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Quale cottura utilizzare per i cibi?

Pubblicato 8 anni fa

La Redazione di Macrolibrarsi
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Ecco come preparare il vostro cibo

Indice dei contenuti:

L’importanza di cucinare

I ritmi di vita occidentali sono spesso accelerati e non tengono conto delle reali esigenze dell’essere umano. Alzarsi prima dell’alba e andare a dormire tardi la sera, impiegando ogni ora della giornata per compiere un’attività, è un ritmo lontano dalla biologia dell’uomo.

Quando ci si ferma un attimo a pensare? Quando ci si ritaglia un momento per stare tranquilli e riflettere su quello che stiamo facendo? Tutto il nostro stile di vita risente di questi ritmi forzati e anche la nostra alimentazione. Spesso non si ha voglia (o tempo) di dedicare spazio al cucinare. Nel peggiore delle ipotesi si ripiega su piatti già pronti, surgelati, da riscaldare che di proprietà nutritive hanno poco o nulla. In questo modo, l’organismo diventa sempre più carente dei nutrienti necessari per mantenerlo in salute.

È importante ritagliare del tempo alla cucina, senza per forza dover preparare cibi elaborati o complicati! Una semplice verdura cruda, qualche cereale integrale, un po’ di proteine…. Cibi semplici ed essenziali.

Il cibo che noi prepariamo ha una valenza diversa rispetto a quello acquistato già pronto o addirittura lavorato dalle grandi industrie! Avrà un effetto diverso a livello nutrizionale ma anche energetico.

La cottura dei cibi: ad ognuno la sua

Altro aspetto importante del cucinare, è la tipologia di cottura. I cibi subiscono delle variazioni a seconda della cottura utilizzata. Si potrebbe approfondire questo aspetto, come vedremo, anche in base alla costituzione individuale. Ogni persona, in base alle sue caratteristiche fisiche, beneficia più di una cottura piuttosto che un’altra.

Esistono tre tipi di cottura principali:

  • bollita o lessata
  • scottata sul fuoco
  • al forno

Questi sono i tre metodi più utilizzati per preparare i cibi. Quando scegliere uno piuttosto che un altro? In base all'effetto che queste cotture producono sui cibi.

La bollitura dei cibi serve per imprimere maggiore calore a quel cibo e quindi possiede un effetto riscaldante nel corpo. Il cibo bollito si arricchisce anche in acqua.

La cottura definita scottata è quella cottura che prevede l’utilizzo del fuoco (spesso medio-alto) per pochi minuti per scottare i cibi e cucinarli più all'esterno che all'interno. Questo tipo di cottura è più fresca e non riscalda l’organismo.

La cottura al forno è quella che raggiunge le temperature maggiori e in questo caso, il cibo acquisisce molto calore. 

Costituzioni fisiche e cotture dei cibi

Ogni persona ha una sua costituzione fisica e dovrà scegliere un tipo di cottura piuttosto che un altro, a seconda anche della condizione di salute in cui si trova.

Se si tende a trattenere i liquidi corporei, certamente la cottura bollita non è la più indicata, meglio quella scottata o al forno.

Se una persona avverte poco il freddo, ma sente spesso il caldo (anche quando le temperature scendono) può utilizzare la bollitura o la scottatura ed evitare le cotture prolungate al forno.

La cottura al forno è da preferire nelle persone che sentono spesso la sensazione di freddo, perché è un tipo di cottura che riscalda l’organismo. 


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