Eccellenza culinaria senza sprechi: scopri i benefici dell'essiccazione degli alimenti
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2 anni fa
L’essiccazione è la tua pratica sostenibile e rispettosa delle primizie che ci regalano in ogni stagione orti e frutteti: perché buttare e sprecare quando possiamo essiccare anche bucce e scarti?
“Cosa cuciniamo per cena?”. Questa frase è ormai talmente comune e familiare che la usiamo ogni giorno, anche se dobbiamo mettere in tavola solo un’insalata condita.
Cotto sì, ma non sempre
In questi anni sempre di più si riscopre il valore del cibo crudo. La cottura non è poi così cattiva come sembra, basta conoscerla e darle il giusto ruolo: si è trattato semplicemente di uno step evolutivo nella storia dell’uomo. Ma, se è vero che evolviamo nelle scienze di ogni genere, ci pare sensato trovare nuove e migliori risposte anche al problema della conservazione dei nostri alimenti. Cuocendo i cibi ne abbassiamo drasticamente il livello di carica batterica, rendendoli di fatto inoffensivi per il nostro organismo. Su tutti i fronti, però: nel bene e nel male. Se è vero infatti che le alte temperature rendono sicuri i cibi che ingeriamo, è vero anche che quello stesso calore fa decadere gran parte delle proprietà organolettiche e delle componenti nutritive che li rendono preziosi per il nostro corpo.
Quali alternative?
Assumere generose quantità di alimenti crudi è sicuramente una via semplice ed efficace, a patto ovviamente che li scegliamo di qualità, di stagione e coltivati con modalità rispettose.
Esiste anche un’altra strada, millenaria quanto la cottura: l’essiccazione.
Pensiamo ai nostri nonni che allineavano piantine aromatiche di ogni genere nei solai, appese a testa in giù, per preparare poi infusi, decotti e camomille che portavano con sé tutto il sapore dei campi e del sole.
L’essiccazione è una tecnica di conservazione degli alimenti che, privati dell’acqua, diventano un concentrato di sapore e profumo e si prestano a mille utilizzi diversi nell’arco dell’intero anno solare, permettendoci di portare in tavola prodotti estivi anche a Natale.
La conservazione di un prodotto essiccato è semplicissima e a costo zero: gli alimenti possono essere richiusi in vasetti di vetro riutilizzabili milioni di volte.
Gli usi in cucina di un prodotto essiccato, poi, sono così numerosi e fantasiosi che non riuscirete a crederci: croccanti chips di pomodoro o zucchina come aperitivo sfizioso e sano, fette di mela croccanti intinte nel cioccolato, polveri e farine ottenute frullando qualunque alimento essiccato, che potrete addizionare ad ogni preparato, sali e zuccheri aromatizzati, tisane e insaporitori e chi più ne ha più ne essicchi!
Ecco come non sprecare più dal 30% al 70% di quello che compri
L’essiccazione è un alleato formidabile nella cucina del riciclo e dell’autoproduzione.
Le parti di scarto che ogni giorno finiscono nella spazzatura oscillano tra il 30 e addirittura il 70% di frutta e verdura. E spesso sono anche quelle meno gradevoli per consistenza ma più saporite e piene di nutrienti, perché più esposte alla luce diretta del sole.
Come puoi recuperare gli scarti
Semplice e veloce! Disponete nell’essiccatore foglie di sedano, foglie del porro, bucce di cipolle, patate e carote, gambi dei broccoli e del prezzemolo, insomma tutto quello che normalmente butteremmo nella pattumiera. Avviate il processo a temperatura compresa tra i 40 e i 60 °C, per circa 8/12 ore, ritirate, frullate e riponete in dispensa.
Qualche trucco in più per un’essiccazione top
Il sale: è possibile aggiungerne la metà del peso delle verdure secche. Ma anche salare al momento dell’uso.
Mille gusti più uno: questo procedimento è perfetto per tante ricette, dal preparato per aglio, olio e peperoncino (non secchiamo l’olio, però!) al soffritto, passando per le farine più diverse: funghi, castagne, fragole, limoni, zucca, tutto può finire nel vostro essiccatore e regalarvi insaporitori variopinti e pieni di gusto!