Riscoprire la vita all’aria aperta
Pubblicato
6 anni fa
La Redazione di Macrolibrarsi
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Crescere a contatto con la natura favorisce lo sviluppo del cervello dei bambini
In un’epoca in cui le giornate sono tutte programmate e ogni giorno giochiamo all’incastro con le tante attività, può essere una soluzione fare un passo indietro e ricordarsi da dove veniamo.
Il contatto con la natura diventa strumento di sviluppo fondamentale per la crescita di ogni bambino.
Tempi moderni e ritmi accelerati
Arriva un momento nella vita di ognuno di noi, in cui è necessario tirare le famose somme e porre l’attenzione sulle cose davvero importanti della vita. Come fare? Spesso non facendo nulla, limitandoci a osservare quello che ci circonda.
Non siamo solo noi adulti a vivere giornate all’incastro ma anche i bambini, spesso sin dalla tenera età.
Già in età da scuola materna, i bambini hanno moltissimi impegni, anche nel dopo scuola. Ore passate sui banchi o all’interno di edifici chiusi per poi uscire e chiudersi in altre strutture per seguire il corso di danza, di pianoforte, di pattinaggio, di calcio o di una qualsiasi altra attività. E il tempo vissuto all’aria aperta si riduce drasticamente, soprattutto in autunno e in inverno.
La credenza che il freddo faccia ammalare non è reale: non è il freddo a far ammalare, sono le difese immunitarie basse. Trascorrere del tempo all’aria aperta aiuta a rinforzare il sistema immunitario.
La natura favorisce lo sviluppo del cervello nei bambini?
Diversi studi hanno dimostrato che il contatto con la natura è fondamentale, per gli adulti ma anche e soprattutto per i bambini. Favorisce un corretto rinforzo immunitario e stimola il sistema nervoso, favorendo l’immaginazione, il pensiero logico, la capacità di osservazione e l’empatia.
La natura viene chiamata madre non a caso. È portatrice di grandi insegnamenti e coadiuva la crescita, come ogni buona mamma sa fare.
Uno degli studi più conosciuti è quello portato a termine dal Barcelona Institute Global Health, guidato dal professor Michael Jennet, esperto di Scienza della salute dell’ambiente e dai dottor Jesus Pujol e Jordi Sunyer, ricercatori presso il Global Institute. Ne esistono altri effettuato presso l’università di Toronto e nel sud Carolina, negli Stati Uniti.
Tutti convergono sullo stesso risultato: il contatto con la natura favorisce l’intelligenza nel bambino perché lo porta in contatto con la sua stessa natura.
I ricercatori hanno monitorato il cervello dei bambini prima e dopo l’esperienza: hanno notato variazioni di volume sia nella materia grigia che nelle cortecce cerebrali, riscontrando una maggiore memoria e una riduzione della disattenzione.
Bambini e biofilia
La biofilia è l’amore per la vita: essendo esseri viventi, abbiamo bisogno del contatto con l’energia della terra, per sviluppare correttamente le nostre capacità e il nostro senso emotivo.
Vivere a contatto con la natura, permette al bambino di vincere le paure, entrare in contatto con animali e insetti, confrontarsi con le sue capacità e svilupparle. Privare o limitare il bambino del contatto con la natura, limita le potenzialità della sua crescita.
La biofilia ha un ruolo fondamentale nella formazione della personalità di ogni individuo: può determinare lo sviluppo di un sentimento di insensibilità verso la natura e mancato rispetto di se stessi e degli altri.