Forti e luminosi con henné, amla e non solo
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4 anni fa
Con le colorazioni vegetali tingi, nutri e ripari i capelli
La conoscenza delle capacità coloranti dell’henné e delle sue proprietà curative è millenaria. Il termine henné deriva dall’arabo e risale ai tempi dell’antico Egitto, circa 5000 anni fa. Da allora, ancora oggi viene usato per colorare i capelli e per mantenerli sani. Unica colorazione naturale al 100%, la colorazione vegetale è composta solo da polveri di piante, che hanno sia la capacità di tingere che di proteggere e rendere più belli i capelli. Queste piante, note anche nella tradizione ayurvedica proprio per le loro proprietà, hanno effetti benefici per cute e capelli:
- l’henné, oltre a donare un colore intenso e ricco di riflessi, regala corpo al capello;
- la cassia ha ottime proprietà ristrutturanti e illuminanti;
- l’amla, aggiunta al mix tintorio, svolge un’importante funzione antiossidante;
- lo ziziphus fissa il colore e dona leggerezza alla chioma.
Senza alcuna reazione chimica, i coloranti vegetali avvolgono come una pellicola ogni capello e, combinandosi con il colore naturale, determinano una tonalità luminosa e unica che varia da persona a persona. Le consumatrici più esperte possono acquistare le singole polveri di piante e miscelarle, ma esistono in commercio anche mix già pronti all’uso, che rendono facile l’applicazione a casa anche per le meno esperte. Ma non tutti gli henné sono uguali.
Quando si sceglie una colorazione a base di piante è importante capire se si tratta di piante coltivate con metodi rispettosi e senza aggiunta di pesticidi, coloranti chimici o impurità. Meglio scegliere polveri micro-fini. Questa tecnologia permette una consistenza setosa del composto che non forma grumi. La zona di provenienza, infine, spesso decreta una maggiore o minore intensità del colore. L’India, in particolare la regione del Rajasthan, è nota per avere le condizioni ideali per un henné dall’elevata intensità di rosso.