Consigli pratici su come aumentare il consumo di cibo crudo (raw food)
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2 anni fa
Materie prime di eccellenza, stagionalità, semplicità, amore e creatività: avvicinarsi al cibo crudo ci aiuta a percepire il cibo in maniera più consapevole e intensa
Quando si pensa al cibo crudo, il primo pensiero va alla classica insalata che spesso viene associata a qualcosa di “triste”, di sano ma di non così allettante e gustoso. Il crudismo, detto anche raw food, non si limita affatto a questo, ma è un mondo magico ricco di colori e di sapori. La vera bellezza del cibo, il vero gusto, è madre natura a mettercelo a disposizione. L’uomo nel corso dei secoli ha sfruttato e devastato la Terra, e lei nonostante tutto sa ancora donarci qualcosa di così prezioso che ci permette di nutrirci, di vivere. Proviamo a pensare alla magia che c’è in questo, a quanto dovremmo essere grati ogni singolo momento già solo per questa meraviglia.
Grande attenzione alle materie prime
Negli anni ho imparato ad apprezzare davvero tanto le materie prime nella loro semplicità. Inutile dire quanto sia importante la qualità dei cibi che mettiamo sulla nostra tavola. A maggior ragione nel crudo, la scelta di alimenti coltivati in maniera rispettosa, al giusto stato di maturazione e preferibilmente locali e stagionali, fa davvero un’enorme differenza. Gustare anche solo una mela, diventa un viaggio di sapore. La nostra penisola offre davvero una grandissima varietà di ortaggi, tantissime qualità, talvolta antiche, si affacciano sulle bancarelle dei mercati fuori città e ogni volta diventa un’incredibile scoperta.
Soffermarsi a chiacchierare con i contadini apre davvero un mondo. Ascoltare le loro storie, i loro metodi (o non metodi) di coltivazione, farsi mostrare la varietà di erbe spontanee e selvatiche (una volta consumate abitualmente ed ora pressoché sconosciute ai più), percepire le vibrazioni energetiche di frutta e verdura appena raccolte: anche fare la spesa diventa un piacere. Diventa un modo per conoscere la storia di quello che si assapora. E in quel sapore si racchiude tutto questo.
Stagionalità ritrovata
Ogni anno, ogni stagione offrono qualcosa di diverso: è l’uomo che deve adattarsi alla natura e non il contrario. Questo è il vero segreto. L’attesa che ci divide dall’arrivo di un particolare prodotto, il goderselo fin quando c’è nel suo perfetto stato di maturazione, fa tutto parte di quei ritmi naturali che un po’ si sono persi. Nei supermercati si trova tutto, sempre: pomodori a dicembre, broccoli a luglio, arance ad agosto. Quello che non si trova è la magia del ritmo, e anche trovare il vero sapore di un alimento diventa un’impresa. Ma quando si seguono i ritmi di madre natura, tutto cambia. Anche la soddisfazione al palato cambia, si impara a conoscere il vero sapore del cibo. Ed è un’esperienza unica, soddisfacente ed entusiasmante. Anche solo una “semplice” insalata può diventare un’esplosione di sapori e di colori.
L’amore come ingrediente principale
Quando cucino, provo enorme gratitudine per ogni singolo ingrediente che ho tra le mani. Metterli insieme in una ricetta rappresenta un’opportunità di aggiungere un pezzettino di noi all’interno di un piatto. L’amore è sempre l’ingrediente principale, ed è come se avesse un sapore anche lui, è come se desse qualcosa in più. Creare è un po’ come meditare e attraverso le nostre mani, i nostri pensieri, le nostre intenzioni, comunichiamo con quegli ingredienti, con quei doni meravigliosi che la natura ci offre. Si crea una preziosa armonia, unica e inimitabile, che nessun additivo o insaporitore potrà mai minimamente imitare.
Semplicità e creatività
Il raw food è come una danza perfetta tra semplicità e creatività. È un incontro incredibile che va oltre i limiti della società odierna, ma è anche un cambiamento evolutivo che ci spinge a cercare ciò che ci fa stare bene da tutti i punti di vista, ma che rispetti la natura. Per me cucinare cibi crudi è come onorare i doni di madre terra, è come prendermene cura. Credo che sia importante comprendere questo equilibrio e che il primo passo sia proprio quello di ammirare e amare il cibo. Quello vero, quegli ingredienti preziosi che solo la natura può donarci. Continuare a stupirsi e a meravigliarsi della piccola grande semplicità che ci dona questa Terra. Da qui possiamo partire, aggiungendo emozioni, sentimenti, ricordi e passione che sono, invece, i nostri personalissimi ingredienti. Anche noi siamo il frutto di madre natura, esattamente come le piante e gli animali che ci circondano, ognuno con le proprie caratteristiche, con le proprie peculiarità. La creatività ci è stata donata come un frutto, e aggiungerla a un piatto è come donare un po’ di sé. Uno scambio continuo che va oltre la ragione, oltre i limiti che ci siamo trascinati dietro per centinaia di anni. È come tornare a casa, come lasciare finalmente spazio all’istinto, senza dimenticare ciò che siamo, ciò che ci è stato tramandato, ma solo trasformandolo in qualcosa di nuovo che ha radici arcaiche e primordiali. Il segreto è sempre trovare il proprio equilibrio. L’intenzione con cui lo si cerca fa la differenza. Dobbiamo tornare a vedere il cibo per quello che è: nutrimento per corpo ed anima. Un regalo splendido che non va mai dato per scontato, ma che va sentito e vissuto con ogni parte di noi.