Perché in India le mucche sono sacre?
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1 anno fa
Una delle cose che più sorprende e resta più impressa andando in India sono le mucche che camminano indisturbate tra la gente, nelle città e… perfino in autostrada...
Di certo non è un segreto che la stragrande maggioranza degli indiani seguano un’alimentazione non-violenta. È altrettanto noto il fatto che in India le mucche siano considerati animali sacri. Ma ti sei mai soffermato a chiederti il perché?
La storia della mucca sacra
Tanto tempo fa, un 25 dicembre, nacque un bambino, un bambino predestinato, nato in circostanze particolari e sotto l’influenza di benevoli astri e dei migliori auspici. Questo fatto diede parecchio fastidio al re locale che, sentendo minacciato il suo trono, decise di far uccidere tutti i bambini del regno… Se ti sembra di aver già sentito questa storia o se pensi di aver capito di chi io stia parlando, aspetta ancora qualche istante prima di trarre le tue conclusioni!
Siamo nel 3200 a.C. e a Vrindavan, una piccola cittadina nel nord dell’India, nasce Krishna. Si ritrova in una famiglia composta dal padre Vasudeva, la madre Devaki e da altri 7 fratelli. Il re locale aveva avuto la predizione che sarebbe stato ucciso da uno di quegli 8 bambini. Quindi, ordina l’omicidio di tutti i figli di Vasudeva e Devaki. Ne riesce ad eliminare 7, ma Krishna si salva. E si è salvato grazie al fatto che un pastore di nome Nanda lo avesse preso a casa con sé.
Il cattivissimo re non si dà per vinto e ingaggia un vero e proprio killer per andare a rintracciare e uccidere Krishna.
Il killer riesce ad individuare il nascondiglio, ma Krishna riesce a ben mimetizzarsi in mezzo a tutti i bambini del regno e la scampa. Avvisato di questo fatto il re dà l’ordine di ucciderli tutti, sperando così di eliminare definitivamente anche il suo rivale. Avviene così la strage di bambini a Vrindavan, ma Krishna riesce a salvarsi.
E non solo, riesce anche a sconfiggere il demone/killer e a liberare la città dall’incubo del giogo reale. Il nome di questo killer così spietato, definito come un demone negli antichi testi, è Putana. Da qui probabilmente, credo, il famoso modo di dire: “porca..…!”.
Krishna per ringraziare il pastore che gli aveva dato riparo e protezione benedice il suo bestiame composto da mucche. E d’ora in poi la mucca sarà sacra!
Krishna in seguito diverrà anche il protettore delle mucche e per questo è conosciuto anche con il nome di govinda.
Altri animali sacri oltre alla mucca
Questa la storia delle vacche sacre (gau ma, in sanscrito), ma nella tradizione vedica non troviamo solo le mucche come animali divini, ma diversi altri sono associati a varie divinità. I più noti sono: l'elefante-Ganesh, scimmia-Hanuman e la tigre-Durga. Menzione a parte per il topo: considerato sacro e per questo a lui è stato dedicato il karni mata mandir: il famoso tempio abitato da migliaia (milioni? Miliardi?) di topolini.
Negli ultimi anni il governo sta cercando di spostare le mucche dalle metropoli e metterle a dimora in speciali ranch nelle campagne. Questo sia per questioni igieniche che per contrastare il commercio illegale che ne viene fatto. Teniamo presente che in India macellare una mucca è considerato un vero e proprio reato, punito con la prigione.
L’opera è naturalmente di proporzioni mastodontiche e, almeno fino alla mia ultima visita (2018), non proprio riuscita in pieno. Le mucche sono effettivamente diminuite, almeno nelle grandi città, ma non certo sparite. Forse correre il rischio di calpestare qualche cacca di mucca non è una cosa piacevole, ma questo porta sicuramente a prestare molta più attenzione al cammino che si percorre e offre la possibilità di fare e ricevere qualche coccolina da parte di questi dolcissimi esseri viventi!
Il significato di Vrindavan
In conclusione torniamo un attimo alla città di Vrindavan e al significato del suo nome: Vrinda-van, in sanscrito significa letteralmente foresta di basilico. Il basilico è considerato una pianta sacra e per questo motivo tutti gli antichi templi indiani sono stati costruiti sopra a terreni in cui il basilico era in grado di crescere in maniera copiosa. In altre occasioni, prima di costruirvi sopra templi o anche altri tipi di strutture, il terreno veniva e viene coltivato a basilico per testarne le qualità vitali.
Non certo a caso i templi occidentali vengono anche chiamati basiliche.
Fuori e dentro, il viaggio continua
namaste