Una famiglia Low Waste
Pubblicato
4 anni fa
Strategie quotidiane per uno stile di vita a basso impatto ambientale
Il percorso low-zero waste come famiglia è uno strumento chiaro e semplice per trasmettere in modo pratico l’educazione ad uno stile di vita più sostenibile.
Quando si inizia a rendersi conto di ciò che significa consumare in un modo piuttosto che ad un altro, quando ci si rende conto delle incredibili quantità di rifiuti che si producono pro capite ogni anno; o quando ci si rende conto dei sistemi poco etici con cui vengono prodotti le cose che acquistiamo; quando si capisce che esistono meccanismi terribili come l’obsolescenza programmata, ci si può sentire un po’ sopraffatti e un po’ avviliti.
Mi piace invece pensare a queste scoperte come un grande stimolo a pensare diverso, a trovare nuove soluzioni e, vi garantisco, vi si aprirà un mondo bellissimo di realtà che ogni giorno dimostrano che con impegno, dedizione, intelligenza ed amore, si possono creare cose bellissime!
La dispensa
Per cambiare le nostre abitudini in cucina, si tratta solo di riscrivere le nostre routine e crearne di nuove. Organizzare la dispensa è il primo passo!
Quando pensiamo a cosa dobbiamo acquistare, a mio avviso la prima domanda da porsi è (e vale sempre, non solo per il cibo) che cosa NON mi serve? Perché nulla è più zero waste del non acquistare, del riuso!
Un cambiamento semplice che si può iniziare ad inserire è quello del comprare i legumi secchi e sfusi. So che può sembrare scomodo prepararli ma in realtà è abbastanza semplice: si mettono a bagno la notte e poi si cuociono 30-40 minuti la mattina successiva. Si preparano in maniera tale da coprire almeno due pasti per tutta la famiglia e così si farà questo processo 2-3 volte alla settimana. Fate raffreddare e poi riponete in frigo con la propria acqua di cottura. Vi suggerisco di utilizzare delle pentole in terracotta, perché aiutano a utilizzare meno energia per la cottura di cereali e legumi (quando raggiunge il bollore, si può spegnere 10-20 minuti prima della fine cottura e lasciar con il coperchio, finiranno di cuocersi con il calore irradiato dalla terracotta riscaldata).
Sembra poca cosa, ma pensate se ognuno di noi utilizzasse meno /combustibile per cucinare, che grande risparmio di risorse sarebbe, guardandolo dalla prospettiva della collettività?
Bisogna agire individualmente, ma ricordandosi sempre che siamo parte di un unico grande organismo.
E questo pensiero ci porta ad una consapevolezza che ha sempre aiutato molto a me e al mio partner Matteo nello scegliere cosa acquistare.
Se rispetto le stagioni, i produttori (comprando dunque prodotti che non sono vittime del capolarato se parliamo del nostro paese, oppure fairtrade se parliamo di filiere lontane), se aiuto l’ambiente scegliendo quanto più prodotti biologici possibili, e stando attenti al packaging, sicuramente sto aiutando il pianeta ad una possibile guarigione. All’inizio possono sembrare tante cose a cui stare attenti, ma con il tempo semplicemente diventeranno la nostra abitudine, la nostra normalità.
Quindi, comprare sfuso, per esempio, è uno degli aspetti che più ci aiuta nel supportare la lotta al packaging. Perché, non so se lo sapete, pur facendo la differenziata, purtroppo una minima parte della plastica viene riciclata (circa il 30% in Italia), quindi è bene pensarci tre volte prima di acquistare un prodotto in una confezione usa e getta. Ecco che allora comprare frutta e verdura sfusa è per esempio un grande passo per la nostra routine.
Ci si può organizzare con dei sacchetti di varie dimensioni in cotone, e con quelle andare a comprare ciò che ci serve. Magari nella GDO sarà difficile, ecco che allora questa è una opportunità per esplorare nuovi territori e scoprire nuove meraviglie! Troviamo un GAS (Gruppo di acquisto solidale) della nostra zona, oppure un mercato settimanale di produttori locali oppure il fruttivendolo di quartiere sicuramente più ben disposto a farci usare i nostri sacchetti.
