzione.


Ultimi commenti su Il ruolo della nascita nell’evoluzione della nostra specie

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 03/07/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 03/07/2025

Un concetto interessante che condivido soprattutto quando si parla del togliere subito il bambino alla madre, cosa mai vista in natura, forse in rarissimi casi e mi pare che non siano mammiferi, comunque l'intimità di quel momento dovrebbe essere condivisa maggiormente. Grazie per tutte le informazioni sicuramente da ampliare nei libri in catalogo.

Gilia M.

Recensione del 10/06/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 10/06/2025

Un concetto importante e da capire bene non solo nel passato ma oggi, perché la tecnologia può aiutare ma può anche snaturare il concetto della nascita soprattutto se portata all'esasperazione.

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