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E-car: stop all'ansia da ricarica

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 6 anni fa

Le principali case automobilistiche hanno messo a disposizione tecnologia, risorse e investimenti per la realizzazione di una nuova rete di ricarica supercharge

Capillarità, accessibilità e interoperabilità: 3 parole chiave per la mobilità elettrica. Perché? Forse non tutti sanno che in Italia, oggi, vi sono circa 13.000 stazioni di ricarica installate e, grossomodo, un po’ meno di 10.000 auto elettriche immatricolate e vendute nel nostro Paese. Un rapporto auto/stazione che sfiora l’1:1. Allora, per quale motivo nel nostro Paese la mobilità elettrica, ancora, fatica a decollare?

Secondo le ultime indagini del MIP, attraverso il rapporto di Mobilità elettrica divulgato all’evento That’s Mobility lo scorso novembre 2018, due sono le motivazioni principali di ostacolo alla mobilità elettrica: la barriera economica, che ancora rende difficile l’acquisto diffuso dei mezzi elettrici, e l’ansia da rifornimento, in gergo chiamata “range anxiety”.

Concentriamoci ora sulla seconda motivazione emotiva, che vede diverse soluzioni in atto, tra cui un importante progetto europeo condiviso trasversalmente dalle principali case automobilistiche: il progetto Ionity.

400 nuove stazioni di ricarica in Europa

Il Consorzio Ionity, condiviso da Tesla, Volvo, FCA, PSA/Opel, Jaguar-Land Rover e creato da Bmw, Daimler, Ford e Volkswagen group, si pone l’obbiettivo di installare 400 stazioni di ricarica rapida in tutta Europa entro il 2020. La coalizione si propone di dare vita alla rete di ricarica rapida più performante a livello continentale per veicoli elettrici, garantendo così la mobilità anche sulle lunghe percorrenze e incentivando la diffusione degli EV.

A gennaio è stata installata la prima stazione supercharge del consorzio Ionity in Toscana, a ridosso dell’autostrada: grazie alla capacità di carica di 350 kW, le colonnine supercharge Ionity sono in grado di ricaricare in 15-30 minuti, al costo fisso di 8 euro. Molto conveniente per coloro che posseggono un’auto elettrica con una elevata capacità della batteria, un po’ meno conveniente per chi ha poca capienza di batteria. Ma le supercharge saranno sufficienti a generare un cambio di mentalità per l’utilizzo delle auto elettriche? Probabilmente no.

Questo perché sarà importante e determinante installare stazioni di ricarica anche più lente ovunque, nei pressi di qualunque centro di servizi, sia esso uno shop, una biblioteca, una palestra o un ristorante. Una distribuzione capillare, dunque, composta da stazioni di ricarica supercharge sulle grandi arterie veicolari, stazioni di ricarica più lente nei pressi dei punti di interesse e centri servizio e ricariche lente ad uso domestico, condominiali e indipendenti.

E per quanto riguarda l’interoperabilità? Cosa si intende esattamente con questo termine? Per semplificare il concetto, l’interoperabilità delle stazioni di ricarica equivale a un sistema di “bancomat”: con una sola tessera ognuno di noi potrà ricaricare in qualunque stazione di ricarica elettrica. Argomento importante e complesso che avremo piacere di analizzare nei prossimi articoli! Stay charged and feel greeen!


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