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La noia: un'emozione da apprezzare

Pubblicato 4 anni fa

Prima di esporti le mie idee e le mi considerazioni circa la noia vorrei sottoporti un paio di domande.

  • Quando sei in coda stai: perdendo tempo o guadagnando lentezza?
  • Per te la noia è: un’emozione negativa o un fatto?

Riflettici qualche istante, e buona lettura.

Indice dei contenuti:

Che cos'è la noia?

La definizione da vocabolario di noia è: "Senso di malessere interiore connesso ad una prolungata monotonia dovuta all’assenza di azione o prospettive".

Da questa breve definizione possiamo cogliere appieno la mentalità occidentale e il fulcro della faccenda: siamo la società del fare e se non facciamo ci annoiamo! E poi quel senso di frustrazione causato dalla noia non potrà fare altro che portare malessere al nostro interno.

Dalla definizione possiamo anche cogliere un altro atteggiamento tipico di questa parte del Mondo: l’abitudine a focalizzarci sul dopo e non sull’adesso! E poi quelle continue aspettative deluse non potranno fare altro che portare malessere al nostro interno.

Certo la Bhagavad-gita ci dice chiaramente che l’azione è meglio dell’inazione e che senza agire non è possibile nemmeno mantenere il corpo in vita, ma prima di agire dobbiamo Essere e soprattutto dobbiamo conoscerci, altrimenti quando agiremo, chi agirà?

Leopardi e la noia

Ma torniamo alla noia e proviamo a cambiare prospettiva.

È sempre questione di prospettiva. Prendiamo ad esempio Giacomo Leopardi. E non serve essere esperti di poeti o di poesie per leggere Leopardi o chiunque altro: in prima elementare hanno insegnato a leggere e quindi leggo. Hanno anche cercato di insegnarmi a vedere e a leggere le cose con i loro filtri e la loro prospettiva, ma non ci sono quasi mai cascato e piuttosto ho spesso cercato di dare IO un senso a quello che leggevo. E leggo.

Tutto questo preambolo per dire che leggendo Leopardi da ignorante, quindi senza conoscere o provando a rimuovere le etichette che gli hanno affibbiato, ci possiamo abbastanza facilmente accorgere di ben altro! Ovvero che lui è stato e i suoi scritti sono altamente introspettivi, psico-analitici e spiritualmente molto elevati.


Anche il dolore che nasce dalla noia è più tollerabile assai che la noia stessa


Ma cosa ci potrebbe essere, riguardo la noia, di più profondo e positivo?

Lui dice che la noia è sì intollerabile, ma se riesci a fare il piccolo sforzo di andare oltre la noia, cioè lo sforzo di ascoltarti e cogliere ciò che la noia produce in te, già stai rendendo la noia più piacevole. E soprattutto molto più utile a te stesso e al tuo percorso sul pianeta Terra.

Ancora una volta mi sento di confermare che le poesie non vanno sapute a memoria, ma vanno sapute leggere e capite! Dobbiamo coglierne il senso profondo e la musicalità, non impararle a memoria come degli inutili robottini!

I benefici della noia

Attualizzando e cambiando prospettiva: come puoi fare ad ascoltarti? Come puoi fare a trovare il tempo per ascoltarti? Semplicissimo: non devi avere null’altro da fare, devi annoiarti!

E qui nasce l’importanza fondamentale della noia.

Se non stiamo nella noia stiamo evitando di ascoltarci.

Troppo spesso evitiamo il silenzio della noia rompendolo con il cellulare, Facebook, Instagram o un articolo su Macrolibrarsi… Ah no, quello va bene!

Da dove nascono le idee? Da dove nasce la creatività? Dalla noia! E non ce lo ha detto un mistico indiano, ce lo ha detto Giacomo Leopardi, ma noi abbiamo preferito etichettarlo come uno sfigato depresso e a posto così!

E a questo punto io mi chiedo: ma quanta paura fanno le persone che portano a riflettere?

Facci caso, le etichette, tutte le etichette, portano esattamente in quella direzione: la terribile direzione della non-riflessione autonoma!

Dobbiamo stare nella noia per poter avere il tempo, il modo e l’opportunità di riflettere e pensare con la nostra testa. Altrimenti saremo degli efficientissimi robot, ma non più certo degli esseri umani senzienti. Saremo degli esseri facenti, ma non pensanti.

Ritorniamo alla noia, che non è noia, che non è tempo perso, ma può essere una meravigliosa opportunità di ascolto della nostra mente: dei NOSTRI pensieri e delle NOSTRE emozioni. Degli effetti che il fuori produce sul dentro, il NOSTRO dentro.

Ascolta il tuo io interiore

Prova a ricordarti quando eri bambino, ricordi quando hai sviluppato le idee e i giochi più divertenti? Quando hai sviluppato la tua creatività? Proprio quando non avevi nulla da fare!

Ritorniamo lì e soprattutto lasciamo che i bambini intorno a noi si annoino, lasciamo anche a loro la meravigliosa opportunità di creare in autonomia.

Da una prospettiva spirituale possiamo dire che quando ci annoiamo e per questo stiamo male, significa che siamo completamente scollegati dal nostro IO.

Dentro di noi ci sono un sacco di cose da scoprire, non facciamoci sopraffare dai lati negativi della noia. Non facciamoci sopraffare dagli stati mentali imposti da altri che spesso dominano la nostra mente. Prendiamo in mano noi la situazione, prendi in mano TU la TUA situazione: il tuo corpo, la tua mente e il loro ‘star bene’.


Per chi l’ha dominata la mente è la migliore amica, ma per chi ha fallito resta la peggior nemica. Una persona deve servirsene [della mente] per liberarsi, non per degradarsi.
Bhagavad-gita


E una volta che il pensiero è chiaro e amorevole nella mente, possiamo goderne nell’azione!

Nella mia vita ho conosciuto tanti yogi che passano ore ed ore a meditare fermi immobili, senza fare nulla, e li ho visti sempre tutti sorridenti. Posso affermare con assoluta certezza di non aver mai conosciuto uno yogi annoiato! E sono certo che sia perché danno più importanza alla meraviglia del Mondo dentro, piuttosto che alla vanità e vacuità del Mondo fuori.

Concludendo, quando ti annoi non tirar fuori il cellulare o altri marchingegni-spegni-cervello, ma stai nella noia-accendi-cervello!

Fuori e dentro, il viaggio continua
namaste

Per approfondire puoi leggere:

Il libro di Edoardo:


Ultimi commenti su La noia: un'emozione da apprezzare

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 11/06/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 11/06/2025

A ben vedere, niente come la noia ci porta a pensare di più, perché in genere succede quando siamo da soli, non abbiamo nulla da fare o siamo in quel momento in cui nulla ci stimola e soli con i nostri pensieri ci risolleviamo da quel torpore stimolandoci a utilizzare l'intelletto e ritornare in azione. In pratica, toccato il fondo son si può che risalire. Grazie per questo bel punto di vista per non "annoiarci".

Gilia M.

Recensione del 20/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 20/05/2025

In effetti fare le code non mi ha mai annoiata, al massimo tiro fuori il libro dalla borsa e leggo. Inoltre, non la trovo negativa anzi mi fa capire che magari in quel momento quando sento veramente noia e non alle code, più spesso se sono sola in casa è ho finito tutto il tran tran della giornata, vuol dire che ho tempo per fare altro di più creativo che mi "risvegli" invece di farmi annoiare.

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