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Vivere in camper: burocrazia e consigli pratici per iniziare

Pubblicato 2 anni fa

10 anni in camper in 4 persone, completamente autosufficienti dal punto di vista energetico: tutti i pro e i contro di chi lo ha fatto davvero

Vivere in spazi piccoli ha i suoi vantaggi: poco posto, poco tempo per pulire, meno costi di utenze, meno cose da poter ammassare. Se poi la casa è anche mobile, c’è la possibilità di potersi spostare come e dove si preferisce, vivendo in posti sempre nuovi.  

Da qualche anno sono sempre di più le persone che hanno deciso di abbandonare l’abitazione in mattoni per vivere in camper, roulotte o tiny house: case di pochi metri quadrati su ruote. Non solo per abbattere i costi di manutenzione e delle utenze, ma anche per la possibilità di potersi spostare comodamente da un posto all’altro, senza una fissa dimora.

Ma saranno davvero solo benefici o ci sono anche delle criticità? Ne abbiamo parlato con Andrea Bizzocchi, autore e conferenziere e collaboratore, in passato, per Vivi Consapevole, che da due anni e mezzo ha scelto di vivere in camper con la sua famiglia.

Indice dei contenuti:

Andrea, perché hai deciso di vivere in camper? 

La casa per me è sempre stata un grosso peso, una prigione mentale, per questo fin dal passato ho cercato soluzioni meno stanziali, che mi permettessero di viaggiare. 

Con mia moglie e le mie due figlie – che oggi hanno 14 e 18 anni – da quando, più di 10 anni fa, abbiamo venduto la casa, abbiamo provato soluzioni diverse: abbiamo vissuto in una casetta in legno di 24 mq, poi abbiamo viaggiato spostandoci col camper e per un po’ abbiamo vissuto fra l’Italia e il Sud America. 

La scelta di vivere in camper è stata fatta circa 2 anni e mezzo fa, prima dell’inizio della pandemia. La nostra idea era di spostarci da un posto all’altro, ma visto il periodo abbiamo dovuto fermarci. Non pensavamo di restare a vivere in camper per così tanto tempo, ma la voglia di tornare dentro a quattro mura è ogni giorno di meno. 

Vivere in camper in 4 e un cane non deve essere facile. Come avete fatto? 

Ora che le figlie sono grandi e cominciano ad avere la loro indipendenza, è improponibile: gli spazi sono troppo stretti. Ma quando erano piccole era più semplice, anche in poco spazio. 

Adesso io e mia moglie siamo in camper in un posto bellissimo che abbiamo recintato, accanto a una casetta di legno, dove vivono le nostre figlie. È l’ideale perché così oltre ad avere le nostre figlie vicino, abbiamo un giardino per noi e per il nostro cane. Non è grande, ma sono riuscito anche a fare un orto nei vasi. Siamo in mezzo alla natura ed è rigenerante. E anche se al momento siamo fermi nello stesso posto, non avere il pensiero di una casa è un’enorme libertà.

Ho conosciuto persone che vivono con la famiglia addirittura in macchina. Viaggiando però. Farlo in maniera stanziale diventa quasi impossibile anche se di impossibile non c’è nulla. In realtà credo dipenda tutto da come la si vive e dalle nostre capacità di adattamento, che, attenzione, non significa sacrifico ma apertura al nuovo e al diverso.

Quali sono i vantaggi di vivere in una casa mobile? 

Le spese sono ridotte al minimo, perché non ci sono utenze fisse e bollette. Avendo pannelli e generatori riusciamo ad essere quasi completamente autosufficienti.

Per me stare in camper è anche meno impegnativo psicologicamente anche se viverci non è sempre facile; ma se lo vivi con lo spirito giusto, i lati positivi sono tanti. In casa, ad esempio si tendono ad accumulare cose che per la maggior parte non servono, mentre in camper bisogna tenere solo l’essenziale.

