Il farro “vestito”, viene conservato in silos aziendali sotto azoto e portato di volta in volta a decorticare presso gli impianti di fornitori certificati bio, da cui esce in chicchi interi e puliti.
La varietà è il triticum dicoccum.
Il farro è un cereale al tempo stesso generoso e rustico.
Resiste meglio di altri cereali alle avversità atmosferiche, alla siccità, alle erbe infestanti che sovrasta dalla sua altezza di 1,50 metri.
Contiene una minore quantità di glutine rispetto al frumento.
Ha più ceneri, molti più sali minerali, un più alto contenuto proteico e di fibre, sempre rispetto al frumento.
È anche una fonte importante di antiossidanti naturali.
Non a caso viene raccomandato da Sant’Ildegarda di Bingen fin dal 1200 per le sue qualità curative.
Suggerimenti per la cottura
Lavare accuratamente i chicchi in acqua fredda e tenere in ammollo per una notte, successivamente mettere sul fuoco con l’acqua dell’ammollo (in quantità pari al doppio rispetto al volume del farro), salare e portare a bollore, quindi coprire con un coperchio e far cuocere a fuoco dolce per '40 - '50.
Si può cuocere anche senza ammollo, ma i tempi di cottura sono un po' più lunghi.