Ayurveda a tavola in inverno
Pubblicato
5 anni fa
Come affrontare i climi più freddi a seconda del Dosha predominante: Pitta, Vata e Kapha
Il clima gelido pungente, il candore della neve che ricopre ogni superficie e l’accorciarsi delle ore di luce scandiscono le giornate invernali. L’essere vivente sente l’esigenza di ritirarsi in se stesso per intraprendere una fase di introspezione e prepararsi a un nuovo inizio. L’antica medicina ayurvedica è estremamente sensibile alle ripercussioni psico-fisiche che le stagioni portano con sé e si adopera indicando delle linee guida dietetiche da adottare per far fronte alle singole esigenze dei diversi Dosha (Vata, Pitta e Kapha).
INVERNO PER VATA
Il soggetto Vata è sensibile al freddo, al vento e alla secchezza che caratterizzano la stagione in corso. Questi elementi incidono sull’insorgenza di disturbi che interessano il sistema nervoso e l’apparato gastrointestinale.
Per prevenire tali disagi risulta opportuno prediligere alimenti riscaldanti, nutrienti, oleosi e umidi dal gusto dolce, acido e salato. Zuppe, stufati e verdure saltate sono ideali a tale scopo soprattutto se preparati con del ghee e l’aggiunta di spezie. I prodotti latteo-caseari pacificano Vata. A tal proposito è benvenuta la degustazione del Chai speziato caldo. Ridurre il consumo di alimenti dal sapore amaro e astringente quali verdure crude, mele, melograni e crackers, in quanto la loro natura “secca”, aggravando Vata, ne intensifica i disturbi.
INVERNO PER PITTA
Le qualità fredde, lente e pesanti dell’inverno bilanciano la natura ignea del soggetto Pitta donandogli sollievo.
Questa stagione risulta utile per ridurre le infiammazioni persistenti che accompagnano tale Dosha. A tal scopo, si raccomanda il consumo di rape rosse, carciofi, cavoli e mele moderatamente cotti: alimenti ricchi di fibre con proprietà coleretiche e detossificanti. Ideale sarebbe introdurre nelle pietanze delle piante aromatiche ad azione lenitiva quali zafferano e dragoncello. Evitare l’assunzione di alimenti piccanti e ridurre il consumo di banane, mirtilli rossi e formaggi a pasta dura: pietanze eccessivamente riscaldanti a livello gastrico che potrebbero intensificare il fuoco in Pitta.
INVERNO PER KAPHA
Il tardo periodo invernale, in cui il gelo ci penetra nelle ossa viene soprannominato “la sta gione Kapha”. Tale dosha aggrava la sua natura letargica che potrebbe degenerare in malesseri psico-fisici caratterizzati da accumulo di muco, aumento di peso e disturbi emotivi. La dieta corretta deve essere idonea a ripristinare calore nell’organismo, fluidificare il ristagno dei liquidi e ridurre la congestione.
A tal proposito risulta opportuno incrementare l’assunzione di cibi leggeri, asciutti e caldi. Ottimale è il consumo di orzo, grano saraceno, cavoli e spinaci accompagnato da un caldo thè allo zenzero per favorirne la digestione. Da prediligere il miele grezzo come dolcificante. Via libera a cibi piccanti, amari e astringenti quali: cicoria, radicchio, melograno e spezie dal sapore pungente. Ridurre l’assunzione di semi, banane, avocado, patate dolci, avena, soia e prodotti latteo caseari in quanto eccessivamente nutrienti, oleosi, dolci o acidi.
RISO ARROSTITO CON DATTERI, CANNELLA E CARDAMOMO
Un romantico dessert da gustare
- 150 g di riso basmati
- 4 datteri essiccati
- 5 g di cannella
- 5 g di cardamomo
- 240 ml di burro chiarificato (ghee)
- 5 g pepe nero
- 700 ml di acqua
- sale q.b
- latte di cocco q.b.
- mandorle tritate
Fate cuocere il burro chiarificato, a fuoco lento, in una pirofila di medie dimensioni con l’aggiunta di un pizzico di sale. Quando si sarà sciolto, versate nel composto il riso crudo. Mescolate il tutto per circa 5 minuti fino a quando il riso non sia completamente ricoperto di ghee e una dolce profumazione inebria le vostre narici. Incorporate i datteri precedentemente tagliati, la cannella, il cardamomo e il pepe.
Continuate a mescolare il composto per un altro minuto, aggiungete l’acqua e portate a ebollizione. Lasciate cuocere il tutto per una ventina di minuti fino a quando il chicco non diventi tenero. Per rendere il dessert più gustoso, servire con del latte di cocco e mandorle tritate.