Col camper abbiamo la possibilità di poterci spostare in nuovi posti: è una opportunità che ultimamente abbiamo sfruttato poco in realtà, ma solo perché le nostre stanno crescendo - amici e fidanzati -  ma non sono ancora nell'età in cui possiamo lasciarle ad sole. Ma ti assicuro che ripartiremo presto.

Per ora abbiamo comprato una roulotte più grande: non è come una casa ma rispetto al camper è molto più spaziosa, quasi del doppio, ha una veranda e possiamo usare la copertura per tenere al riparo armadi e cose che possiamo sistemare all’esterno. 

Nella roulotte abbiamo anche spazio per poter fare yoga; all’esterno abbiamo affittato una stanza che usiamo come magazzino. Rispetto al camper è un po’ più comodo. 

E gli svantaggi? 

Sicuramente, come dicevo, gli spazi ridottissimi. Anche dover lavorare davanti a un PC non è il massimo, perché non ci sono scrivania e sedia. 

Danielle, mia moglie, adora cucinare, ma in camper diventa difficile e non è come cucinare in casa, in una cucina con tutti i comfort. 

E se devo pensare a un altro svantaggio, direi la comodità di una doccia spaziosa. Per fortuna, nella casetta delle nostre figlie c’è, quindi possiamo farla lì.

In realtà, nel camper si fa tutto; gli svantaggi dipendono molto dalla situazione personale di chi ci vive: un conto è viverci da single, in coppia o con figli piccoli. 

Se tornassi indietro, rifaresti la scelta di vivere in camper?

Assolutamente sì, sono molto più contento di stare qui piuttosto che nella casa dove ero prima. Almeno qui sono in campagna, abbiamo tanto verde, il cane ha il suo spazio all’aperto. 

La mia idea per i mesi prossimi è di tenere il camper come base per vivere e di spostarci da altre parti, anche se al momento siamo fermi qui. Valuteremo la situazione quando cambieranno le cose, cercando di trovare alternative che possano andare bene per tutti e quattro. 

Da un punto di vista burocratico c’è un iter da seguire o uno può semplicemente chiudere casa e andare a vivere in un camper?

No, non c’è assolutamente niente da fare, soprattutto se il camper e la roulotte hanno la targa. Se non si ha più la casa si può fissare la residenza in comune: io ce l’ho lì da più di dieci anni, da quando cioè eravamo più mobili. 

Un consiglio per chi, come te, vuole andare a vivere in camper?

Se il camper è da acquistare, consiglio di valutare un usato tenuto bene. Non sono per le soluzioni scalcinate, perché quello diventerà la tua casa, quindi deve essere vivibile, senza creare continui stress o disagi. 

Al momento soprattutto i camper costano molto: la richiesta è in aumento, e i prezzi pure, il mio consiglio, se si vende la casa è di usare i soldi per fare un investimento per un buon camper. Mentre con i soldi che restano, consiglio di comprare dell’oro fisico, in lingotti o monete.

Come fare per la residenza?

Vivere in una tiny house, camper o roulotte può essere alla portata di tutti, ma ci sono degli aspetti da tenere in considerazione: 

  • roulotte e tiny house, se motorizzata, non possono sostare ovunque, in alcune aree ci possono essere divieti. In alcuni Comuni è possibile fare soste su terreni agricoli per 90 giorni, dopo tale periodo va spostata e riposizionata (anche solo di pochi metri). In genere è consigliato informarsi presso il Comune nel quale si vuole sostare, per evitare multe e verbali, non tutti i mezzi sono adatti per spostare la tiny house che, visto il considerevole peso, richiede un mezzo con elevata capacità di traino, come i pick up più grossi;
  • se il mezzo viaggia su strada, deve attenersi alle regole del codice della strada. E ovviamente deve essere sottoposto a revisione e manutenzione. 

E la residenza? È possibile fissarla nel proprio Comune di nascita, così come il recapito per la (poca) posta che riceverete. 


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