L'emozione del gesto atletico, vissuta in un’ottica originale di riscoperta interiore matura e appassionata, ha creato la premessa per questo libro, ricco di spunti ed itinerari che ognuno potrà percorrere al proprio passo.
Episodi autobiografici, suggerimenti pratici, approfondimenti tecnici, piccoli e grandi spunti di riflessione, costituiscono il percorso suggerito dall’autore per riavvicinarsi alla fatica, all’umiltà, all’esaltazione del correre da una prospettiva completamente diversa: guardando dentro di noi, mirati al centro.
Tra test, racconti, domande e cronache, vengono toccati tutti i temi che interessano il runner che voglia riscoprire una nuova dimensione.
Dall’alimentazione al rilassamento zen, dalle tecniche di respirazione alla tattica di gara, dagli stimoli competitivi all’istintività del gesto atletico, dalla demotivazione all’uso di integratori, al doping, agli infortuni e alle diete, in un libro che vuole far discutere, e non lasciare nessuno indifferente.
Un’ampia bibliografia, un glossario zen, e i più recenti siti internet sull’argomento, completano l’opera, lasciando qualche domanda senza risposta. O meglio indicando dei possibili percorsi, per consentire a ciascuno il piacere di “mordere da solo la mela”.
Dalla quarta di copertina
Cosa unisce l'adrenalina di una corsa nei boschi alla meditazione Zen? E perché la scoperta di lati oscuri di se stessi può aprire orizzonti che fino a ieri ci erano preclusi?
Lasciatevi andare alla lettura, tra racconti, aneddoti e riflessioni. Ne uscirete, se non diversi, almeno un po' turbati e migliorati.
Un semplice manuale nato con lo scopo di unire le emozioni della corsa, e del movimento in genere, a quel "perdersi" consapevole tipico delle filosofie orientali e del buddhismo Zen in particolare, di cui l'autore è studioso e cultore.