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Meningite in Toscana

Pubblicato 9 anni fa

La Redazione di Macrolibrarsi
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Cosa è accaduto in Toscana per i casi di meningite

Indice dei contenuti:

La situazione in Toscana rispetto ai casi di meningite

Nelle ultime settimane, i giornali hanno riportato spesso notizia di casi di meningite nella regione Toscana. Come spesso accade dinnanzi a patologie che arrivano in modo repentino e in altrettanta maniera causano gravi danni alla salute, anche in questo caso la preoccupazione e il timore sono subito cresciuti.

L’allarmismo non è mai una buona reazione agli eventi della vita, anche quelli più gravi.

Un atteggiamento invece più assennato è quello di mantenere la calma, utilizzare sempre la ragione e soprattutto informarsi con attenzione da fonti certe.

In Toscana si sono manifestati alcuni casi di meningite: le cause del perché si siano concentrate in questa zona non sono chiare. Alcuni medici hanno attribuito la responsabilità alla presenza sempre più massiccia di stranieri di origine africana sul territorio italiano, altri invece sostengono che il ceppo batterico riscontrato nei casi di meningite in Toscana risulti essere diverso da quello che si evidenzia in Africa.

I diversi ceppi di meningite in Toscana

Gli agenti patogeni e possono essere molti: le forme più comuni sono solitamente di tipo batterico o virale.

La meningite virale viene anche definita asettica: non è contagiosa e le persone possono ristabilirsi in una settimana circa. La meningite batterica invece può essere causata da vari tipi di batteri.

Il ceppo di meningite maggiormente riscontrato in Toscana è quello di tipo C, nello specifico meningococco C, sotto gruppo St11.

Per l’esattezza, il ceppo maggiormente diffuso in Africa è quello di tipo A, ma molti esperti non escludono che il virus possa essersi diffuso per la maggiore frequenza di stranieri sul territorio italiano, provenienti da molte zone del mondo.

Quale fascia di età è stata maggiormente colpita in Toscana?

La meningite colpisce soprattutto i bambini e i ragazzi: in toscana non sono comunque mancati casi di persone dai 60 anni in su.

Rimane di fatto che la fascia di età più colpita rimane quella infantile, ma una certa prudenza è da adottare anche per le persone più adulte.

Dagli 11 anni in su, la regione Toscana ha previsto la diffusione gratuita di vaccini, ai quali le persone potranno sottoporsi in via volontaria.

La meningite in Toscana (da meningococco, come si è detto) viene definita anche purulenta, per il fatto che i batteri producono una sostanza che attacca l’encefalo rendendola anche la forma di meningite più contagiosa.

Come sempre, sarebbe opportuno chiedersi quale sia l’origine di questa diffusione: 16 sono stati i casi da inizio 2016 e 38 nell’anno 2015. Sarebbe opportuno chiedersi come fare per rafforzare il nostro organismo e rendere il sistema immunitario in grado di far fronte agli attacchi esterni. La meningite in Toscana è un fenomeno che andrebbe studiato con maggiore attenzione, proprio per capirne le origini e i perché reali che ci stanno alla base.

 

 

 

 


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