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Integrazione con le piante: non solo concentrazione ma anche ricchezza

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 5 anni fa

Come si fa a valutare la qualità di un prodotto a base di piante officinali, per esempio un integratore?

Spesso l’elemento che viene considerato distintivo è la concentrazione di una o più sostanze attive contenute nella pianta: il calcolo di questa concentrazione è detto titolazione ed è indicato sulla confezione nella lista ingredienti con una percentuale.

Per questo molti prodotti presentano titolazioni elevate, a dimostrazione della loro efficacia e della loro qualità. Se è vero che una pianta con un’alta quantità dei suoi principi attivi fondamentali è più efficace di una pianta più “povera”, non è questo l’unico fattore da considerare quando valutiamo un prodotto a base di erbe. Infatti la fitoterapia, cioè la cura o il mantenimento del benessere attraverso l’utilizzo di piante o estratti di piante, è caratterizzata dal considerare la pianta come un unico insieme e non come singole molecole.

Questo insieme è chiamato fitocomplesso, ed è composto dall’unione dei principi attivi e delle sostanze che aiutano la loro attività, pur essendo inattive. La scelta di utilizzare le piante per curarsi o per mantenere il benessere, come nel caso degli integratori, si differenzia in modo significativo rispetto all’uso di prodotti di sintesi: se qui cerchiamo soprattutto la concentrazione e l’attività della singola molecola, nelle piante officinali cerchiamo le relazioni tra le singole sostanze.

Infatti, l’impiego del fitocomplesso è giustificato quando:

  • È più attivo del singolo principio attivo. Non sono rari i casi in cui l’estratto grezzo di una pianta sia attivo mentre i suoi composti isolati non abbiano nessuna azione.
  • I costituenti agiscono in sinergia tra loro.
  • Cerchiamo un meccanismo di azione meno specifico. Il 90 % dei fitocomplessi non hanno un’azione molto forte né selettiva ma hanno azioni diversificate, quindi sono particolarmente indicati quando vogliamo intervenire in modo più generale.
  • Ha maggiore biodisponibilità del principio attivo isolato. Spesso un principio attivo viene assorbito più facilmente dall’organismo quando è inserito nel fitocomplesso.

 

Se l’efficacia di un prodotto a base di erbe è data dalle interazioni tra le diverse sostanze che lo caratterizzano, il nostro obiettivo principale non è la concentrazione di un singolo principio attivo ma la preservazione del fitocomplesso. Quest’obiettivo non è facile da raggiungere perché ogni lavorazione che la pianta subisce porta a un’alterazione degli ingredienti attivi: pensate che i processi di ossidazione iniziano subito dopo la raccolta.

Le piante però devono essere lavorate, sia per trasformarle in modo da renderle utilizzabili, sia per aumentarne la concentrazione. La maggior parte degli integratori presenti sul mercato è realizzata a partire da droghe, quindi da piante secche, e si trova in forma di estratti liquidi o, più spesso, secchi. Tutti i passaggi che portano dalla pianta all’estratto secco causano una perdita di sostanze e un aumento della concentrazione.

Ci troviamo quindi di fronte a due elementi che caratterizzano i prodotti a base di erbe, entrambi fondamentali: fortunatamente sul mercato possiamo trovare tipologie di ogni tipo che possono soddisfare tutte le esigenze.

Ci sono i succhi di pianta fresca, spremute di pianta realizzate a poche ore dalla raccolta, in cui il fitocomplesso è conservato nella sua interezza; ci sono gli estratti purificati, che contengono alte concentrazioni di una singola sostanza, ottenute tramite lavorazioni particolari; e nel mezzo ci sono estratti fluidi, estratti secchi, tinture, tisane, ecc.

È importante quindi saper leggere le caratteristiche di un prodotto, che significa conoscere le piante, le loro proprietà e i loro metodi di estrazione. In questo possono aiutare l’elenco ingredienti e la tabella in etichetta, che ci indicano le piante utilizzate, i tipi di preparazione, la quantità e la concentrazione.

Abbiamo detto che sia la ricchezza del fitocomplesso che la concentrazione sono fondamentali per valutare la qualità di un integratore a base di erbe, ci permettiamo però di ribadire che quello che caratterizza la fitoterapia è il primo.


Ultimi commenti su Integrazione con le piante: non solo concentrazione ma anche ricchezza

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 13/03/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 13/03/2025

La titolazione degli estratti botanici è sicuramente una fonte di sicurezza in più da sapere quando si acquistano in farmacia o in erboristeria, che siano online o meno. Grazie per tutte le spiegazioni veramente utili.

Gilia M.

Recensione del 20/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 20/02/2025

Finalmente ho capito cosa vuol dire la parola "titolato" che vedo spesso su molti preparati fitoterapici. E' veramente importante saperne la definizione perché da questo si capisce quanto principio attivo c'è nell'estratto da acquistare.

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