Le Emozioni come Via di Guarigione
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3 anni fa
La riconnessione con il nostro sentire è la chiave per curare il mondo
Fin da quando siamo bambini ci insegnano che alcune emozioni sono sbagliate. “Non devi essere triste”, “non devi arrabbiarti”, “non piangere”.
Cresciamo con la consapevolezza che alcune delle emozioni che sentiamo non sono legittime, non sono belle, non sono sane.
Diventando adulti impariamo quindi a controllarle, che spesso significa nasconderle, e passiamo il tempo cercando di escluderle dalla nostra vita. Il risultato, se ci guardiamo un attimo attorno, è un mondo fatto di individui soli e infelici, che non conoscono se stessi e non sanno relazionarsi intimamente con l’altro.
Abbiamo impiegato 50 anni per costruire città e case sempre più grandi e distanti dalla natura. Questo ha avuto ripercussioni ambientali e sociali pesantissime.
Abbiamo accumulato beni di ogni tipo, abbiamo migliorato il nostro sostentamento e implementato le nostre tecnologie, abbiamo fatto passi da gigante nella scienza della cura, ma tutto questo non ha migliorato affatto il nostro senso di isolamento e il nostro malcontento.
Perché nessuno ci ha insegnato a vivere in armonia con noi stessi, con gli altri e col mondo, che sono tutte stanze della nostra vera e unica casa.
Dovremmo educare i bambini a vivere insieme agli altri, alla natura, nel mondo, come fossimo tutti parte di una grande famiglia. Invece li istruiamo alla filosofia del proteggersi, competere, lottare. E così finiamo per temere il prossimo, anche se in fondo temiamo solo ciò che non conosciamo, nell’altro e in noi stessi.
Ritornare alla natura come soluzione
Qual è la soluzione? Forse un ritorno alla natura, che ci riporti automaticamente al nostro nucleo, quello che ci dice che dentro di noi c’è qualcosa che vive e che sente.
Noi siamo completamente interdipendenti dalla vita del pianeta e del cosmo, parliamo il loro stesso linguaggio.
Tutto ciò che è vivente è in uno stato di continua rinascita e interconnessione.
L’inverno lascia il posto alla primavera, i semi germogliano, i rami fioriscono fino a portare frutti, il tutto grazie alla luce del sole. Lo stesso accade all’uomo, che ha le sue stagioni, i suoi inverni e le sue primavere interiori, che seguono le onde e il flusso delle esperienze della vita.
La stagione fredda diviene quel periodo buio che ognuno deve attraversare quando accadono circostanze avverse, come un lutto, una malattia, una separazione, un problema finanziario.
Purtroppo, seppur siamo diventati molto potenti nell’utilizzare le forze del mondo esterno, siamo del tutto incapaci quando si tratta di riconoscere e utilizzare le potenti energie del nostro mondo interiore. E così ci troviamo schiavi, anziché padroni, di noi stessi.
Troppo spesso ci dimentichiamo che solo dentro di noi ci sono le risorse e le soluzioni per tutti i problemi e i mali del mondo.
Anche se può sembrare poco pratico e forse un po’ utopico, dovremmo sempre avere a mente che la riconnessione con il nostro sentire è la chiave per la guarigione dell’umanità, e con lei, del mondo intero.
La natura, da sempre maestra, da sempre in ascolto
Madre Natura ci insegna che ad ogni morte invernale corrisponde sempre una nuova rinascita, un’apertura alla luce della nuova stagione.
Quando permettiamo al nostro mondo interiore di aprirsi e germinare, seguendo i suoi tempi naturali di sviluppo, questo fiorisce.
La sofferenza per esempio, se smettiamo di negarla e di rifiutarla, e iniziamo ad accoglierla e ad ascoltarla, ci trasforma profondamente, lasciando spazio al nuovo.
Ed è da questo atteggiamento di ascolto, di amore verso noi stessi, che può avere inizio il nostro viaggio iniziatico dentro di noi, nella verità delle nostre emozioni.
Questo è un viaggio che non si può fare con la mente razionale, ma attraverso il sentire ancestrale, arrivando a conoscere il vuoto, andando al di là di ciò che siamo abituati a essere, oltre quella saturazione affollata di pensieri, credenze e giudizi che ci riempie la testa, oltre la miriade di opinioni, di ciò che vogliono gli altri, di ciò che penso che dovrei essere, di ciò che la società impone.
Riscopri la luce che è in te
Lasciando tutto questo permettiamo a una nuova luce di entrare, di riscaldare e trasformare, come fa il sole con i semi che piantiamo.
In questo percorso di riscoperta di noi stessi e delle nostre emozioni più autentiche, l’albero del Frassino ci accompagna a purificare la nostra visione interiore.
Vedere significa osservare con curiosità e meraviglia la nostra immagine. A volte occorre disfare corazze, squame e calare maschere. Lo Spirito del Frassino veglia su questo processo con lignea fermezza e amore liquido, permettendo a ciascuno di potersi specchiare per vedere chiaramente chi è.
Questa è la partenza di ogni autentica avventura nei mondi dell’esistere, verso la guarigione di noi stessi e dell’umanità.