Dolci atmosfere d’autunno
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5 anni fa
I consigli dell’Almanacco di Barbanera per l’orto autunnale, la dispensa e l’autoproduzione
Entra senza farsi troppo notare, tra le giornate ancora calde e luminose di fine estate. L’Equinozio d’autunno apre le porte alla metà più oscura dell’anno: d’ora in poi le giornate cominceranno progressivamente ad accorciarsi.
Intanto nell’orto ci sono le semine da preparare, e la raccolta di frutti e ortaggi per le confetture. Mentre il bosco invita a raccoglier funghi e le profumate castagne.
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L’agenda delle buone pratiche con la luna
Nell’orto, nel giardino, sul balcone
In autunno molto c’è da fare. A settembre gli ultimi pomodori chiedono di defoliare la pianta in Luna calante vicino ai frutti per aiutarne la maturazione. Seminare lattuga da taglio, spinacio invernale e valeriana. In semenzaio all’aperto seminare la cipolla e in pieno campo piantare l’aglio. Raccogliere a ottobre le olive e a novembre le castagne per la conservazione. In Luna crescente moltiplicare le aromatiche, come maggiorana, rosmarino, origano con la tecnica della divisione dei cespi. Raccogliere a novembre le castagne per il consumo fresco. Nel giardino invasare con la Luna calante azalee e aster. Potare gli arbusti, altrimenti rimandare a primavera. Estirpare e separare i bulbi delle piante sfiorite, come dalia e gladiolo. Attendere la fase crescente per trapiantare le biennali da fiore, come campanula, digitale, ortensie e rosai. Moltiplicare per talea le sempreverdi come aucuba, lauroceraso o spoglianti come forsizia.
Nel cestino dell’autunno
Ortaggi: cavoli broccolo, cavoli verza, cetrioli, cicorie, cipolle, indivie, lattughe, patate, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedani, spinaci, valerianella, zucche, cavolfiori, cavoli cappuccio, finocchi, cardi e cavolini di Bruxelles.
Frutta: fichi, limoni, mandorle, mele, nocciole, noci, pere, pompelmi, susine tardive, uva, cachi, castagne, clementine, mandarini, melagrane, mele cotogne, arance, bergamotti, cedri e kiwi.
Aromatiche: maggiorana, menta, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, salvia e crescione.
Sostenibili si diventa
Comportamenti “risparmiosi”
Bastano alcune semplici attenzioni, anche nel fare la spesa, per dare una grossa mano all’ambiente. Come? Consumando prodotti locali e di stagione. Le reti italiane di mercati degli agricoltori che hanno scelto nuove modalità di vendita per contenere gli imballaggi stanno crescendo. Acquistando direttamente da queste imprese agricole si portano in tavola prodotti locali e di stagione a “Km zero”, risparmiando e rispettando l’ambiente.
La raccolta della frutta
È il periodo dell’anno più ricco di frutti. In Luna calante si deve allora raccogliere tutto quanto va conservato per l’inverno. Tante varietà di mele, pere, nespole e cotogne, controllando che siano sane e non colpite da qualche insetto o fungo, possono essere riposte ben asciutte nel “fruttaio”, cioè in un luogo fresco, buio e arieggiato, ma non ventilato, meglio se esposto a nordest. I tanti frutti di settembre possono essere allora riposti nelle soffitte, dove non c’è il riscaldamento, oppure nelle cantine, purché non umide.
Tra il dire e il fare
Buoni saperi, buoni gesti!
A sentire i proverbi, sembra proprio che un buon autunno sia auspicio di buon futuro. Dalla tradizione, mai smentita, ci arriva la convinzione che “autunno chiaro e giocondo, anno fecondo” e ancora, “chi pianta in autunno, guadagna un anno”. E allora meglio non mettere tempo in mezzo, e cominciare a sintonizzarci con il ritmo delle stagioni, a vivere al meglio gesti e saperi dei giorni autunnali.
Il fiore: il ciclamino
Rosso, viola, rosa, ma anche più sobriamente bianco, il ciclamino porta una ventata di colori nell’autunno. Un tempo lo si chiamava Pan Porcino, forse per il fatto che il suo tubero fosse amato da cinghiali e maiali che razzolavano nel bosco. È infatti pianta da sottobosco che cerca ombra e fresco.
Nella dispensa: confettura di mele
Squisita da spalmare e per fare crostate, è anche ottima base per confetture alle erbe aromatiche e fiori. Fare a pezzetti un chilo di mele, renette, ruggine o comunque adatte alla cottura. Cuocerle con un po’ d’acqua, sgocciolarle e rimetterle sul fuoco con 400 g di zucchero e ¹/₂ baccello di vaniglia e procedere fino ad addensare. Invece della vaniglia si può aggiungere, un quarto d’ora prima di togliere dal fuoco, menta o fiori di rosmarino o petali di rosa.
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