8 Passi per liberarsi dell'auto
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5 anni fa
Nel mondo circolano attualmente tra 1,5 e 2 miliardi di automobili. Se tutti avessero l’auto così come l’abbiamo noi italiani, (circa 2 auto ogni 3 persone) nel mondo circolerebbero più di 5 miliardi di auto.
Una quantità insostenibile, con il raddoppio dei problemi attuali di inquinamento, riscaldamento climatico, consumo di suolo, morti per incidenti. Per questo mi è venuta l’idea di scrivere un libro su come affrontare una vita “carfree”, ovvero su come organizzare gli spazi, le abitudini, le città senz’auto: un libro che affronta la storia della motorizzazione privata in Italia e all’estero, i motivi (economici, psicologici, culturali) della sua enorme diffusione in Italia (uno dei Paesi più motorizzati del mondo), un libro denso di alternative, esempi, progetti e spunti per provarci. In Italia da pochi anni è nato su FB il gruppo “famiglie senz’auto” e relativo blog (famigliesenzauto. blogpost.com).
La prima assemblea c’è stata a Bologna, nel giugno 2018, la seconda a Roma il 2 novembre 2019 (Città dell’Altra Economia). Tante sono le famiglie che ne fanno parte, dal Nord al Sud Italia, dai paesini alle metropoli.
Vogliamo un futuro con meno auto, e quelle poche che resteranno, dovranno essere elettriche e condivise. Per questo vi propongo una guida in 8 passi per liberarvi gradualmente dall’uso dell’automobile.
1. Parcheggiatela in garage, per non occupare spazio pubblico, per non intasare i cortili dove potrebbero giocare i bambini e per non essere tentati di usarla anche per tragitti brevi. Se non avete il garage, posteggiatela in un parcheggio a circa 500 metri da casa. Fare movimento per raggiungere l’auto vi farà bene e a livello psicologico sarete meno propensi ad abusarne. Noi, così come altre famiglie senz’auto, da quando siamo senza auto, ci siamo organizzati, abbiamo scoperto energie e risorse che prima non avevamo. Fate una mappa mentale degli spostamenti quotidiani. Da 0 a 2 km si può camminare (in 10-15 minuti si arriva), distanze fino a 5 km si possono fare tranquillamente in bici in 10-20 minuti. Se siete in collina potreste pensare di comprare la bici elettrica. Impegnatevi a non prendere mai l’auto se ci sono bus-treni-metro che vanno nella vostra stessa destinazione, in orari simili. Sembra scontato, ma troppo spesso per abitudine si prende l’auto senza controllare se ci sono mezzi pubblici che fanno lo stesso tragitto.
2. Provate a liberarvi dall’auto almeno in vacanza o di domenica, quando non avete impegni lavorativi pressanti. Nel sito www.turismosenzauto.jimdo.com troverete interessanti mete, oppure su Google maps digitate la meta trovando combinazioni di treni, bus e metro.
3. Se avete bambini piccoli, potreste pensare di comprare un carrellino da attaccare alla bicicletta, comodo anche per la spesa, oppure una cargo Bike, dove caricare fino a 100 kg di peso.
4. E se piove? Basta dotarsi di pantaloni impermeabili, da indossare sopra ai pantaloni normali, ma in vendita ci sono anche pantaloni trendy e impermeabili che vanno bene per ogni occasione. Stivali e giacca impermeabile (andate nei negozi sportivi o su siti tedeschi, che sono sempre i più forniti) e coprizaino impermabile per i bambini.
5. Se siete riusciti a liberarvi dall’auto per la maggior parte del tempo, vi scoccerà spendere in bollo, assicurazione, revisione: un motivo in più per venderla o rottamarla e usufruire dei bonus rottamazione per comprarci una cargobike, una bici elettrica o un abbonamento ai mezzi pubblici.
6. Se non potete fare a meno dell’auto perché dove vivete mancano mezzi pubblici e ciclabili, fate pressioni, raccolta firme, incontrate gli assessori e il sindaco. La domanda crea l’offerta!
7. Dopo aver fatto a meno di un’auto, potreste provare ad abbandonare anche la seconda. A noi il carsharing non è mai servito, ma potrebbe essere utile, soprattutto nelle zone poco collegate. Se non ci sono servizi carsharing nella vostra città, provate a chiedere l’auto in prestito a un’altra famiglia, condividendo le spese (car sharing peer to peer).
8. Un ultimo consiglio, per le giovani coppie che stanno mettendo su casa o per chi è in fase di trasloco: ci sono 8 milioni di case vuote in Italia tra città e paesi eppure si continua a costruire nuovi villini in zone disperse, alimentando cementificazione e traffico di pendolari. Se possiamo scegliere, ristrutturiamo case in luoghi ben collegati, non distanti da ciclabili e mezzi pubblici.