E uscimmo fuori a riveder le stelle
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Che cos’è il tema natale e perché è un potente strumento conoscitivo della natura umana
È da quando siamo uomini che il cielo ci affascina: e anche se oggi non abbiamo più bisogno di consultare la posizione degli astri per tracciare una rotta in mare o per ottenere il presagio di un evento futuro, sentiamo a livello viscerale che hanno un influsso profondo sulla nostra vita. Pensiamo all’energia e alla potenza evocativa di una luna piena che sorge all’orizzonte. Fabrizio Mariotti è astrologo da oltre venticinque anni ed è esperto nella lettura del tema natale: lo abbiamo incontrato per capire che cos’è l’astrologia oggi e cosa può portare nelle nostre vite.
Quale è la differenza fra astrologia e astrosofia?
Apparentemente nessuna. Nelle due discipline si utilizza il cielo di nascita lavorando su una base simbolica per comprendere il vivere umano. L’astrosofia è maturata come lettura interpretativa del codice del destino umano durante i miei anni di lavoro come astrologo. La sua creazione è risultata necessaria in quanto il ragionamento sugli astri (Logos astro) dell’astrologia mancava di una scuola filosofica di riferimento, di una impostazione spirituale dell’esistenza e non ultimo, la narrazione comportamentale di un soggetto non teneva conto di tutta la sua eredità psico-genealogica. La necessità di indagare queste tematiche per rendere la lettura olistica ha arricchito le intuizioni e le connessioni tra posizioni planetarie e situazioni di vita quotidiana fino a rendere l’astrosofia una disciplina a sé stante. L’astrosofia, quindi, è un metodo interpretativo del campo universale che ci permette la comprensione della mission dell’anima incarnata, del perché è stata scelta una famiglia con specifiche ferite emozionali e ci illumina sul viaggio di consapevolezza e di crescita nella vita di tutti i giorni. In ultima analisi l’astrosofia potrebbe essere definita un’astrologia che utilizza il campo universale di forze traducendolo in predisposizioni, attitudini di comportamento e esperienze che da sempre noi chiamiamo Destino.
Che cos’è il tema natale?
Il tema natale è una fotografia del cielo visto dalla terra al momento del primo respiro, che ha la magia di rendere il bambino un organismo biologicamente autonomo. Basandosi sull’affermazione del maestro Ermete Così sotto, così sopra, la mappa celeste è stata da sempre utilizzata come spunto per capire ciò che ha preso vita sulla terra in un dato momento. Utilizzando la legge di analogia, quindi, se un bambino è nato a dicembre in prossimità del solstizio di inverno avrà una natura riflessiva, introversa, contemplativa e distaccata come il clima di quel periodo suggerisce. Differentemente una persona nata in un periodo in cui l’elemento della costellazione è l’aria/acqua, come accade ai nati nel mese di giugno, la stessa avrà un’abilità intellettuale molto attiva e propensa a una buona dialettica (Aria) e un nutrimento ed emozionalità che dà alla natura una tana accogliente e una prole numerosa (Acqua). Gli elementi che compongono il cielo natale sono numerosi: i pianeti, le costellazioni e punti cardinali terrestri. Le varie scuole di pensiero astrologiche si differenziano tra loro sia nell’utilizzo prioritario di alcuni di questi elementi (posizione del Sole e ascendente) sia nell’utilizzo di un punto di vista filosofico preciso (visione karmica, evoluzionista classica). L’astrosofia nello specifico utilizza tutti gli elementi del tema e non solo alcuni, e abbraccia un punto di vista filosofico olistico. L’uomo viene quindi letto nel suo codice tridimensionale: corpo, anima e spirito. Grazie al tema natale astrosofico si risponde a domande sul senso ultimo della vita così come sulle predisposizioni costituzionali al momento della nascita.
Molti di noi leggono per piacere o curiosità le rubriche astrologiche sulle riviste o seguono quelle radiofoniche o televisive: che valore hanno queste previsioni?
Tali tipi di previsioni si basano su una lettura di elementi parziali del cielo. Generalmente si osservano i movimenti quotidiani lunari vedendo come questi influenzano gli umori collettivi. La pochezza degli elementi utilizzati e la chiave d’intrattenimento che viene utilizzata dai media, rendono tali “previsioni” tanto suggestive quanto superficiali. Questa materia nei canali di comunicazione di massa non ha niente a che vedere con l’utilizzo che alcuni tra i grandi della storia, come Jung e Keplero, hanno fatto di quel potente strumento di indagine che è il tema natale.