Dolci atmosfere d’autunno
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6 anni fa
Consigli per il cambio di stagione dall’Almanacco del buon vivere
Arriva senza farsi troppo notare, tra le giornate ancora calde e luminose di fine estate. L’Equinozio d’autunno apre le porte alla metà più oscura dell’anno: d’ora in poi le giornate cominceranno progressivamente ad accorciarsi. Che sia il 22 o il 23 Settembre, fatto sta che il Sole lascerà il segno della Vergine per entrare in quello della Bilancia, giorno in cui notte e dì, come indica la parola aequinoctium, “notti uguali”, avranno ugual durata.
Ma prima che l’estate lasci il posto all’autunno, ci sono le semine da preparare, e la raccolta di frutti e ortaggi per le conserve pronte a inondare del loro profumo case e cucine.
Mentre si fanno le prime puntate nel bosco, per raccoglier funghi che annunciano san Martino e le buone caldarroste che rallegrano il cuore. Da un antico Almanacco. Barbanera nel 1817 Io poi per esporre liberamente il mio sentimento dico, che piuttosto la Luna abiti in ciascuno di noi, perché persona non vi è, che in alcuni tempi non abbia i suoi quarti lunari. Oh quanti lunatici in quest’anno, giacché la Luna n’è la dominatrice.
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Tra il dire e il fare
Il fiore: poetica dalia
Fiorisce da luglio fino all’autunno portando con sé gli ultimi colori dell’estate. Classica presenza nei giardini tradizionali, annovera anche celebri estimatori tra cui il poeta tedesco Goethe che spesso la citava per bellezza e vivacità dei colori. In Messico e Colombia, da dove proviene, la si usa anche in cucina. Simbolo di gratitudine, è facile coltivarla tanto in giardino che sul balcone. Il bulbo si interra a marzo con la Luna crescente a mezz’ombra. Va annaffiata ogni giorno in estate.
La parola: camminare
Prima di gettarci nei mille impegni dei mesi autunnali, fermiamoci a riflettere sull’errore che potremmo compiere se lasciassimo correr via le assolate giornate di Ottobre e Novembre senza che una passeggiata in campagna, sui monti o in riva al mare, ci abbia fatto ricordare, ancora una volta, quanto questa stagione possa essere bella, gratificante e da vivere intensamente.
Sostenibili si diventa: il pullover si fa cuscino
Riordinando armadi e cassetti, capita di ritrovare un maglione che non si pensava più di avere, al quale si è legati da bei ricordi. È ormai passato di moda, difficile da indossare ancora, eppure non si riesce a disfarsene. Che si tratti di cachemire o di semplice lana, si può regalare a questo capo nuova vita, destinandolo a un altro utilizzo, magari trasformandolo in un cuscino. Basterà scucirlo ed eliminare le parti che non servono, per poi fermare con ago e filo i bordi dove si è effettuato il taglio. Con i pezzi così ottenuti si possono rivestire dei cuscini che saranno stati comprati già pronti. Belli e comodi, scalderanno le fredde giornate invernali.
L'agenda delle buone pratiche con la luna
Nell’orto, nel giardino, sul balcone
In quel tempo di mezzo che dai rigogliosi orti estivi ci traghetta ai più rigorosi, ma non meno ricchi, raccolti d’inverno, l’autunno è stagione in cui molto c’è da fare. Anche in giardino. Ma cominciamo dagli ortaggi dove a settembre gli ultimi pomodori chiedono un aiuto per maturare. Il lavoro da compiere è defoliare la pianta in Luna calante in prossimità dei frutti. Ma è anche il momento di seminare all’aperto lattuga da taglio, spinacio invernale e valeriana. In semenzaio all’aperto, invece, seminare la cipolla e in pieno campo piantare l’aglio.
Raccogliere a ottobre le olive e a novembre le castagne per la conservazione. In crescente moltiplicare le aromatiche, come dragoncello, maggiorana, melissa, rosmarino, origano con la tecnica della divisione dei cespi. Si fa estraendo con attenzione la pianta dal terreno, dividendo i cespi, cimando un po’ la parte aerea, piantandoli e poi annaffiando. Continua l’impianto delle fragole rifiorenti. Raccogliere a novembre le castagne per il consumo fresco.
Nel giardino invasare con la Luna calante le piantine di azalee e aster. Con il clima mite potare gli arbusti, altrimenti rimandare a primavera. Estirpare e separare i bulbi delle piante che hanno terminato di fiorire, come dalia e gladiolo. Attendere invece la fase di Luna crescente per trapiantare a dimora all’aperto le piante biennali da fiore, come campanula, digitale, ortensie e rosai. Moltiplicare per talea specie sempreverdi come aucuba, lauroceraso o di spoglianti come forsizia.
Nel cestino dell’autunno
- Ortaggi: bietole, carote, cavoli broccolo, cavoli verza, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, indivie, lattughe, melanzane, patate, pomodori, peperoni, piselli, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedani, spinaci, valerianella, zucche e zucchine, cavolfiori, cavoli cappuccio, finocchi, cardi e cavolini di Bruxelles.
- Frutta: fichi, limoni, mandorle, mele, meloni, nocciole, noci, pere, pesche, pompelmi, susine tardive, uva, cachi, castagne, clementine, mandarini, mandorle, melagrane, mele, mele cotogne, arance, bergamotti, cedri e kiwi.
- Aromatiche: basilico, maggiorana, menta, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, salvia e crescione.
Nella dispensa: gelatina e sciroppo di melagrane
Frutto dalla ricchissima simbologia, gustoso e benaugurante, la melagrana arriva a inizio autunno pronta a entrare nella dispensa. Per la gelatina dividere tre melagrane in spicchi incidendo con un coltellino affilato la buccia. Estrarre i chicchi, liberarli dalla pellicola, pesarli e versarli in pentola aggiungendo una quantità di acqua pari al loro peso e 800 g di zucchero per ogni litro di acqua.
Unire la scorza grattugiata di un’arancia non trattata, cuocere fino a che si addensa e invasare. La gelatina si utilizza per crostate o con formaggi di capra, gorgonzola e come salsa per carni.
Per lo sciroppo: far bollire il succo estratto dai chicchi insieme a una quantità di zucchero pari a metà del peso dei chicchi per 15 minuti e schiumando spesso. Lo sciroppo è ottimo per sorbetti, gelati, carni.
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