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Una lettera a tutte le figlie del mondo

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 3 anni fa

Viviamo in un momento storico in cui regna un certo caos, sia a livello globale sia personale.

Stiamo perdendo valori e punti di riferimento estremamente importanti per la nostra crescita evolutiva e spesso invece di cercare la propria centratura, l’uomo ama perdersi in concetti mentali che lo allontanano sempre di più da se stesso.

Ben vengano quindi tutti quegli scritti, quegli insegnamenti e quelle “linee guida” che possono aiutare l’essere umano a non perdere la Via di connessione con la propria Anima.

 

Indice dei contenuti:

Lettera di Gurdjieff alla figlia

La lettera di Georges Ivanovič Gurdjieff alla figlia Reyna d’Assia è tutt’oggi, ancora, un grande enigma. Come del resto lo era Gurdjieff.

Un filosofo e mistico armeno, uno dei maestri spirituali più influenti del diciannovesimo secolo.


L’autrice Luisella Passafiume, alchimista dell’ultima generazione, con il pretesto di rileggere gli scritti del filosofo – che sono stati definiti “un patrimonio per l’umanità” tanto ogni singolo consiglio alla figlia è denso di valore e profondità – li ha elencati e commentati al fine di iniziare il lettore a quello che è chiamato un lavoro su di sé, qualcosa che se cominciato e portato a termine, cambierà per sempre la vita di chi lo pratica.

Ecco come, la lettera che Georges scrive a Reyna diventa più che un carteggio tra padre e figlia: nelle sue parole si cela un grande valore spirituale, un insegnamento prezioso per tutte le figlie e i figli del mondo

Cambiamento, ma in prima persona

Il cambiamento esiste solo se "messo in pratica" in prima persona: Gurdjieff era difatti solito dire ai suoi discepoli “Ti chiedo di non credere a nulla che non puoi verificare in prima persona”. 

È sufficiente questo per far capire che in "Lettera di Gurdjieff alla Figlianon si trovano astrazioni o modi per riempire di concetti e speculazioni la mente, ma suggerimenti per mettere in pratica e verificare in prima persona i cambiamenti che il lavoro porta con sé.


Un lavoro di osservazione continua dove le verifiche sono quotidiane e dove i capitoli di questo libro possono aiutare giorno per giorno, esercizio dopo esercizio a percorrerne la strada.

Il risveglio dell'uomo

Come per tutti i grandi uomini che sono passati sulla Terra, anche la vita di Gurdjieff fu fuori dal “comune”, controversa, misteriosa e spesso indefinibile.

Certo è che era un uomo speciale, cercò di far comprendere a chi seguiva i suoi insegnamenti quanto fosse importante per l’essere umano “svegliarsi”, quanto la mente fosse tiranna e quanto il corpo cioè la macchina biologica fosse preda inconsapevole delle proprie emozioni e dei propri pensieri.


Attraverso danze ed esercizi di presenza portava i propri allievi ad indirizzare l’attenzione sul corpo fisico, cosa che non facciamo quasi mai, convinti come siamo di essere solo la mente e percependo il nostro corpo come una specie di prolungamento della stessa, invece del contrario.

Grazie a una nuova consapevolezza del corpo possiamo aprirci a un mondo incredibile, fatto di sensibilità e ascolto, di profondità, emozioni e intense riflessioni.

Un vero e proprio risveglio non solo fisico ma anche spirituale e animico.


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