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Pasta madre: cos’è e come usarla

Pubblicato 9 anni fa

La Redazione di Macrolibrarsi
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Perché è salutare utilizzare la pasta madre

Indice dei contenuti:

Cos’è la pasta madre

Fino a qualche decennio fa, le nostre nonne preparavano il pane e i prodotti da forno in casa e utilizzavano la pasta madre per renderli più morbidi e soffici.

La pasta madre è un lievito naturale che si ricava dall’attivazione di un composto a base di acqua e farina. Può essere utilizzato per qualsiasi tipo di preparazione che richieda una lievitazione, rendendo gli alimenti più digeribili e leggeri. La pasta madre può essere impiegata sia per la realizzazione di dolci da forno che di preparazioni salate, come la focaccia, la pizza o le torte salate.

È un alimento naturale perché proviene dalla conservazione di un composto a base di acqua e farina che sviluppa proprietà simili ai lieviti chimici o a quello di birra.

Si sa che spesso i lieviti creano intolleranza, perché continuano il processo di lievitazione all’interno dello stomaco, provocando quella sensazione di gonfiore e pesantezza dopo mangiato.

Come preparare la pasta madre in casa

La pasta madre è un lievito naturale e come tale va conservato in frigorifero. Decidere di utilizzare la pasta madre è una scelta che richiede poi cura, ma è semplice da preparare e mantenere.

Cosa serve per preparare la pasta madre:

  • 200 grammi di farina, preferibilmente biologica e integrale o semintegrale macinata a pietra, in modo da mantenere vive le proprietà organolettiche e nutrizionali
  • 100 ml di acqua tiepida

La pasta madre, prima di poterla utilizzare per la preparazione di ricette, va attivata ovvero va innescato il processo di fermentazione per stimolarne l’attività lievitante.

Basta miscelare gradualmente l’acqua tiepida alla farina fino a formare un composto che non sia troppo appiccicoso. Si dispone poi in un contenitore di vetro molto capiente precedentemente infarinato e si incide con una X sopra (il composto tenderà ad allargare).

Si copre con pellicola e un panno asciutto e si lascia riposare per 3 giorni in un ambiente di circa 18-22 gradi.

Se vicino vi è anche delle frutta ancora meglio, perché facilita il processo di fermentazione.

Come rinfrescare la pasta madre

Dal composto di pasta madre che si otterrà successivamente ai tre giorni, si prelevano 200 gr e si rinfrescano aggiungendo la stessa quantità di farina e la metà di acqua (200 grammi di farina e 100 ml di acqua).

L’aggiunta di altra farina favorisce il meccanismo di fermentazione già avviato. Il processo si ripete per 2 settimane lasciando riposare il nuovo rinfresco sempre per 3 giorni.

Alla fine delle due settimane, la pasta madre potrà essere utilizzata e andrà conservata in frigorifero. La procedura di rinfresco andrà effettuato ogni settimana circa.


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