La voce delle erbe spontanee
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6 anni fa
Amiche dalle mille proprietà con rilevanti effetti benefici per la salute dell'uomo e della terra
Le erbe selvatiche, un po’ pazze e neglette, sono sorelle meravigliose. Portano alla luce tanti aspetti del paesaggio, dei luoghi e delle persone. Ognuna di loro arriva sulla terra per svolgere un compito e la terra le partorisce possedendone tutti i semi. Le osservo e le studio in ogni stagione, partecipo ai loro movimenti, alle migrazioni, al loro lanciarsi nei campi per raccontarci i nostri errori agronomici.
I pianeti e le erbe: elementi viventi in perenne sintonia
Le erbe selvatiche sono in contatto con i movimenti celesti e prosperano o meno a seconda delle congiunture astrologiche. In questo anno in cui, secondo la sequenza caldeica, abbiamo la luna in risalto fra i sette pianeti, stanno crescendo tutte le erbe selvatiche lunari. Bordi di siepi invasi da Lunaria, vigne arrossate da Fumaria e la Aparine che striscia ovunque.
Amiche o nemiche?
Queste “erbacce” entrano quotidianamente in relazione con noi, accompagnando in modo incredibile e inaspettato i nostri passi.
La tendenza è quella di combatterle e di ignorarle. Le diserbiamo con acerrime lotte, e solo talvolta le rivalutiamo, quando, tornando bambini, scopriamo che alcune di loro sono commestibili.
È solo allora che un barlume di gratitudine si accende nei nostri occhi. Ma quanta solitudine c'è nelle nostre campagne invase dalla monocultura, nei nostri giardini rasati e perfettini, nei nostri orticelli asettici dove queste erbe vengono trattate come nemiche?
Cosa hanno da dirci?
I loro canti raccontano una vita coraggiosa, fatta di profumi che stuzzicano i nostri sensi, di micronutrienti che catalizzano i processi della salute. Le selvatiche, sono erbe solidali dalle quali la società contemporanea dovrebbe cogliere l'esempio: si aiutano fra di loro e creano stretti grovigli di biodiversità, ricettacoli utili di vita animale, molecole ad anelli aromatici complessi che richiamano vita nel terreno.
Le erbe a servizio della terra...
Le selvatiche si occupano di coprire il suolo, di proteggerlo dal dilavamento, dai raggi cocenti del sole estivo che manderebbero in cenere batteri e funghi. Le selvatiche si attaccano al pelo degli animali per disperdere i loro semi, passano intestini di vari animaletti per nascere, si lasciano calpestare per sentirsi vive, ospitano copule e lune di miele di lucciole e grilli. E tutte che si donano e si danno in una abbondanza senza fine.
Non sempre serve analizzare il terreno per capire la sua struttura, i suoi nutrienti o le sue caratteristiche. Basta vedere che selvatiche vi crescono. Un terreno abbandonato dalla buona cura del contadino si riempie di Euforbia. La Gramigna tenta, invece, una rivitalizzazione di un terreno costipato, il Romice lavora il terreno argilloso con ristagno sotterraneo, l’Ortica nobilita accumuli di composti azotati grezzi.
...E quelle che si donano all'uomo
E poi ci sono le selvatiche che si fanno trovare sui nostri passi per ricordarci chi siamo, e nei loro fiori troviamo il punto di contatto con l’anima. La Fanciullaccia, spettinata e anarchica, la Pimpinella che con il sorriso nutre il sangue, l’Anagallide che ci libera da catene, lo Specchio di Venere che ci racconta la nostra origine, il Papavero che ci spinge al coraggio sovversivo, il Tasso Barbasso che si presenta alle porte delle città per ricordarci di essere obbedienti a noi stessi. Ogni gesto della natura ci viene incontro per rapirci all’amore, e le erbe selvatiche ci fanno spiriti liberi!