Il caffè biologico rispetta l'ambiente
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3 anni fa
L’Italia è famosa e riconosciuta in tutto il mondo, tra le tante cose, per la bellezza del proprio territorio, per la calorosa accoglienza della gente, per l’alta qualità del Made in Italy e per la nostra fantastica cucina che beneficia delle tantissime tipicità culinarie provenienti da ogni angolo del Bel Paese.
Da veri intenditori e buongustai, spesso e volentieri, ci piace concludere un bel pranzo e una ricca cena con un buon caffè, che ovviamente degustiamo con molto piacere anche a colazione per iniziare la giornata con la giusta carica.
Il caffè è un frutto della Terra, e come per gli altri frutti può essere coltivato con metodi naturali e biologici oppure no.
Oltre che per la bontà e qualità del prodotto finale e per la tutela della nostra salute personale, la coltivazione biologica delle piante di caffè è importante e fa la differenza anche per la salvaguardia dell’ambiente e del nostro Pianeta.
Infatti le piantagioni di caffè certificate biologiche non utilizzano fertilizzanti, pesticidi e sostante chimiche nocive per la terra. Nel contrastare i parassiti nocivi, si procede ad una coltivazione che prevede l’uso di concimi naturali e la messa in pratica della lotta biologica. Inoltre queste piantagioni vengono coltivate all’ombra dei boschi nativi dei luoghi in cui si trovano. Questo, oltre che garantire la qualità del prodotto, fa si che si rispetti l’habitat originario senza procedere a disboscamenti deleteri che invece vengono effettuati nelle coltivazioni intensive di caffè non certificati biologici.
Inoltre nelle coltivazioni di caffè biologiche si utilizza il metodo di raccolta delle bacche chiamato “picking”, con il quale si raccolgono a mano, una ad una, solo quelle giunte alla giusta maturazione. Questo permette di avere il beneficio di ottenere una maggiore qualità del caffè che verrà tostato e successivamente estratto in tazza, e quello di lasciare il tempo alla pianta e alle altre sue bacche ancora acerbe di raggiungere il livello di maturazione ideale per essere raccolte. Inoltre se fossero raccolte ancora non mature ci sarebbe uno spreco perché, quelle che verrebbero individuate, sarebbero poi destinate ad essere scartate.
Come detto, la maturazione delle bacche che vengono raccolte incide sulla qualità del caffè che andremo a degustare. Se tutti i chicchi che vengono tostati sono derivanti da bacche giunte alla giusta maturazione, il caffè espresso che verrà estratto in tazza sarà migliore e senza difetti, con un gusto e una crema più omogenei.
Nell’estrazione con la macchina professionale per espresso si evidenziano maggiormente gli eventuali difetti dei chicchi di caffè che compongono una miscela o una monorigine, ma la qualità e la cura nella raccolta delle bacche incide ovviamente nella preparazione di una tazza di caffè con l’utilizzo della moka o di un presso filtro.
Per quest’ultime tipologie di estrazione del caffè, che chiunque di noi si può preparare facilmente e in tranquillità a casa propria, spesso si acquistano le confezioni da 250g che contengono la polvere di caffè già macinata per lo specifico tipo di estrazione che si andrà ad utilizzare.
Questo tipo di formato e grammatura spesso si trova nel sacchetto con la valvola oppure sottovuoto. Vi è una sostanziale differenza tra queste due tipologie di packaging, perché per poter imbustare sottovuoto la polvere di caffè, che appena macinata sprigiona un gas naturale, essa viene lasciata degasare perché poi altrimenti nella confezione sottovuoto non avrebbe nessuno sfogo di uscita. La degasazione preventiva non è invece necessaria nel confezionamento con sacchetti dotati di valvola, perchè quest’ultima permette la fuoriuscita graduale del gas naturale sprigionato dalla polvere di caffè. In questo modo si può procedere anche alla macinatura dei chicchi di caffè direttamente all’interno del sacchetto con valvola che, oltre al predetto compito di sfogo, ha anche la funzione di salvaguardare la freschezza, il profumo e l’aroma del caffè appena macinato.
Tutte queste importanti caratteristiche e qualità dei caffè crudi provenienti da coltivazioni certificate biologiche vengono poi ulteriormente esaltate dalla fase di tostatura. Quest’ultima avviene lentamente e separatamente per ognuno dei vari tipi di provenienze di coltivazione, con la miscelazione delle varie singole origini che avviene successivamente a freddo. Questo metodo di lavorazione garantisce che i chicchi di caffè vengano tostati al punto giusto, che varia a seconda della loro provenienza, ottenendo un maggior risultato rispetto ad una generica tostatura di una miscela già composta.