Estratto dal Libro: l'Atteggiamento Mentale
Realizzare lo stato mentale che consente di effettuare la meditazione trascendentale significa attuare nell'intelletto il meccanismo opposto al pensiero, ossia il vuoto mentale; vuoto che tuttavia non è fine a se Stesso, bensì costituisce la base di nuove possibilità intuitive, di cui ci occuperemo poi.
Per quanto riguarda il vuoto mentale, così come per fermare il movimento di una macchina incominciamo con l'analizzare in che cosa consiste il movimento stesso, per comprendere che cosa si intende per arresto del pensiero, consideriamo anzitutto il suo meccanismo e facciamo qualche distinzione riguardo alla sua qualità.
L'atto del pensare può derivare da rappresentazioni mentali legate alla fantasia, ai ricordi, ai sentimenti, al ragionamento, alla volontà, alla memoria, e alla spiritualità. Queste sono le attitudini e le capacità umane proprie di quel complesso di facoltà psichiche che definiamo mente.
Ora, se ci soffermiamo sull'origine e sulla qualità delle azioni intellettive che abbiamo elencato; vediamo che ci vien fatto di dividerle in due gruppi: uno comprendente le rappresentazioni mentali legate alla fantasia, ai sentimenti, alle rimembranze e al senso religioso istintivi; l'altro comprendente le rappresentazioni mentali legate al ragionamento, alla volontà, ai sentimenti, alla memoria, e alla spiritualità guidati consapevolmente.
Ossia una cosa è pensare così, quello che capita; un'altra, estremamente diversa, è far intervenire la volontà a dirigere il corso delle facoltà mentali e di conseguenza emozionali.