Raccontarlo - Estratto dal libro "La Meraviglia dell'Essere" di Jeff Foster
Pubblicato
8 anni fa
Jeff Foster
Life Without a Centre
Leggi un'anteprima del libro di Jeff Foster "La Meraviglia dell'Essere"
Io non mi considero un insegnante. Vedete, non ho nulla da darvi. Non ho nulla che voi non abbiate.
Semplicemente non ho niente da insegnare, ma forse – forse – ho qualcosa da raccontare. E se si riesce a vedere davvero cosa si racconta in questo libro, si vedrà anche che lo racconto solo a me stesso, perché io sono ciò che siete voi.
Al di là delle nostre storie di vita, non c'è nulla che possa separarci in alcun modo. Questa non è una comunicazione da persona a persona, da individuo separato a individuo separato, da insegnante a studente, ma una condivisione della vita con se stessa. Fondamentalmente, quindi, in realtà non è affatto una “condivisione”… Ma qui tocchiamo i limiti del linguaggio!
Il linguaggio non può dire ciò che non può essere detto. Ma forse il linguaggio, usato in un certo modo, può aiutare a indicare ciò che non può essere detto.
Ora, ecco la buona notizia: non c'è bisogno che comprendiate nulla di quanto viene detto qui. Al di là del tentativo di comprensione della mente, e al di là di qualunque confusione che possiate sperimentare mentre leggete, può esserci una risonanza, un riconoscimento, un sapere che è più profondo di qualsiasi parola.
Un sacco di persone leggono i miei libri e mi dicono che non capiscono cosa vi si dice, ma allo stesso tempo lo sanno, e l'hanno sempre saputo. Non lo comprendono, ma lo conoscono in modo più chiaro e più diretto di quanto abbiano mai conosciuto qualunque cosa.
Io non sono qui per insegnarvi qualcosa, ma forse sono qui per ricordarvi qualcosa che sapete già.
Questo libro potrebbe mettere alla prova le vostre concezioni riguardo a cosa sia o non sia la “spiritualità”. Metterà in discussione, anzi, l'idea che nel mondo esista qualcosa che sia separato da qualsiasi altra cosa, che ci sia un cercatore separato da ciò che si cerca, che ci sia un me separato da te, che l'illuminazione non sia già qui, che il Regno dei cieli si trovi al di là, che l'Unità sia da qualche parte là fuori.
Questo libro, in realtà, è sulla fine della ricerca, la fine della lotta, la fine della sofferenza, la fine dell'idea che siate persone piccole in un mondo grande, in qualche modo separate dalla completezza. Indica una delicata esplosione in qualcosa di molto più potente, molto più gioioso, e molto più semplice di qualsiasi cosa ci fosse stata promessa dagli insegnamenti del mondo. Indica il ritorno a casa.
La fine della ricerca spirituale è un'accettazione assolutamente radicale di ciò che è. E quest'accettazione, questo vedere in trasparenza e al di là, non viene compiuta da voi, dall'individuo. Quest'accettazione non è un fare, non un conseguimento, non il risultato di nulla. Quest'accettazione è nella natura delle cose, come già sono.
Già ora, tutto sorge spontaneamente, liberamente, di propria iniziativa.
Già ora, l'universo accetta tutto, incondizionatamente, per com'è.
Già ora, come il Buddha vide con tanta chiarezza, non esiste un sé separato.
Questo è il mistero che esploreremo.