Impariamo a pensare a lungo termine: noi da qualche anno abbiamo un nostro sistema per organizzare la dispensa, basato sulle spese semestrali, mensili e settimanali (queste ultime solitamente riguardano solo prodotti freschi). Ecco che allora possiamo comprare semi, frutta secca, cereali e legumi magari in quantità di modo che siano sempre disponibili in dispensa. Tutto questo ovviamente va a beneficio anche dell’economia della famiglia, poiché è sicuramente anche fonte di risparmio nonostante magari la qualità di ciò che abbiamo acquistato sia aumentata.
Riutilizzo
Un altro cambiamento molto semplice e che per la nostra famiglia è una grande abitudine da diversi anni è il riuso. Quando ci serve qualcosa, prima la cerchiamo usata. Poi, se proprio non è possibile o non è il caso, ci preoccupiamo di trovarla nuova e possibilmente etica, premiando così aziende e rivenditori che si impegnano a fare le cose come si deve.
Rimarrete sbalorditi …. Usato troverete praticamente tutto! Dai pneumatici per l’auto rigenerati, allo smartphone, passando per il forno di casa, al trapano, ai libri per voi e i bambini e soprattutto troverete scarpe e vestiti!
Figli
Quando si hanno dei figli, istintivamente si vorrebbe donar loro il mondo. Questo amore viscerale che proviamo per i nostri cuccioli ci porta - giustamente- a volerli rendere felici. La società in cui viviamo ci induce a pensare che per essere felici bisogna possedere degli oggetti: maggiore il numero degli oggetti, maggiore sarà la felicità.
Se invece osserviamo il bambino, egli ci rimanda il messaggio opposto. Il bambino, così centrato nel qui e ora, trova la felicità DAVVERO nelle piccole cose, per lui ciò che conta davvero è la presenza, l’amore, l’attenzione che gli dedichiamo. Quante volte hanno ricevuto un giocattolo in dono che, tolto l’entusiasmo iniziale è stato presto dimenticato in un angolo della casa? Ecco che allora è importante dei momenti specifici per i doni (compleanni, festività come Natale ) dove possano ricevere dei doni selezionati con cura.
Potete optare per giochi di legno oppure giochi da tavolo, ma anche blocchi da costruzione in plastica eco oppure comprarli di seconda mano, e poi libri, libri, libri! Abbiamo sempre trovato importante regalare ai nostri figli anche dei doni ad altri, come per esempio delle donazioni ad una associazione che si occupa di animali, oppure adozioni a distanza… c’è tantissimo tra cui scegliere, e così impareranno fin da piccoli che la propria felicità si costruisce anche attraverso la felicità altrui, un concetto che è molto importante per guarire questo nostro mondo ferito ed individualista.
Donategli del tempo in più, state in natura con loro: costruite ricordi, date voce ai sogni.
Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno. Forse, lo faranno tutti. (Einstein)
Igiene personale e della casa
Un altro cambiamento molto semplice verso una vita con meno packaging è la routine pulizia della casa- igiene personale. Per la pulizia della casa, si possono scegliere tante possibilità: dai detersivi sfusi all’autoproduzione, passando attraverso detersivi “classici” ma in confezioni di plastica 100% riciclata (tutti noi abbiamo esigenze, disponibilità di tempo e possibilità diverse, ma per ognuno di noi c’è una soluzione!). A noi piace l’autoproduzione, compriamo dunque acido citrico e con quello produciamo uno spray che usiamo per tantissime cose, abbinato a diversi tipi di oli essenziali, in base al caso.
Negli anni dunque abbiamo eliminato i mille flaconi di prodotti diversi. Usiamo un detersivo solido per i piatti, e dopo tanti anni di luffa siamo passati ad una spazzola per piatti in fibra vegetali. Il nostro è un esempio, ognuno poi troverà ciò che si incastra meglio nel proprio quotidiano!
Per l’igiene personali da diversi anni ormai utilizziamo solo shampoo solido, saponi per la doccia e per la pulizia delle mani. Anche il dentifricio si può trovare in confezioni più sostenibili, come vasetti di vetro oppure tubetti di alluminio.
Infine, il mio suggerimento di base resta questo: siate gioiosi, curiosi e propensi a vedere tutto questo come una occasione di fare meglio, di fare diverso.