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La ricerca psichedelica: passato, presente e futuro

Pubblicato 11 anni fa

Leggi in anteprima un brano estratto dal libro "Guarire le Ferite più Profonde", scritto da Stan Grof

L’uso dell’LSD era talmente incoraggiato, in quanto strumento straordinario di apprendimento non convenzionale, che diventò possibile, per gli psichiatri e gli psicologi clinici, per gli studenti di medicina e per le infermiere, passare alcune ore in un mondo simile a quello dei loro pazienti e, come risultato, comprenderli meglio, essere in grado di comunicare più efficacemente con loro e perfino riuscire a curarli meglio.

Migliaia di professionisti dell’igiene mentale approfittarono di questa opportunità più unica che rara.

Queste sperimentazioni produssero risultati sorprendenti e sconcertanti.

Non solo fornirono un accesso molto più profondo al mondo interiore dei pazienti psichiatrici, ma rivoluzionarono anche la concezione della natura e delle dimensioni della psiche e della coscienza.

Molti dei professionisti che si sottoposero a esperimenti di questo genere scoprirono che il modello della psiche al quale si faceva riferimento, limitato alla biografia postnatale e all’inconscio individuale illustrato da Freud, era superficiale e inadeguato.

Fu in quel periodo che la mia nuova mappa della psiche, emersa da queste ricerche, si arricchì di due vasti territori transbiografici: il livello perinatale, strettamente collegato al ricordo della nascita biologica, e quello transpersonale, nel quale vanno compresi i territori storici e archetipici dell’inconscio collettivo descritto da C.G. Jung (Grof 1975, Jung 1981).

I primi esperimenti con l’LSD mostrarono anche che l’origine dei disordini emotivi e psicosomatici non si limita ai ricordi traumatici dell’infanzia, come sostenuto dalla psichiatria tradizionale, ma affonda le sue radici in un’area molto più profonda della psiche, cioè nei livelli perinatale e transpersonale (Grof 2000).

Tale sorprendente rivelazione fu accompagnata dalla scoperta dei nuovi potenti meccanismi terapeutici che operano su questi livelli profondi della psiche.

 

 

Dalla sofferenza al Sole Nero

Dipinto di una seduta psichedelica, nel quale il Sole Nero è simbolo del nucleo più intimo dell’essere umano, il Sé divino.

Le pennellate rosse verticali (qui in grigio scuro) rappresentano la sofferenza che l’essere umano deve sopportare per collegarsi alla sua vera natura.


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