Estratto - Salva te stesso - Libro di Arcadij Petrov
Pubblicato
12 anni fa
Arkadij Petrov
anche Arcadij Petrov o Arkady Petrov
Per il momento era chiara soltanto una cosa: ciascuno ha la sua vocazione, la sua missione, il suo ruolo. E tutti siamo trascinati nell'ignoto dal flusso delle concatenazioni causali in una realtà incomprensibile ma che percepiamo (singolarmente e tutti insieme).
Del resto non è un'idea nuova: «Come sferzati da spiriti invisibili, i solari cavalli del tempo traggono la carrozza lieve del nostro destino; e a noi non resta che farci animo, reggere le redini, e ora a destra ora a sinistra governar le ruote a evitare quel sasso, quel precipizio. Chi può saper dove vada? A mala pena ci si ricorda donde si viene» Nell'Egmont Goethe ha trovato queste immagini per descrivere il problema.
Altri autori ne hanno utilizzate altre.
E così noi guidiamo il carro, quindi nel corso della vita siamo liberi, almeno in parte, di fare tutto quello che ci aggrada: possiamo buttare via la nostra intelligenza o svilupparla, affliggerci o gioire della vita, amare o odiare. Il mondo sarà come lo abbiamo costruito, almeno fino a quando non affioreranno i conflitti del subconscio.
Però non dobbiamo dimenticare che, a differenza di noi, Dio ha molti giorni. Può permettersi di fare e di disfare per raggiungere una perfezione nota soltanto a lui. Gli esseri umani hanno soltanto una possibilità di diventare cocreatori dell’Universo, anziché sbiadite comparse prive di volontà: conosci te stesso e conoscerai il mondo, dicevano gli antichi. Ma a dire il vero anche loro intuivano che è un’impresa difficilissima.
E chi di noi si prenderà la pena d’intraprendere una simile ricerca?
E quanti tra i saggi noti come portatori della verità l’hanno trovata davvero?
«Sono pochi coloro che sanno da dove vengono».
Per speculare sul futuro bisogna comprendere il passato.
Allora forse lo scopo dell’umanità nel complesso e la vocazione della singola persona appariranno chiari.
Quindi spiegare l’origine della vita, individuare i criteri della sua comparsa è una delle missioni più importanti. Tutte le tesi su questo tema si possono ridurre al dibattito tra evoluzionisti e fautori del creazionismo.
La teoria evoluzionista è accettata dalla maggioranza degli studiosi, cui sembra l’unica spiegazione sensata di determinati fenomeni naturali e sociali. I creazionisti sostengono invece che il mondo circostante è stato creato da una forza soprannaturale, cioè Dio, non con uno sviluppo graduale nel corso del tempo ma tutto in una volta, nei sei giorni della creazione biblica.
Davanti a me ho due libri. Uno è del grande scrittore di fantascienza Isaac Asimov, e s’intitola In principio. È un commento scientifico, molto circostanziato e versiforme, al quadro biblico della creazione del mondo e dell’uomo. Asimov (1920- 1992), che faceva il professore di biochimica, si considerava un non credente, ma la sua opera non è affatto un inno all’ateismo o all’evoluzionismo. Cerca con onestà di districare una situazione, e non a caso una volta il libro è stato pubblicato con il sottotitolo: La scienza incontra la religione.
Il secondo libro, The Evidence for Creation: Examining the Origin of Planet Earth, è stato scritto da tre autori, due canadesi e un americano. I canadesi, McLean padre e figlio, sono pastori, mentre l’americano Oakland è un biologo ex evoluzionista, diventato creazionista a seguito di ricerche e riflessioni. Questi libri, scritti da persone così diverse, hanno in comune il rispetto per le opinioni degli altri e lo sforzo di effettuare un’analisi approfondita di tutte le testimonianze e le dimostrazioni. Tutti e quattro gli autori cercano sinceramente la verità. Non sorprende quindi che su molte questioni arrivino alle stesse deduzioni e conclusioni.
Ma ci comportiamo davvero tutti in questo modo?
Molte persone servono i loro idoli, non vedono i propri limiti e si sopravvalutano, non cercano la verità ma solo di avere la meglio nella discussione. Non vogliono ammettere che non sanno, che non capiscono. Si fidano solo della propria esperienza, e quindi negano qualsiasi realtà che travalichi le loro ristrette categorie spaziotemporali.
Quanti sforzi sono stati fatti per raccogliere, un granello alla volta, le conoscenze di secoli, comprimerle in blocchi di filoni di ricerca e costruire il grandioso edificio del materialismo? E del resto:
«Allunga sull’eternità le mani
Chiunque, a derubarla, ma essa è rena»
O. Mandel’štam - Cinquanta poesie
E l’eternità ha ingannato questi entusiasti: quanto era stato edificato con la sabbia è tornato a essere sabbia. Nello stesso modo, un tempo anche le dottrine orfiche e pitagoriche si sono disperse, dando origine a fenomeni incompleti e perdendo la coesione di una sintesi millenaria. Oggi, dietro alle macerie delle strutture crollate, si sono di nuovo individuati i tratti dell’antico tempio. I cicli di edificazione e distruzione, nascita e morte, si avvitano coerentemente nella gigantesca spirale della cosmogenesi.
E di nuovo la coscienza dell’uomo è tormentata da domande angosciose: dove ci conduce quello che è accaduto? Da dove viene ciò che è iniziato? Qual è la fonte di quello che chiamiamo futuro?
Salva Te Stesso - La Creazione dell'Universo - Libro
Riattiva le tue capacità extrasensoriali per rigenerarti e guarire
Libro - Pagg. 516 - 13,5 x 20,5 - Macro Edizioni - Aprile 2013 - Nuove rivelazioni